22 dicembre 2024

206 - I miei regali di Natale

Si sta avvicinando il Natale ed è tempo di regali, quest'anno i regali li voglio fare solo a me stessa, ma non so decidere se scegliere un regalo vintage o moderno, ho sfogliato molti cataloghi e mi sono soffermata su di un sito particolare che ha attratto la mia attenzione il suo indirizzo è: https://www.cuffsland.de/ e dal suo catalogo ho scelto due articoli che ho ritenuto essere molto speciali: un paio di manette KCH030 della Kyoung Chang ed un paio di leg-irons KCHFS sempre della stessa marca, queste manette mi piacevano in particolar modo perché erano fatte di alluminio con bordi arrotondati, quindi usandole anche per molto tempo non avrebbero lasciato segni sulla pelle ed in più hanno una serratura ad altissima sicurezza, si possono aprire solo con la loro speciale chiave.

Le ho ordinate ed il corriere me le ha recapitate in un paio di giorni, appena ho aperto il pacco e le ho prese tra le mani ho sentito un tuffo al cuore, erano bellissime proprio come me le aspettavo, non vedevo l'ora di poterle usare su di me, questa sera sarebbe stato il momento giusto visto che per i prossimi tre giorni sarei stata in ferie.

Al rientro da lavoro, ho messo l'auto in garage, ho chiuso tutte la finestre e tirato le tende, volevo starmene da sola, volevo che che tutti pensassero che ero andata in vacanza, poi ho preso del cibo e dell'acqua e li ho portati dentro la mia "stanza dei giochi" quella dove potevo fare self-bondage, successivamente ho programmato tutti i timer per 72 ore, avrei trascorso tre giorni incredibili, rinchiusa e legata dentro la mia cella dove avrei navigato con la mia fervida fantasia in un mondo passato dove una principessa veniva rapita e reclusa dal principe usurpatore.

Prima di scendere nel seminterrato mi sono fatta un bagno ristoratore, mi sono truccata con sobrietà per essere bellissima in ogni circostanza, mi sono guardata più volte allo specchio e trovandomi bellissima, ho raccolto i miei splendidi regali e li ho chiusi sui miei arti facendo scattare le serrature di sicurezza, poi ho lasciato le chiavi sul tavolo e sono scesa nel seminterrato.

Sano entrata dentro la cella, ho spinto il grosso cancello facendo scattare la serratura, ho raccolto una lunga catena e l'ho fissata con un lucchetto alle manette poi l'altro capo dove era fissata la piastra di blocco, l'ho avvicinata all'elettromagnete, fissato sulla parete, il quale l'ha attratta saldamente rendendola irremovibile.

Rinchiusa ed incatenata ho iniziato a fantasticare felicemente con i miei pensieri, sognando scenari fantastici e godendo della mia prigionia, mi sono soffermata a guardare il mio ultimo acquisto, l'ho trovato bellissimo, fasciava i miei polsi alla perfezione, avendo i lati completamente smussati rendeva molto confortevole il tatto, proprio come i braccialetti che porto frequentemente, solo che questo tipo di braccialetto non si può togliere o sfilarlo dal polso senza usare la sua chiave, ed in quel momento non era a mia disposizione perché l'avevo volutamente lasciata al piano superiore.

Avevo scelto quel tipo di manette perché in passato ero riuscita a liberarmi da alcune manette standard e non volevo che questo mi accadesse più, quando sono legata è logico che provi a liberarmi e quando ci riesco provo una grande delusione che annulla tutto il piacere che avrei voluto ricavare.

Sono legata da alcune ore e noto sul pavimento un lucchetto che era rimasto inutilizzato, lo raccolgo e mi viene la voglia di usarlo, prendo la catena che mi tiene legata al muro infilo il lucchetto, senza chiuderlo, tra due maglie della catena rendendola molto più corta, circa un metro.

L'idea mi piace, in questo modo la mia prigionia sarebbe molto più restrittiva, la trovo molto eccitante, faccio alcune prove e sono sempre più convinta che più la catena sarà corta maggiore sarà il piacere che ne ricaverò, cosi senza pensarci oltre faccio scattare il lucchetto rendendo la catena lunga poco più di un metro, sto provando un piacere incredibile, questa operazione mi ha molto eccitata, non resisto e devo per forza masturbarmi per avere un orgasmo al più presto, mi metto una mano tra le gambe ed in pochi attimi arrivo alla mia completa felicita.

Sono esausta e soddisfatta, mi sdraio sul pavimento per rilassarmi, la catena mi permette pochissimo movimento e questo mi piace molto, mi rilasso e mi addormento serenamente, quando mi sveglio mi rendo conto di aver dormito molte ore perché dalla finestrella posta in alto sulla parete si vede che non entra più luce, credo sia già notte inoltrata.

Ho bisogno di mangiare e bere qualcosa, mi accingo a prendere il cibo che ho portato all'interno ma con mia grandissima sorpresa non riesco a raggiungerlo, ho fatto un errore gravissimo, ho accorciato troppo la catena ed adesso non riesco  ad arrivare a prenderlo, cerco di allungarmi il più possibile cercando di arrivarci con i piedi  ma è tutto inutile, riesco solo a prendere una bottiglia di acqua che era rimasta fuori dal contenitore.

Mi arrabbio con me stessa, sono stata una sciocca ho dato retta alla mia smania di ristrettezza e non ho ragionato sulle conseguenze che avrei subito accorciando la catena, non riesco a perdonarmi della sciocchezza che ho combinato, ma ormai il danno era fatto, sarei rimasta senza cibo per i tre giorni rimanenti.

Avevo combinato un grosso guaio e non avevo nessuna possibilità di rimediare, l'unica via d'uscita era quella di rilassarmi e non farmi prendere dal panico, cosi ho dovuto dare fondo a tutte le mie risorse, concentrarmi e pensare solo a cose positive, in fin dei conti tre giorni non erano un'eternità, li avrei usati a fin di bene per rimettermi in forma, visto che ero leggermente in sovrappeso.

Non tutto il male viene per nuocere, al termine della mia detenzione ho voluto pesarmi e come speravo, ho avuto un risultato inaspettato, il digiuno forzato ha dato i suoi frutti, sono rientrata nel mio peso forma, è stato meraviglioso..............................


24 novembre 2024

205 - Trasgredire

Ogni tanto nella vita un piccolo desiderio si fa strada dal profondo del tuo cuore e senti che hai bisogno di fare qualcosa fuori dal comune, vuoi fare qualcosa di speciale ed allora ti comporti al di fuori delle regole, oggi è una giornata di queste ed ho deciso che avrei fatto qualcosa di diverso e molto eccitante, mi sono preparata per uscire curando molto bene la mia immagine, un trucco sapiente, non vistoso, ma altamente sensuale, un paio di calze finissime sostenute da un reggicalze nero ed un paio di scarpe con tacco altissimo, mi sono guardata allo specchio, ero bellissima, non avevo bisogno d'altro, ho indossato la pelliccia, mi sono ammirata nuovamente allo specchio, ho visto che ero bellissima e sensuale, ma indossavo qualcosa di troppo cosi mi sono tolta mutandine e reggiseno, un ultimo controllo ed ero pronta per uscire.

Sono andata in centro, nella via più rinomata per lo shopping, volevo che la gente mi guardasse e mentre camminavo provocavo aperture involontarie della pelliccia in modo che i passanti potessero immaginarsi quello che non avevo sotto, ovvero la mia nudità.

Questa passeggiata super sexy in mezzo alla gente mi piaceva e mi eccitava moltissimo, ho percorso più volte tutto il corso e le persone che incontravo continuavano a sbirciarmi immaginando quello che non si poteva vedere, si giravano continuamente per carpire ogni mio segreto più nascosto.

Mentre stavo passeggiando ho ricevuto una telefonata dalla mia amica Martina la quale mi invitava a pranzo da lei, ho accettato con molto piacere e visto che la mia passeggiata mi aveva già soddisfatta sono andata a casa sua.

Appena entrata in casa ho notato che era nuda, aveva solo un giacchino di pelliccia sulle spalle, degli anelli sui polsi e sulle caviglie, ho capito immediatamente che l'invito non era solo per il pranzo ma qualcosa di più sostanzioso, infatti mi ha subito invitata a togliermi la pelliccia e quando ha visto che sotto ero completamente nuda ha voluto sapere perché e cosa avevo fatto, gliel'ho spiegato senza tralasciare nessun dettaglio perché volevo che anche lei godesse della mia avventura.

Dopo il mio racconto, mi ha invitata ad aprire un cassetto della cucina dal quale ho estratto un grosso collare di acciaio con tanto di lucchetto incorporato e mi ha chiesto di mettermelo intorno al collo, non riuscivo a mettermelo bene per via dei miei capelli lunghissimi, allora mi ha aiutata lei per chiuderlo bene intorno al mio collo, successivamente mi ha fatto prendere, sempre dal solito cassetto un paio di leg-irons antiche ma ancora efficienti e lucidissime, le ho riconosciute subito erano un bellissimo paio di "Hiatt Darby Antique" proprio simili a quelle che ho nella mia collezione, le ho chiuse sulle mie caviglie molto lentamente per gustandomi quei meravigliosi suoni metallici che emettevano mentre si chiudevano su di me.

Infine ho estratto dal cassetto un paio di manette sempre della stessa serie, le ho passate a Martina perché volevo che fosse lei ad ammanettarmi con le mani dietro la schiena, bellissimo, era da molto tempo che non ero cosi felice, mentre mi stavo godendo quelle restrizioni la mia carissima amica ha preso sempre dal solito cassetto una ball-gag rossa che non avevo notato e con decisione me l'ha messa dentro la bocca allacciandola bene dietro la testa, non ero molto contenta della sua decisione perché avrei voluto parlare con lei e soprattutto raccontarle tutti i dettagli più piccanti della mia avventura in pelliccia ma lei era di un altro avviso, ha preso  e l'ha fissata al mio collare con un lucchetto, da questo ho subito capito perché mi aveva invitato a casa sua.

Trascinandomi per la catena mi ha portata in giro per la casa come se fossi la sua cagnolina, questa scena la divertiva moltissimo ed è andata avanti fino all'arrivo di suo marito il quale vedendo quella scena si è molto eccitato, ha preso dalle mani di Martina la catena e mi ha trascinata verso il caminetto dove ha bloccato la catena con un lucchetto ad un anello dello stesso poi si è diretto verso sua moglie l'ha presa in braccio e adagiata sul divano poi si è spogliato e le si è gettato sopra iniziando a scoparla in maniere forsennata, era uno spettacolo estremamente eccitante, non so cosa avrei pagato per essere al suo posto, ma purtroppo  la catena con cui ero legata non mi permetteva di avvicinarmi e partecipare, mi sono dovuta accontentare solo di guardarli.

Appena hanno concluso la loro meravigliosa scopata si sono stesi sul tappeto uno di fianco all'altra facendosi le coccole, si sono ricordati della mia presenza, si sono fatti un cenno d'intesa e si sono avvicinati coinvolgendomi ad un incontro a tre.

Ho apprezzato molto la loro iniziativa ed avrei voluto essere più attiva ma purtroppo mi hanno lasciata legata ed ho potuto partecipare solo passivamente ma è stato bellissimo comunque.
Si sono accaniti su di me portandomi più volte all'orgasmo, non finirò mai di ringraziarli per la meravigliosa serata.

Ma la festa non era ancora finita, Martina ha liberato la catena dal caminetto e tirandomi per la stessa mi ha portata fuori in giardino dove c'era un box in legno che fungeva da ripostiglio per gli attrezzi da giardino, ha tolto tutto il contenuto superfluo, mi ha spinta dentro, ha bloccato la catena ad un grosso banco da lavoro ed ha chiuso la porta, è stato il più bell'epilogo che potevo mai sperare.................



27 ottobre 2024

204 - Cambiare le regole in corsa

Sto passando un momento delicato, ho cacciato il mio compagno, ho trovato una nuova amica ma l'ho dovuta subito scaricare a causa della nostra incompatibilità, inoltre altre faccende che mi hanno reso la vita un po' problematica, quindi ho bisogno di ritrovare me stessa, ho bisogno che qualcuno mi aiuti e quale miglior aiuto sarebbe se qualcuno mi tenesse sua prigioniera, incatenata in un rifugio segreto per tutto il tempo necessario affinché io riacquisti la mia serenità.

Avevo pensato di farlo da sola pur avendo gli strumenti necessari, ma l'aiuto di una amico/a sarebbe stato molto più efficace, ho pensato molto a chi rivolgermi per chiedere aiuto, nella mia scelta ho eliminato sistematicamente tutte le mie amiche, troppo tenere e poco inclini ad imporsi, poi dopo una nutrita cernita ho scelto il mio amico Francesco, il quale aveva il carattere giusto ed il luogo adatto, sarebbe stata la persona ideale, cosi l'ho contattato e sono andata a trovarlo per illustrargli la mia proposta.

Avevo una settimana libera da impegni e nessuno mi avrebbe cercata, cosi gli ho proposto di portarmi nella sua casa sulla collina e rinchiudermi nella sua cantina per tutta la settimana, avrei provveduto io stessa a rifornire di cibo e di acqua la cella per la sopravvivenza, era sottinteso che in quel periodo essendo la sua prigioniera poteva scoparmi a suo piacimento, avrebbe accettato ma aveva un problema, nello stesso periodo la moglie aveva organizzato una vacanza proprio li e perciò sarebbe stato molto difficile far combaciare le due cose.

Ero delusa ed amareggiata, non avevo altre soluzioni, poi un'idea mi è frullata in testa, sono tornata alla carica, gli ho detto che non m'importava se la moglie fosse in vacanza nella stessa casa, anzi trovavo molto eccitante essere prigioniera nella sua cantina mentre la moglie ignara di tutto si godeva la vacanza, mi sarei impegnata al massimo per non far rivelare la mia presenza, sarebbe stata molto dura ma ci sarei riuscita, non era convinto, affermava che se fossi stata scoperta per lui sarebbe stata la fine, non voleva accettare ma poi sono riuscita a convincerlo, mi avrebbe portato sul posto il giorno prima dell'arrivo di sua moglie e liberata il giorno dopo la fine della sua vacanza, ce l'avevo fatta, ero estremamente felice.

Nei giorni antecedenti ho rifornito con abbondante cibo ed acqua quella che sarebbe stata la mia prigione per tutta la settimana, poi il giorno stabilito siamo andati alla casa sulla collina, siamo scesi nella cantina, mi sono spogliata e mi sono fatta incatenare collo, mani e piedi con pesanti catene.
Prima di abbandonarmi al mio destino, mi ha scopata con grande vigore ed entusiasmo proprio come tanto desideravo, infine ha chiuso a chiave il cancello della cella e se n'è andato, la mia avventura era iniziata nel migliore dei modi.

Ero rinchiusa ed incatenata nella sua cantina già da un giorno quando dalla finestrella posta in alto sono giunti i rumori di un auto che parcheggiava nelle vicinanze, ho capito che sua moglie era arrivata e da quel momento avrei dovuto fare molta attenzione per non far percepire la mia presenza, dovevo stare in assoluto silenzio perché anche con un semplice starnuto avrei potuto far capire la mia presenza e compromettere tutto, i rumori si sono susseguiti per tutto il giorno fino a notte inoltrata, solo quando ho capito che erano andati tutti a dormire mi sono rilassata, ho mangiato qualcosa e poi mi sono adagiata sul pavimento e mi sono addormentata.

Sono stata svegliata il mattino seguente da rumori che provenivano proprio nelle vicinanze della finestrella, sono rimasta ad ascoltare attentamente per capire cosa stesse succedendo, ho capito che lei, molto probabilmente, si era messa a prendere il sole proprio li con tanto di musica ad alto volume come avrebbe fatto una quindicenne e questo mi faceva innervosire molto, sono stata tesa per tutto il giorno, poi appena tutto è cessato ho sentito dei passi, qualcuno scendeva le scale, ha aperto il grosso cancello ed è entrato, appena ho visto che era il mio amico Francesco ho avuto un sussulto di gioia, mi ha fatto segno di tacere portandosi il dito alla bocca, mi ha detto che sua moglie aveva un po' di emicrania ed era andata a dormire cosi lui era sceso per vedere come stavo, mi ha fatta mettere a quattro zampe e mi ha scopato con grande intensità, era quello che avevo sognato e desiderato per tutto il giorno ed adesso ero stupendamente felice, terminata la fantastica scopata è uscito in tutta fretta richiudendosi il cancello alle spalle, ho trascorso tutta la notte ricordando amorevolmente la grandissima scopata.

Il giorno successivo mentre ero intenta a ripensare all'accaduto della sera precedente ho sentito dei passi scendere in cantina e delle persone parlare, mi sono alzato e posizionata addosso alla parete per non essere notata, Francesco e la moglie erano scesi per prendere una bottiglia di vino, lei vedendo quel grosso cancello di ferro si è incuriosita e gli ha chiesto cosa ci fosse li dentro, mi sono sentita gelare il sangue nelle vene, lui le ha risposto che era solo una vecchia cantina vuota della quale non aveva la chiave.

E' rimasta soddisfatta della spiegazione e non gli ha chiesto altro, hanno scelto una bottiglia di vino e stavano per andarsene ma Francesco ha iniziato a palpeggiare sua moglie, la quale ha riposto positivamente alle sue avances ed è stata ben lieta di farsi una spettacolosa scopata appoggiata al cancello della cella, mentre loro godevano io ero in grande apprensione, il loro rapporto mi sembrava interminabile, poi felici e contenti se ne sono andati con la loro bottiglia di vino e solo allora mi sono potuta rilassare.

Francesco veniva spesso a trovarmi e puntualmente mi scopava con grandissima euforia, poi improvvisamente è successo quello che non avrei mai voluto accadesse, ho sentito dei passi scendere nella cantina ed ho pensato che fosse Francesco che era sceso come al solito per una sana scopata, invece appena il cancello si è aperto è entrata lei, sono rimasta pietrificata, mi aveva scoperta, ero veramente nei guai, è entrata tutta sorridente facendo girare le chiavi tra le mani in segno di potere, mi ha guardata dall'alto verso il basso dicendomi: "se pensavi di prendermi in giro ti sbagli di grosso, Francesco mi aveva informato delle tue intenzioni e cosi sono stata al gioco, ti ho permesso di fare la prigioniera e ho accettato che mio marito ti scopasse ogni tanto ma questo era un piccolo prezzo da pagare, perché dovevi credere di averla fatta franca e di esserti impunemente presa gioco di me, ma da adesso tutto cambia, da questo momento solo io deciderò cosa fare e non fare e malauguratamente per te si prospetta una situazione molto incresciosa dalla quale non potrai sottrarti in alcun modo".

Ero certa che mi odiasse, lo vedevo dai suoi occhi pieni di rabbia, il mio comportamento scorretto l'aveva fatta molto irritare e senza alcun dubbio me l'avrebbe fatta pagare molto cara e cosi è stato, ha controllato la quantità di provviste che avevo a disposizione ed ha ritenuto che fossero troppe e per questo ne ha portate via più della meta, perché secondo lei i prigionieri oltre che la perdita della libertà devono  anche digiunare e prima di uscire dalla cella mi ha mostrato nuovamente le chiavi in segno di potere assoluto e mi ha detto che mi avrebbe lasciata a marcire li dentro per l'eternità.

Ho pensato che molto probabilmente scherzava perché voleva vendicarsi, ma appena ha chiuso il cancello a chiave ho capito che parlava molto seriamente, la mia permanenza li dentro non sarebbe stata breve, ho pianto e le ho chiesto perdono, l'ho implorata di liberarmi ma è stata irremovibile e senza neanche voltarsi se n'è andata via.

Sono rimasta rinchiusa per un'altra settimana con pochissimo cibo a disposizione e lei non è mai scesa per controllare come stavo o se avevo bisogno di qualcosa, la solitudine e la fame mi hanno indebolita e debilitata e per come mi aveva trattata non riuscivo a vedere una via d'uscita e la mia paura di non rivedere la luce del sole mi angosciava cosi tanto che non riuscivo più neanche a piangere.

Dopo un tempo incredibilmente lungo finalmente qualcuno è venuto a trovarmi, era Francesco, il quale dopo avermi liberata dalle catene mi ha presa in braccio e mi ha portata di sopra dove c'era anche sua moglie ad aspettarci, alla sua vista mi sono sentita fortemente fuori posto ma dopo un attimo di smarrimento ho capito che non era affatto arrabbiata con me, al contrario quello che mi avevano fatto era stato per stravolgere la mia straordinaria avventura e farmi provare quel brivido intenso che non avrei avuto se tutto andava secondo i miei piani, sono degli amici fantastici, non potrei mai fare a meno di loro.

Questa incredibile avventura mi ha rigenerata nel corpo e nello spirito e mi ha riportato ad una linea perfetta, mi ha fatto perdere quei 4 chili che non ero riuscita a perdere con una dieta appropriata è stata salutare in tutti i sensi...................


29 settembre 2024

203 - Gloria

La conoscevo fin dai tempi della scuola ma ci eravamo frequentate pochissimo, sapevo che era un'assidua lettrice del mio blog, che gestisco e firmo con un nome di fantasia, non so come abbia fatto ma l'ha collegato a me, molto probabilmente, frequentando amici comuni, ha carpito quell'informazione che doveva rimanere segreta e da quel momento ha fatto di tutto per avvicinarmi ed instaurare una solida amicizia, ero molto incerta sulle sue intenzioni ma poi mi sono lasciata convincere ed ho accettato di esserle amica.

Ha iniziato subito a farmi domande mirate, voleva conoscere tutto, chiedeva continuamente delucidazioni sulle mie avventure pretendendo che le raccontassi ogni particolare, in modo ossessivo chiedeva consigli ed appena li aveva ricevuti si comportava in modo completamente opposto e questo suo modo di fare mi irritava enormemente, comunque per non compromettere l'amicizia accettavo passivamente questo suo comportamento ma in cuor mio non ero felice e mi irritavo enormemente.

All'inizio si limitava solo a fare domande, non mi chiedeva di partecipare a qualche avventura e questo mi lasciava dei dubbi sulla sua sincerità, sono arrivata persino a sospettare che fosse interessata solo ai fatti miei e le avventure di bondage non le interessavano per niente, poi una mattina mi ha detto che era stata da Carlo, il quale gli aveva detto che aveva costruito nel mio seminterrato una "cella" per i miei giochi e desiderava tantissimo vederla.

Questa richiesta mi è sembrata troppo strana, lei che non aveva mai partecipato ad una avventura adesso voleva vedere la mia "stanza dei giochi", c'era qualcosa che non tornava, cosi ho colto l'occasione e gli ho fatto una proposta che non poteva rifiutare, le avrei concesso di visitare tutto il seminterrato ma doveva farlo nuda ed ammanettata per poter assaporare tutto il piacere che quell'avventura poteva trasmetterle, ha storto un po' la bocca, si vedeva benissimo che non le piaceva, ma la sua curiosità era cosi morbosa che ha accettato, le ho detto di venire a casa mia nel primo pomeriggio che avrei soddisfatto le sue richieste.

Il suoi comportamenti nei miei confronti mi avevano molto irritata e mi ero promessa di dargli una lezione che non se la sarebbe dimenticata ed il momento più opportuno era arrivato, poco prima che arrivasse, sono scesa nel seminterrato ed ho attivato i timer per un tempo di 24 ore, poi tornata al piano superiore, mi sono seduta e rilassata sul divano ed ho aspettato il suo arrivo.

La sua curiosità era molto forte, avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di soddisfarla, cosi l'ho fatta spogliare, perché ritengo che le mie avventure siano molto più eccitanti se non abbiamo vestiti addosso, l'ha fatto e dopo essersi spogliata si è lasciata ammanettare con leg-irons sulle caviglie ed un paio di manette sui polsi dalle quali pendeva una catena lunga un metro e mezzo con in cima la piastra per l'elettromagnete, era molto impacciata, ma non poteva sottrarsi, doveva appagare la sua curiosità.

L'ho accompagnata nel seminterrato sorreggendola per un braccio ed una volta giunti davanti alla bellissima cella si è fermata davanti alle grosse sbarre che delimitavano la cella come incantata e dopo il primo attimo di stupore ha preso l'iniziativa ed è entrata dentro.

Ero certa che se le comandavo qualcosa avrebbe risposto al contrario al mio consiglio, cosi le ho chiesto di non chiudere il cancello e lei puntualmente l'ha spinto per chiuderlo ed appena è arrivato a contatto con il telaio si è chiuso inesorabilmente, proprio come avevo previsto.

Appena si è resa conto di essere rimasta chiusa dentro la cella, prima ha provato ad aprire il cancello, poi vedendo che non era possibile mi ha chiesto aiuto, la mia vendetta non era terminata cosi gli ho detto mentendo spudoratamente: "la chiave per aprire la cella sta nella placca di metallo che è in cima alla catena delle manette, la devi avvicinare al sensore di sinistra che è fissato sulla parete in fondo alla cella ed il cancello si aprirà", ed anche questa volta mi ha disobbedito ed l'ha avvicinato all'elettromagnete opposto, la scelta del sensore era una mia scusa tanto l'effetto sarebbe stato il solito, ma ciò non toglie che anche stavolta ha voluto fare di testa sua ed è rimasta inesorabilmente  incatenata alla parete.

Era chiusa dentro la cella ed in più incatenata al muro, era impaurita ed indispettita, non poteva immaginare quello che le era accaduto, mi ha chiesto insistentemente di farla uscire, ero felice, avevo raggiunto il mio scopo e con una grandissima soddisfazione gli ho detto: "vedi cara, tu non mi hai voluto ascoltare, ti ho detto di non chiudere il cancello e tu l'hai chiuso, ti ho detto di avvicinare la piastra al sensore di sinistra e tu l'hai avvicinato a quello di destra, suppongo che Carlo oltre che informarti della presenza della cella nel mio seminterrato ti avrà senz'altro informata che ci sono numerosi timer che comando tutti i meccanismi il quale una volta attivati non c'è modo di fermarli, per cui dovrai startene legata e rinchiusa fino allo scadere del tempo impostato che scadrà domani a mezzogiorno, ti auguro una buona permanenza ed un buon divertimento, io godo molto quando sono legata prova a godere anche tu.......", ho girato i tacchi e me ne sono andata.

Credo che dopo questa esperienza ci penserà due volte prima di fare di testa sua, molto probabilmente perderò un'amica, ma alla fine se l'è andata a cercare..................... aveva ricevuto una dura lezione ed io mi sono sentita pienamente soddisfatta del mio operato......................


25 agosto 2024

202 - Lavori in corso

Gli amori finiscono per due motivi o i compagni si scocciano di stare con te e se ne vanno o li cacci se si sono comportati da stronzi, in questo momento della mia vita ho dovuto cacciarlo di casa perché si era comportando male, sono rimasta sola e per me la solitudine è una cosa insopportabile ed un nuovo compagno non posso certo andare  a prenderlo al mercato!

Erano passati alcuni giorni dalla sua cacciata e mi stavo facendo alcune domande su come potessi continuare con i miei giochi.

Fare self-bondage è sempre stato il mio divertimento preferito, ma altrettanto mi piaceva essere rinchiusa dentro la mia "stanza dei giochi", dentro la quale provavo un piacere molto intenso al quale non avrei mai rinunciato, ma purtroppo per giocarci dovevamo essere almeno in due ed in questo momento ero sola e non lo potevo usare.

Non volendo arrendermi, cosi sono andata a trovare il mio amico Carlo, il quale è sempre pieno di iniziative e nel passato mi ha risolto molti grattacapi, arrivata a casa sua gli ho esposto il mio problema, mi ha ascoltata con molta attenzione, poi mi ha detto: "se non ricordo male, nel tuo seminterrato, accanto alla tua "stanza dei giochi" c'è una cantinetta e non credo che tu la usi, se sei d'accordo la chiudiamo con una bellissima inferriata e la trasformiamo in una cella e quando la userai ti sembrerà di essere rinchiusa in una prigione", "l'idea mi piace, ma per chiudere a chiave il cancello occorre sempre un'altra persona", "ed è qui che sbagli, monterò sul cancello un elettromagnete comandato da un timer cosi dopo che avrai impostato il tempo di chiusura ti basterà entrare, chiudere il cancello e questo appena toccherà il telaio resterà bloccato fino allo scadere del tempo con una forza tale che non riuscirai ad aprirlo neanche con un piede di porco, in più istallerò sulle pareti diversi piccoli elettromagneti, sempre comandati da un timer, affinché tu possa legarti come e più ti piace, ma soprattutto ricordati che una volta avviato, il timer, non si fermerà per nessuna ragione al mondo salvo una terza persona possieda la chiave per disattivarlo, ma quella ce l'avrò solo io".

L'idea era strepitosa, era la soluzione che desideravo, gli ho chiesto di iniziare subito i lavori perché già mi pregustavo un'avventura spettacolosa, mi ha detto che mi costerà un bel gruzzoletto, gli ho replicato che non avrei badato a spese, aveva carta bianca, purché facesse in fretta.

Ha iniziato subito a lavorare e dopo alcuni giorni il lavoro era terminato, siamo scesi nel seminterrato dove mi ha mostrato il lavoro fatto.

Era spettacoloso, una grossa inferriata faceva da parete alla cantinetta ed un pesante cancello fungeva da porta d'ingresso, mi ha chiesto di entrare ed io l'ho fatto, poi mi ha chiesto di chiudermi dentro, allora ho spinto il grosso cancello dall'interno chiudendolo, a quel punto mi ha detto di aprire, sono rimasta molto delusa, il cancello si è aperto con un dito, mi ha sorriso chiedendomi di chiuderlo di nuovo e provare ad uscire, ho obbedito ed appena il cancello è venuto in contatto con il telaio si è bloccato e non sono più riuscita ad aprirlo, "come puoi vedere ora che ho attivato il timer il cancello è bloccato e lo resterà per almeno mezz'ora".

Era una prova, il cancello sembrava saldato al suo telaio, ho cercato in ogni modo di aprirlo, ma non è stato possibile e solo allo scadere del tempo si è aperto magicamente da solo, ero eccitatissima, da adesso potevo imprigionarmi da sola senza chiedere aiuto a qualcuno, mi ha mostrato il funzionamento degli altri timer che comandavano gli altri elettromagneti fissati sulle pareti, ero incredula, potevo legarmi in una infinita di modi e restare prigioniera per tutto il tempo che desideravo.

Prima di saldare il mio debito ho voluto ringraziarlo a modo mio, l'ho preso per mano e l'ho portato in camera da letto e dopo averlo fatto stendere sul letto gli sono salita sopra e.......... gli ho dimostrato tutta la mia riconoscenza, solo a tarda sera, ormai completamente esausto e soddisfatto se n'è andato raccomandandomi nuovamente di non esagerare, ricordandomi per l'ennesima volta che tutti i timer una accesi non si sarebbero fermati fino allo scadere del tempo impostato, gli ho risposto che sarei stata molto attenta e diligente.

Ero soddisfatta per il risultato ottenuto e per la grandissima scopata che mi ero fatta, adesso, super eccitata per la mia nuova "stanza dei giochi", non volevo sprecare neanche un minuto di tempo, cosi mi sono spogliata, ho preso i miei ferri preferiti e sono scesa, ho impostato il timer del cancello affinché rimanesse chiuso per tutta la notte e quelli sulle pareti per tre ore, sono entrata dentro ed ho spinto il cancello che si è chiuso saldamente davanti a me.

Aveva posizionato molti elettromagneti sulle pareti e quattro li aveva messi in modo da essere usati per restare addossati alla parete con le braccia e le gambe aperte ed era quella la posizione che avrei usato per  prima.

Ho messo le manette, un paio, su ogni polso ed un paio su ogni caviglia, ho chiuso l'altro bracciale sulla piastra di armatura ed una volta avvicinata agli elettromagneti sarebbe stata attratta inesorabilmente bloccandomi ad X, rimanere in quella posizione per tutto quel tempo mi ha procurato un fortissimo godimento tanto che sono riuscita ad avere un orgasmo senza neanche toccarmi.

Dopo aver trascorso circa tre ore legata in quella posizione ho iniziato ad avere un po' di dolori ai muscoli delle braccia e delle gambe, ho avuto un po' di timore che qualcosa andato storto e questo malessere si è protratto fino a quando i timer che mi tenevano prigioniera si sono tutti sbloccati liberandomi, in quel momento ho provato un grandissimo senso di liberazione, mi sono distesa sul pavimento ed ho dormito fino al mattino successivo, è stato il  sonno più dolce e profondo che avessi  avuto da molto tempo........................................


21 luglio 2024

201 - Tortura cinese


Ero appena rientrata a casa, mi stavo cambiando l'abito per mettermi comoda, quando il mio sguardo cade nel cassetto dove noto una serie di manette, bellissime e lucenti, che avevo usato la sera precedente, avevo molto tempo a disposizione cosi mi è venuta voglia di fare un po' di self bondage.

Mi sono spogliata completamente, ho preso dal cassetto quei cari oggetti, poi sono andata al frizer ed ho prelevato un cubetto di ghiaccio dove all' interno c'è la chiave congelata che apre le manette in questione, sono entrata nella tavernetta, un piccolissimo locale destinato a dispensa e cantina, ho attaccato il cubetto in alto, poi mi sono seduta ed ho iniziato a chiudere le manette sulle mie caviglie poi sui miei polsi, ma prima ho intrecciato le catene in modo da trovarmi in un hog-tied ed infine con l'ultimo paio ho collegato una mia caviglia alla gamba in metallo della scaffalatura.
Mi ero ammanettata in modo molto restrittivo e non potevo fare molti movimenti, avevo calcolando che il ghiaccio si sarebbe sciolto in poco tempo, circa un'ora, avrei sopportato benissimo ogni sofferenza dettata dal modo in cui mi ero legata e mi sarei goduta piacevolmente ogni minuto della mia sessione di self-bondage.

Era già passato un po' di tempo da quando mi ero legata ed ero assorta nei miei pensieri quando il ghiaccio iniziando a sciogliersi ha iniziato a gocciolare e le gocce cadevano proprio sulla mia testa, questo gocciolio mi ha riportato alla mente quello che avevo letto un libro in cui si parlava di tortura cinese, mi sono subito immedesimata nella prigioniera  torturata con quel metodo.

In un primo momento l'ho trovavo molto piacevole ed eccitante, avevo letto che quel sistema di far cadere costantemente gocce di acqua sulla testa del condannato per un lungo periodo infliggeva una grande sofferenza portandolo sino alla pazzia, quel cubetto sarebbe durato al massimo un' ora, quindi non rischiavo niente, ero consapevole che se in un primo momento quella tortura era estremamente eccitante con il passare del tempo sarebbe senz'altro diventata insopportabile.

Mi ero talmente immedesimata nella vittima dalla tortura che non ho sentito rientrare in casa il mio compagno, il quale aveva invitato alcuni amici per bere qualcosa insieme, ha lasciato i suoi amici in salotto ed è entrato nella tavernetta per prendere una bottiglia di vino ed appena aperta la porta  mi ha vista nuda e legata in un hog-tied estremamente eccitante, non si aspettava la mia presenza in quel luogo, siamo rimasti sorpresi entrambi, ci siamo guardati a vicenda restando ammutoliti per la sorpresa, poi ha notato che il cubetto di ghiaccio sopra la mia testa ed ha capito subito quello che stavo facendo, questo gli ha procurato una fortissima eccitazione e senza pensarci due volte si è abbassato i pantaloni e me lo ha infilato tutto in bocca.

Incurante degli ospiti che aveva lasciato nel soggiorno, con immenso piacere ho condiviso la sua iniziativa e con grande fervore gliel'ho succhiato cercando di regalargli il più intenso piacere che avesse mai provato, visto il luogo ed il momento particolare, l'eccitazione di entrambi era altissima, sono bastate poche ed intense succhiate per farmi riempire la bocca con il suo dolcissimo nettare.

Estremamente soddisfatto si è portato il dito indice sulle labbra ad indicarmi di fare silenzio, ha staccato il cubetto di ghiaccio, l' ha messo dentro un contenitore su uno scaffale e presa una bottiglia di vino che era venuto a prendere se n'è andato dai suoi amici promettendomi che appena si fosse liberato degli ospiti sarebbe tornato subito da me..........., Altro che tortura è stata una piacevolissima ed intensa succhiata di cazzo, ero felice e soddisfatta mi sono leccata le labbra e gustata le ultime gocce in attesa del suo ritorno...............



23 giugno 2024

200 - 200

Sono arrivata alla duecentesima avventura e per questa volevo festeggiare con qualcosa di grande, veramente stupefacente, cosi ho pensato che il numero 200 mi avrebbe dato la risposta che volevo, il mio piano prevedeva di essere rinchiusa e naturalmente incatenata per un periodo di 200 ore, dovevo trovare solo il luogo ed il metodo per farlo, volevo altresì fare in modo che non ci fosse l'alternanza del giorno e della notte per rendere questa mia avventura semplicemente angosciante.

Avevo pensato a fare tutto da sola rinchiudendomi nella mia "stanza dei giochi" ma avrei dovuto eseguire dei lavori di adeguamento per arrivare al risultato voluto, poi ho pensato di rivolgermi al mio carissimo amico Carlo che in passato ha risolto molti miei problemi, cosi mi sono recata presso la sua abitazione e gli ho spiegato la mia idea.

Una volta che è venuto a conoscenza delle mie intenzioni mi ha proposto una soluzione, se lo desideravo mi avrebbe aiutato a realizzarla, l'idea consisteva in questo: poco distante dalla sua abitazione si trovava un vecchio silos, che in passato era usato dai suoi genitori come deposito per il mangime degli animali ed adesso che gli animali non li allevava più era in disuso, sarebbe stato un luogo magnifico da utilizzare per il mio scopo, aveva bisogno di alcune piccole modifiche ed era pronto.

Quando mi ha proposto la sua idea gli sono saltata al collo per la gioia e l'ho baciato ardentemente, accortosi che non era un semplice abbraccio, mi ha chiesto esplicitamente: "se starai rinchiusa come hai progettato dovrai restare senza scopare per molto tempo?", "non ci sarà nessun problema, scoperò prima e dopo e lo faro tanto intensamente che basterà per quando sarò reclusa", ha sorriso ed ha subito capito quello che gli proponevo, cosi siamo andati in casa, mi ha stesa sul letto e mi ha scopata con grandissima passione, non mi ha legata perché non c'è stato tempo di farlo, eravamo eccitati, ma è stato bellissimo lo stesso.

Dopo un intero pomeriggio passato a scopare siamo andati a fare un sopralluogo, mi ha mostrato il silos, mi ha detto che rinforzerà la piccola porta d'ingresso, murerà le finestrelle in alto e dopo aver rimosso tutto il materiale all'interno ed effettuato la pulizia del pavimento avrebbe fissato un grossa catena, al centro o se preferivo su una parete, ho preferito su una parete, davanti alla porta d' ingresso, la trovo molto più eccitante, gli ho detto che lo avrei aiutato molto volentieri e dopo lo avrei ringraziato di nuovo.

Il giorno seguente di buon'ora sono tornata a casa sua e mentre lui si prodigava a murare le finestrelle io facevo le pulizie portando fuori dal silos tutte le cose non necessarie, in mezza giornata di lavoro tutto era perfetto per mettere in atto la mia avventura, abbiamo controllato tutto con la massima scrupolosità, all'interno una volta chiusa la porta d'ingresso, rinforzata e sigillata il locale rimaneva completamente al buio proprio perciò è stato necessario istallare una piccolissima lampada la quale sarebbe stata necessaria solo per trovare gli alimenti e non avrebbe interferito sul passare del tempo, le catene erano fissate saldamente ed aspettavano solo di essere usate mancavano solo gli ultimi gli ultimi ritocchi, una buona dose di cibo e di acqua, un wc chimico, un tappeto isolante, lo stesso pomeriggio me le sono procurate e portate dentro, poi stanchissima per il lavoro fatto mi sono fatta una doccia e poi sono buttata sul letto dove c'era lui ad attendermi ed è stata una nottata di fuoco.

Al mattino successivo di buon'ora, dopo aver fatto colazione, siamo andati al silos, siamo entrati dentro, dove lui mi ha chiesto per l'ultima volta se ero sicuro di quello che stavo per fare, non avevo nessun dubbio cosi gli ho confermato la mia ferrea volontà a continuare, rassicurato dalle mie parole, ha preso le catene e mi ha incatenato come gli avevo chiesto, il collare, che pendeva dalla catena fissata sul muro, chiuso saldamente sul mio collo, i ceppi sui polsi e sulle caviglie, poi dopo un saluto molto affettuoso è uscito chiudendo la porta ermeticamente, sono rimasta sola, legata eccitata ed affascinata dal luogo in cui ero stata rinchiusa, si sentiva ancora debolmente l'odore del fieno e questo mi inebriava la mente.

Dall' esterno non filtrava alcuna luce per cui era molto facile perdere il controllo del tempo e la piccola lampada era perfetta ha rendere quel luogo ancora più tetro, ho iniziato la mia prigionia giocando con le catene, saggiando il loro peso e la loro consistenza, l'atmosfera che stavo vivendo dentro quel silos era magnifica e sarebbe durata per un tempo infinito, proprio come mi ero proposta di fare.

Avevo progettato un'avventura lunga e durissima ed adesso che l'avevo iniziata dovevo fare in modo di completarla nel migliore dei modi cercando di trarne il massimo del piacere, adesso mi trovavo rinchiusa dentro quel grosso silos, immersa nella semioscurità stavo giocavo con le catene immaginandomi scenari fantastici, il tempo era il mio più grande nemico non riuscendo a controllarlo, perciò mi ero data una regola per non andare in paranoia, mangiare solo quando avevo veramente fame e dormire quando non ce la facevo più a stare sveglia, cosi rispettando le mie regole ho trascorso, secondo i miei calcoli, almeno due giorni in modo entusiasmante.

Secondo i miei calcoli erano passati due giorni e mi accingevo ad entrare nel terzo giorno della mia avventura quando per uno sbalzo di corrente la lampadina che creava un lieve albore è esplosa lasciandomi completamente nel buio più profondo, non riuscivo a vedere ad un palmo dal mio naso, questo fatto mi ha molto turbata, mi dava una sensazione di angoscia peggiore che essere bendata, avevo voluto essere rinchiusa senza avere la possibilità di controllare il passare del tempo e adesso che mi trovavo completamente al buio la mia situazione emotiva stava collassando, stavo entrando piano piano in paranoia, avrei voluto terminare all'istante la mia performance, per farlo dovevo chiedere aiuto al mio amico, ma la cosa era veramente impossibile, gli avevo impartito l'ordine di essere irremovibile e rifiutare ogni eventuale mia richiesta di aiuto, ben consapevole del suo rifiuto ho provato insistentemente a chiamare, ma non ho avuto nessuna risposta.

Rimasta completamente al buio, quando dovevo fare i miei bisogni, pur riuscendo al buio a trovare il wc chimico e farla dentro, appena mi mettevo alla ricerca del cibo riuscivo quasi sempre a rovesciare tutto il suo contenuto per terra con le tremende conseguenze, ho trascorso il tempo restante alla mia liberazione nel modo più pauroso ed angosciante che abbia mai vissuto, è vero che volevo avere un'avventura speciale ma non credevo che si trasformasse in un'esperienza cosi tremenda, ho trascorso i rimanenti giorni raggomitolata in un angolo tremante e con gli occhi chiusi per estraniarmi totalmente dall'ambiente.

Dopo un tempo incredibilmente lungo pieno di paure e di angosce finalmente la porta si è aperta ed il mio salvatore è entrato e mi ha liberata, ho subito chiesto di farmi una doccia e subito dopo, rinfrescata e rigenerata, dopo di che ho voluto recuperare il tempo trascorso ad angosciarmi ma soprattutto per un ringraziarlo del prezioso aiuto che mi aveva dato e quale migliore ringraziamento poteva essere? Ci siamo gettati su letto ed è stato l'epilogo di una ................ fantastica avventura, ha gradito con infinito piacere il mio ringraziamento.....................

26 maggio 2024

199 - Un amico frettoloso

Nella vita quotidiana ho un modo di fare molto particolare, sono allegra, cordiale e mi piace essere sempre al centro delle attenzioni, prima di uscire controllo sempre che la mia immagine sia perfetta, impeccabile ma soprattutto attraente perché amo essere guardata ed ammirata dalle persone che incontro e siano sconvolte dal desiderio di avermi, trovo molto eccitante immaginarmi di entrare nelle loro menti come la donna dei loro sogni.

Alcuni giorni fa stavo andando a trovare la mia amica Francesca, era una semplice visita di cortesia per scambiare quattro chiacchiere tra amiche ed anche in quell'occasione mi ero vestita in modo molto sensuale, un abitino colore giallo che faceva risaltare il colore dei miei capelli, aderentissimo che mostrava con dovizia di particolari ogni parte del mio corpo, un paio di scarpe con tacco altissimo intonate al vestito per essere bella, affascinante ed altamente provocante, non indossavo biancheria intima e chiunque ammirasse le mie splendide forme ne poteva dedurre l'assenza, logicamente far intuire attraverso vestito ciò che non indossavo mi eccitava da morire, due capezzoli duri e prominenti fugavano ogni dubbio lasciando spazio ad una fervida immaginazione, tutto questo mi piaceva e mi eccitava e mi rendeva felice.

Per andare all' appuntamento, invece di usare mia auto, ho voluto prendere il tram perché, essendo abbastanza affollato volevo sentire la vicinanza ed il contatto con le persone, le quali trovandosi a stretto contatto con il mio corpo si eccitassero e la loro mente si riempisse di pensieri osceni e perversi, desiderando ardentemente di avermi, sono salita sul mezzo pubblico e per non passare inosservata mi sono posizionata in mezzo alla corsia, sorreggendomi con una mano al corrimano di sostegno posizionato il alto in questo modo non sono certamente passata inosservata, infatti ho notato che tutti i passeggeri mi guardavano con libidine ed ammirazione e questo mi rendeva felice, man mano che la corsa proseguiva sono salite molte altre persone che si sono accalcate riempiendo tutto il tram, cosi mi sono trovata stretta, quasi abbracciata, dalle numerose persone che erano salite sul mezzo.

Con il tram completamente pieno, i passeggeri si sono stretti intorno a me e ad un certo punto ho sentito che uno di loro, quello che si trovava alle mie spalle stava avendo un forte erezione, ha premuto il suo cazzo duro contro il mio culo, mi ero immaginata una reazione del genere ed invece di scoraggiarlo girandomi da un'altra parte l'ho provocato intenzionalmente muovendomi leggermente per assecondando e con fare furtivo ho messo una mano dietro e senza che gli altri se ne potessero accorgere, l'ho infilata dentro i suoi pantaloni fino a raggiungere il suo cazzo, il quale appena l'ho toccato ha eruttato immediatamente riversando tutto il suo piacere sulla mia mano.

E' stata una cosa meravigliosa, ho avuto un'eccitazione incredibile unica del suo genere che non provavo da molto tempo, ho tolto la mano grondante dai suoi pantaloni cercando di lasciare dentro di essi buona parte del suo seme poi mi sono girata e gli ho sorriso dimostrandogli la mia soddisfazione ed alla fermata successiva sono scesa con disinvoltura dal tram.

Arrivata a casa di Francesca ho raccontato tutto quello che era successo, dopo aver ascoltato i mio racconto e stata presa da una forte eccitazione, si è spogliata quasi strappandosi i vestiti di dosso, mi ha spinta sul divano, dove abbiamo fatto l'amore, è stato magnifico, in meno di mezza giornata mi sono procurata degli incredibili orgasmi derivanti da due eventi altamente eccitanti.

Alcuni giorni dopo sono tornata nuovamente da Francesca, perché aveva organizzato un party con gli amici comuni, mentre stavamo brindando, con la coda dell'occhio ho notato uno che non conoscevo ma la sua faccia mi ricordava qualcuno che avevo già incontrato, dopo aver pensato e ripensato ho capito chi fosse, mi sono ricordata di quello sconosciuto che alcuni giorni prima avevo incontrato sul tram ed avevo reso felice, sono stata molto contenta di incontrarlo e fare la sua conoscenza ancora cosi ho chiesto a Francesca di presentarmelo e siamo diventati subito amici.

Era molto gentile, cordiale e simpaticissimo, mi ha fatto molto piacere stringere con lui un forte legame, cosi alla chetichella, abbiamo abbandonato la festa e siamo corsi a casa mia, dove senza perdere tempo in convenevoli siamo finiti subito a letto, era talmente emozionato che non riusciva a concentrarsi nonostante facessi di tutto per metterlo a suo agio, in poche parole la sua performance durava solo pochi secondi e cosi è andato avanti cosi per tutta la sera, per era una situazione strana molto divertente ma per lui molto imbarazzante, non ho voluto fargli pesare la sua momentanea impotenza, ma da lui pretendevo una prestazione eccezionale e fino a quando non fosse riuscito a farmi godere in modo soddisfacente l'avrei spremuto come un limone e non mi sarei fermata per nessun motivo e cosi ho fatto, gli sono saltata addosso e l'ho stimolato cercando in tutti i modi di eccitarlo per tutta la sera.

Durante tutta la serata, lo avrò fatto venire almeno otto volte finché stremato e spossato mi ha chiesto umilmente di smettere, ho acconsentito ma ho voluto da lui una promessa, il giorno successivo ci avremo riprovato e non avremo smesso fino a raggiungimento della completa soddisfazione per entrambi.

Non avevo mai trovato un amante cosi focoso e cosi super rapido, viene in un battito di ciglia ma cosi tante volte da perdere il conto, al prossimo incontro lo metterò completamente a suo agio e mi impegnerò con dedizione per raggiungere il mio scopo e sono sicura che ci riuscirò...............




24 marzo 2024

197 - Scambio di coppia con sorpresa

 Da un po' di tempo vedevo il mio compagno un po' strano, pensieroso, sembrava che qualcosa lo preoccupasse, gli ho chiesto molte volte di dirmi che cosa lo tormentasse ma le sue risposte sono sempre state vaghe, poi un giorno l'ho messo con le spalle al muro ed allora è stato costretto a dirmi la verità.

Mi ha confessato di desiderare ardentemente una donna e non riuscire a gestire quella incredibile situazione, allora gli ho chiesto: "mi vuoi lasciare per lei?" ha replicato: "assolutamente no", dal tono della sua voce ho capito che avrebbe desiderato solo scoparla almeno una volta pur sapendo che coronare il suo sogno era quasi impossibile.

Una scopata saltuaria con un'altra ero disposta a concedergliela, cosi ho voluto approfondire la questione chiedendogli ulteriori dettagli, mi ha raccontato che lei è iscritta ad un club dove si fa lo scambio di coppia e l'unico modo per arrivare a lei era quello di aderire allo stesso club, pero, accettavano solo coppie e lui non aveva il coraggio di chiedermelo, ci ho pensato un po' e dopo aver valutato i pro ed i contro sono arrivata ad una soluzione, gli ho detto: "va bene accetto, ci iscriveremo entrambi al club cosi tu potrai coronare il tuo sogno, nel frattempo non me ne staro a guardare e chiederò di essere coinvolta in una gang-bang per trarre il massimo dei benefici da questa nuova esperienza, se non sei d'accordo salta tutto, anche la nostra convivenza", l'avevo messo con le spalle al muro, sapevo che il suo desiderio era troppo forte per rinunciare alla mia proposta cosi è stato costretto ed ha accettato incondizionatamente.

Alcuni giorni dopo ci siamo recati presso il club dove abbiamo fatto l'iscrizione ed immediatamente abbiamo iniziato a far parte del gruppo ed ha conoscere nuova gente, il mio compagno si è defilato mettendosi subito alla ricerca del suo grande desiderio, mentre io ho iniziato a vagare all'interno delle varie stanze fino a quando ho trovato quella giusta al cui interno si stava svolgendo una gang-bang, sono entrata in punta di piedi ed appena mi hanno notata mi hanno subito invitato ad unirmi a loro e partecipare a quella meravigliosa esperienza, non me la potevo perdere per nessun motivo, mi sono spogliata e mi sono buttata nella mischia.

Mentre stavamo scopando uno dei partecipanti mi ha riconosciuta e mi ha detto: "noi ci siamo conosciuti a casa di Francesca ed in quell'occasione hai fatto di tutto per essere imprigionata nella gogna e scopata da tutti i presenti ed alla fine della serata, ancora non sazia, hai chiesto alla padrona di casa di essere lasciata imprigionata dentro la gogna per il resto della serata", non lo avevo riconosciuto ma la storia che mi ha raccontato era vera, ha poi proseguito: "io abito a pochi isolati di distanza e da poco ho acquistato un "gogna" nuova, è molto bella e comoda che ne dici se continuiamo la serata, con tutti gli amici presenti a casa mia, sarebbe in incontro molto spettacolare ed incredibilmente divertente, quel fantastico strumento è completamente a tua disposizione".

Al solo pensiero di essere rinchiusa ancora una volta dentro una gogna e scopata senza sosta mi ha eccitato incredibilmente ed ho accettato immediatamente la sua proposta, ci siamo ricomposti e siamo usciti poco dopo per andare tutti a casa del mio nuovo amico.

Appena arrivati, siamo scesi in un salone situato nel piano seminterrato dove nel mezzo del locale era posizionata una gogna molto bella e particolare, non era come quella che avevo usato a casa di Francesca, questa era molto più comoda, colui che fosse stato imprigionato dentro la gogna avrebbe avuto il collo e le braccia bloccati dentro i classici buchi ma il suo corpo sarebbe stato posizionato a 90 gradi e sorretto da un piano rivestito di morbida pelle che si trovava a livello con la gogna che aveva il compito di sorreggerlo per essere più comodo ed eccitante durante l'uso, in più tutti i partecipanti potevano godere a loro piacimento del prigioniero, che in quel caso sarei stata io, più comodamente ed incondizionatamente.

Dopo aver controllato ogni piccolo dettaglio di quella incredibile macchina di tortura, mi sono spogliata e mi sono fatta imprigionare dentro di essa e la sensazione immediata che ho provato è stata quella di estremo piacere, il mio collo e le mie braccia sono stati bloccati dentro i fori della gogna il mio corpo era disteso sulla panca e sorretto dalla stessa, il mio culo e la mia fica ben esposti e pronti per essere usati per il piacere di tutti i partecipanti, quella sarebbe stata la gang-bang più eccitante e goduriosa della mia vita.

Tutti gli ospiti si sono spogliati e si sono disposti intorno alla gogna brandendo i loro grossi cazzi eretti, uno dei partecipanti me lo ha infilato subito in bocca ed io ho iniziato a succhiarlo dimostrando estremo piacere, gli altri si sono posizionati dietro di me ed uno ad uno hanno iniziato a scoparmi con molta energia ed altrettanta intensità.

Sara stata l'incredibile atmosfera che si era creata o la visione del mio bellissimo posteriore in bella mostra, la causa che tutti i  partecipanti hanno preferito scoparmi nel culo, trascurando completamente la mia fica grondante e bisognosa di un cazzo estremamente duro che la penetrasse, ma nonostante questo piccolo imprevisto ho iniziato e continuato a godere incessantemente lanciando, nei momenti in cui la mia bocca era libera intensi ed insistenti mugolii di compiacimento che stavano ad indicare il mio intenso godimento.

Mi hanno scopato per più di due ore consecutivamente, dandosi continuamente il cambio ed alla fine hanno scaricato tutti nel mio culo il loro seme per la mia immensa felicita, ho raggiunto il massimo godimento quando ho sentito che dal mio culo fuoriusciva un rivolo di quel delizioso liquido che i miei amici avevano riversato dentro di me.

Sono stati tutti all'altezza della situazione, mi hanno scopato tutti più volte, riempiendomi la bocca ed il culo con i loro grossi cazzi ma alla fine si sono dovuti arrendere per aver finito sperma ed energie ed a quel punto il padrone di casa si è chinato verso la mia testa e mi ha sussurrato in un orecchio: "l'altra volta quando ci siamo conosciuti hai chiesto alla padrona di casa di rimanere prigioniera dentro la gogna per tutta la notte, credo che questo sia ancora il tuo desiderio", gli ho dato la mia approvazione annuendo con la testa, ero perfettamente d'accordo con la sua decisione di rimanere bloccata ed indifesa dentro quello strumento di tortura per tutto il tempo che desiderasse.

Se ne sono andati tutti lasciandomi prigioniera dentro quella macchina infernale dove sono rimasta felicemente prigioniera per tutta la notte durante la quale ho rivissuto quella spettacolosa serata, al mattino il padrone di casa è venuto per liberarmi ma prima di farlo ha voluto che gli succhiassi ancora il cazzo dopo di che ha voluto ancora una volta scoparmi nel culo.

Non avrei mai immaginato che per accontentare il mio compagno ad esaudire un suo desiderio avrei vissuto un'avventura cosi intensa ed entusiasmante, credo che lo invoglierò a continuare ad incontrarsi con la donna dei suoi desideri.................. io continuerò ad esaudire i miei.....................  









25 febbraio 2024

196 - Una bruttissima avventura

Alcuni anni fa ho dovuto interrompere la pubblicazione su mio blog a causa di una brutta avventura, molti seguaci mi hanno chiesto perché avessi interrotto, ma io non avevo il coraggio di spiegare cosa fosse successo, cosi ho fatto trascorrere un po' di tempo ed adesso che la storia è passata nel dimenticatoio la posso raccontare.

Una notte stavo rientrando a piedi da una festa, ero sola e camminavo con passo spedito verso casa, dietro di me ho sentito dei passi ma in quel momento non mi ero preoccupata più di tanto, ho pensato che poteva essere uno che come me stava rientrando a casa dopo essere stato in compagnia di amici, quando sono arrivata all'altezza del parco cittadino quello sconosciuto si è avvicinato notevolmente e prima che potessi reagire mi ha bloccata con le sue mani forti premendomi un fazzoletto imbevuto di anestetico sul volto, ho cercato di reagire ma in pochi istanti sono svenuta.

Quando mi sono risvegliata mi sono trovata in una cantina con una catena intorno al collo chiusa con un lucchetto, ho provato ad allontanarmi ma era impossibile, la catena era fissata ad un palo di sostegno posizionato in mezzo alla stanza, ho subito pensato allo scherzo di un mio amico il quale conoscendo le mie passioni aveva pensato di farmi finire la serata in bellezza, poi mi sono resa conto che non era cosi, quel luogo mi era completamente sconosciuto ed i suoni che provenivano dall'esterno non li avevo mai sentiti, non riuscivo a capire dove fossi capitata.

Mi sono fatta le domande per tutta la notte senza capire quello che stava succedendo e solo al mattino ho avuto la risposta che volevo, appena il luogo dove mi trovavo è stato illuminato dal sole, uno sconosciuto ha sceso le scale e si è parato davanti a me, non l'avevo mai visto e con fare deciso mi ha detto che mi aveva rapita e che sarei diventata la sua bambola che avrebbe esaudito tutti i suoi desideri, gli ho subito risposto che non ero quella che lui desiderava e non ci pensavo nemmeno lontanamente a fare quello che desiderava, "non c'è nessun problema, niente desideri niente mangiare", ha girato i tacchi e se n'è andato.

Ho riflettuto molto sulla mia situazione, non era di semplice soluzione, sebbene la catena ed il lucchetto che mi tenevano legata fossero molto vecchi, erano sempre molto robusti, per cui fuggire era impossibile, ho visto in lui una forte determinazione, non sarei mai riuscita a convincerlo di lasciarmi andare, per cui se non cedevo ai suoi voleri quel perfido ricattatore non mi avrebbe sicuramente lasciata morire di fame, mio malgrado ero costretta a cedere al suo ricatto.

Mi ha lasciata tutta la notte e tutto il giorno successivo sola e legata perché riflettessi sul mio destino, solo al mattino è sceso portando con se del cibo e dell'acqua che ha appoggiato sugli scalini, lontano da me, dove non sarei potuta ad arrivare ed ha rinnovato la richiesta, ero distrutta, angosciata, avevo troppa fame per cui ho dovuto cedere, avuto il mio consenso mi ha detto di spogliarmi, casa che ho fatto con un groppo alla gola, ha raccolto i miei vestiti e li ha attaccati ad un appendiabiti sulla parete, ben lontano da me dicendo che non mi sarebbero più serviti, mi ha fatta stendere per terra e mi ha scopata senza indugio, è venuto in pochissimi istanti, neanche il tempo di assaporarlo, poi si è alzato a preso il cibo e me lo ha appoggiato per terra vicino a me, "hai visto quanto è stato facile, quando tornerò giù ti voglio trovare ancor più disponibile altrimenti niente cibo", se n'è andato soddisfatto del suo operato.

Avevo una fame esagerata, ho divorato tutto senza pensare a nulla, poi ho riflettuto sulla mia situazione ero totalmente soggiogata dal mio rapitore, avrei dovuto sottostare ad ogni sua volontà e ad ogni suo desiderio,, non avevo via d'uscita ero veramente nei guai, quel giorno e sceso più volte e tutte le volte mi ha scopata, senza rispetto e senza una briciola di sentimento.

Questo modus operandi si è ripetuto costantemente nel tempo, scendeva, mi scopava e mi dava del cibo quasi fosse un premio, dal canto mio ero arrabbiatissima non solo dovevo sottostare ai suoi voleri ma la cosa che mi faceva indispettire di più era che non riusciva a fare una scopata decente, se almeno fosse stato in grado di farmi ameno godere, forse avrei anche potuto perdonarlo ed invece mi faceva talmente incazzare che se avessi potuto lo avrei ucciso li sul posto, nel frattempo studiavo il modo per poter uscire da quella brutta situazione.

Nel tempo passato ad aspettare che scendesse per le sue sveltine quotidiane, valutavo e memorizzavo ogni dettaglio che mi potesse tornare utile per la mia fuga, avevo registrato nella mia mente che dopo avermi portato la colazione e la sua piccola sveltina si allontanava da casa, e tornava solo a pranzo, nel pomeriggio restava in casa ed usciva raramente, la notte andava a dormire tardi e fino al mattino successivo in casa non c'era attività, certamente viveva da solo ed il momento più propizio per la mia eventuale fuga era al mattino, ma dovevo trovare un modo per liberarmi dalla catena.

Era trascorso circa un mese e mezzo da quando ero stata rapita ed in ogni momento cercavo un modo per fuggire, poi una notte ho sentito un contenitore cadere per terra con un gran rumore, molto probabilmente, essendo rinchiusa in una cantina qualche topo c'era senz'altro e rovistando aveva fatto cadere un contenitore con il suo contenuto, appena è arrivato il giorno ho notato il contenitore caduto e vicino alcuni piccoli chiodi che esso conteneva, mi sono precipitata a raccoglierli e subito nasconderli, appena se n'è andato dopo avermi portato la colazione e fatto la sua scopatina ho preso un chiodo ed ho provato ad aprire il lucchetto, ho impiegato tutto il giorno ed alla fine ci sono riuscita.

Ho atteso con ansia che tornasse, che passasse tutto il giorno e la notte durante le quali ho programmato la mia fuga, la mattina successiva, come al solito è sceso ha potato da mangiare, mi ha scopato e se n'è andato, ho lasciato passare un po' di tempo e quando sono stata sicura che in casa non c'era nessuno mi sono liberata dalla catena, sono salita in modo silenzioso in casa ed appena sono stata certa che non c'era nessuno ho aperto una finestra, poiché la porta era chiusa a chiave, sono saltata fuori ed ho iniziato a correre, nella corsa mi sono resa conto che mi trovavo a circa un chilometro da casa mia, ho corso come una pazza per raggiungere la salvezza.

Avevo appena raggiunto casa quando ho sentito un forte boato, mi sono girata ed ho visto una grossa colonna di fumo che proveniva dalla direzione da cui ero fuggita, agitatissima e piena di paura mi sono chiusa in casa, chiudendo a doppia mandata la porta di casa.

Nei giorni successivi ho scoperto che l'incendio era avvenuto proprio nella casa dove ero tenuta prigioniera, il proprietario era deceduto nell'incendio, nessuno aveva capito le cause dell'incendio, solo io ho capito che era successo, certamente appena ha notato che ero fuggita ha capito che non avrebbe avuto scampo ed avrebbe pagato a caro prezzo le sue nefandezze ed ha agito di conseguenza incendiando la casa, solo io ero a conoscenza di cosa era successo, ma visto che il mio rapitore era bruciato con la sua casa, non ho voluto rivelare quello che sapevo e me lo sono tenuto per me.
Solo adesso che è passato molto tempo dal fatto posso raccontarlo e sperare che certe cose non accadano mai più.



28 gennaio 2024

195 - Qualcosa di grandioso

Ho ricevuto una telefonata dalla mia amica Francesca, la quale mi invitava a casa sua perché voleva avere il mio parere su di un attrezzo che le avevano regalato, le ho chiesto di cosa si trattava, non mi ha voluto dire niente, mi ha detto solo che se dopo averlo visto ed espresso un parere positivo se volevo avrei potuto usarlo per una prova.

La mia curiosità era quasi morbosa, ho atteso con trepidazione che arrivasse l'ora per recarmi dalla mia amica per vedere cosa le avevano regalato, mi sono immaginata mille cose e quanto piacere avrei provato nel momento che mi avrebbe permesso di usarlo.

Il giorno seguente all'orario stabilito mi sono recata a casa della mia amica, la quale prima di mostrarmi l'oggetto misterioso ha voluto conversare e brindare con me sedute sul divano, non stavo più nella pelle tanto ero curiosa, dopo un'ora di conversazione, finalmente si è decisa, mi ha portato nell'altra stanza e mi ha mostrato l'oggetto del desiderio.

Si trattava di una base metallica dove al centro era fissato un palo scorrevole ed alla sua estremità faceva bella mostra un enorme fallo luccicante in acciaio inossidabile, sono rimasta allibita, non mi sarei mai immaginata un oggetto simile, ho allungato le mani per toccarlo, l'ho trovato freddo ed inquietante, mi sono subito immaginata il suo effetto una volta che sarebbe stato posizionato al suo posto ovvero dentro la mia fica, al solo pensiero di averlo dentro di me mi sono talmente eccitata che ho espresso subito il mio parere favorevole e le ho chiesto di poterlo provare subito.

Francesca è stata soddisfatta del mio parere e mi ha subito concesso di poterlo provare, per prima cosa mi ha detto che mi sarei dovuta mettere sulle caviglie un paio di leg-irons indispensabili per evitare un possibile scavalcamento dell'oggetto, mi sono spogliata completamente, gettando alla rinfusa tutti i miei vestiti da una parte della stanza, poi seduta per terra ho provveduto a chiudere i leg-irons sulle mie caviglie, li ho chiusi lentamente gustandomi scatto dopo scatto la loro chiusura intorno alle mie caviglie.

Sono salita sulla base e mi sono posizionata perfettamente sopra quell'enorme fallo, mi sono messa due dita nella fica per stimolamela un po' ma non c'è stato bisogno stava già gocciolando di piacere, era già lubrificata a sufficienza, ho afferrato il grosso pene e me lo sono infilato dentro la fica, è entrato dentro di me con una facilita incredibile, sentire quel cazzone freddo dentro mi fa rabbrividire ed allo stesso tempo eccitare incredibilmente, appena me lo sono infilato tutto dentro la mia fica Francesca blocca l'asta in modo che il dildo non possa uscire, successivamente mi passa uno strumento simile ad un violino, fino ad ora non avevo mai avuto l'occasione di usarlo, me lo metto sul collo e lo chiudo mettendo i polsi nei due buchi appositi poi blocca tutto con un lucchetto.

Sono bloccata dentro uno strumento da bondage chiamato violino, ho un grosso dildo di acciaio dentro di me ed i piedi legati con leg-irons, non è possibile liberarmi ne rimuovere il dildo dentro di me, mi sento incredibilmente bene e sono altamente eccitata, Francesca controlla che tutto sia posizionato alla perfezione e certa che tutto si stato predisposto alla perfezione esce dalla stanza e se ne va lasciandomi a godermi quella strana sensazione che quei strani oggetti mi stanno dando.

Sono estremamente felice, mi sto godendo oltre che all'immobilità anche il gusto di essere impalata, sto provando una sensazione che non avevo mai provato, dopo un po' di tempo, improvvisamente il dildo si mette a vibrare e man mano che il tempo passa vibra con maggiore intensità tanto che inizio ad avere un orgasmo dietro l'altro.

Gli orgasmi si susseguono continuamente fino a farmi arrivare allo sfinimento, non sono in grado di bloccarlo perché le mani sono bloccate dentro il violino ed i leg-irons non mi permettono di scavalcarlo e farlo uscire dalla mia fica, chiamo la mia amica affinché venga a spegnere quel dildo che mi sta uccidendo, non mi risponde, allora grido più forte ed ancora con più insistenza ma lei non arriva, sono certa che lo fa apposta per distruggermi sia fisicamente che sessualmente.

Quando arrivo al culmine della mia resistenza, Francesca rientra dentro la stanza, spegne la vibrazione poi rimuove il fermo e finalmente quel grosso fallo che mi ha procurato incredibili orgasmi esce da dentro di me, finalmente mi posso distendere per terra, esaurita, senza forze ma completamente soddisfatta, il parere che la mia amica voleva per me è stato estremamente positivo, con molta probabilità gli chiederò in futuro di poterlo usare ancora una volta..............