26 febbraio 2023

Il maniero 2 parte

La mia amica Martina mi aveva regalato un voucher per una cena con pernottamento in un vecchio maniero, pero mi aveva tenuto nascosta la cosa più importante, ovvero quello che sarebbe accaduto al mattino successivo ed aveva firmato al posto mio tutte le condizioni imposte dal contratto, cosi mi ero ritrovata incatenata in una torre per cinque giorni, lo confesso sono stati cinque giorni abbastanza duri ma la sensazione di essere rinchiusa nello stesso posto ed allo stesso modo della principessa secoli fa era indescrivibile.
La cameriera che mi aveva rinchiusa nella torre mi aveva detto che le condizioni imposte nel vaucer era erano dichiarate come "soft" e durante tutta la permanenza nella cella mi sono chiesta cosa mi sarebbe accaduto se le condizioni fossero state "hard", cosi quando è venuta a liberarmi la prima cosa che gli ho chiesto è stata questa, non voleva rispondere a questa mia semplice domanda, ma alla mia insistenza mi ha detto: "signora, io ritengo che averla tenuta segregata cinque giorni per lei non sia stata una passeggiata, non le consiglio la condizione "hard", perché sono certa che lei non resisterebbe per tutto il tempo, quel genere di cose è per gente fuori di testa, quindi la consiglio di non provarci".
Ho accettato il suo consiglio, ma appena tornata a casa ho iniziato ad immaginarmi scenari incredibili e più ci pensavo più mi convincevo che lo dovevo provare, cosi ho chiamato la reception del maniero ed ho chiesto se era possibile essere ospitata per il fine settimana, appena mi hanno dato la conferma ho preparato la borsa con le mie cose e sono partita.
Arrivata, ho trovato il solito direttore il quale mi ha subito detto che prima di tutto andava firmato il contratto con tutte la sue clausole e che una volta accettato non esisteva diritto di recesso, non mi importava nulla ero fermamente decisa di voler usufruire della prestazione senza nessun indugio, mi ha dato il contratto che ho subito firmato senza neanche leggerlo, non volevo sapere in anticipo quello che mi sarebbe accaduto, l'ha riposto dentro la scrivania ed ha chiamato l'addetto per portarmi alla camera assegnata.
La camera era la stessa della volta precedente, mi sono stesa sul letto e mi sono gustata l'attesa per la cena immedesimandomi nella principessa che aveva vissuto in quel luogo, poi sono scesa per la cena, sono risalita in camera ed ho cercato di addormentarmi per essere in perfetta forma il mattino successivo, non ho dormito molto perché ero molto agitata ho pensato molto a quello che sarebbe successo il giorno seguente.
La stessa cameriera è venuta puntualmente a svegliarmi, portandomi la colazione e le stesse catene che aveva usato la volta precedente, prima di fare colazione ha voluto incatenarmi mani e piedi poi mi ha messo il collare di ferro e reggendomi per la catena come fosse un guinzaglio mi ha guidato verso il tavolo dove mi ha permesso di fare colazione.
L'ho gustata come se fosse l'ultima che facevo, poi mi ha bendata e conducendomi per la catena mi ha portato fuori dalla camera ed insieme abbiamo camminato verso la mia destinazione, quando dovevamo salire o scendere le scale mi sorreggeva per un braccio, mi sono accorta che dopo aver percorso interminabili corridoi e sceso molte scale e man mano che si procedeva riscontravo che la temperatura dell'ambiente si era abbassata e nell'aria si sentiva chiaramente il classico odore di muffa, dovevamo per forza essere scesi nei seminterrati, ovvero nelle segrete del maniero, ho iniziato a tremare dall'eccitazione che stavo provando in quel momento.
Mi ha fatta sedere per terra ed appoggiare ad una parete, ho sentito che armeggiava con la catena che pendeva dal collare ed ho capito che mi aveva incatenata al muro, poi mi ha detto di restare immobile fino a quando non se ne fosse andata e solo allora potevo togliermi la benda dagli occhi, sono rimasta immobile aspettando che lei se ne andasse, un colpo sordo di un cancello che si chiudeva mi ha fatto capire che ero rimasta sola, piano piano mi sono tolta la benda e lo spettacolo che mi si è parato davanti agli occhi era incredibilmente eccitante, mi trovavo incatenata nelle segrete del maniero dentro una cella scavata nella roccia, con una minuscola finestrella alla sommità di un parete dalla quale trafilava un debolissimo raggio di luce, dentro la cella c'era solo un rialzo di pietra che doveva essere il giaciglio del prigioniero, un piccolissimo cancello munito di grossissime sbarre arrugginite impediva la fuga.
Dopo aver constatato nei dettagli la mia situazione ho iniziato ad impersonarmi nella principessa che era stata imprigionata li dentro ed ho goduto intensamente, poi sono salita su quello che doveva essere il giaciglio e mi sono felicemente addormentata, ma al risveglio ho focalizzato la situazione in cui mi ero cacciata, rivalutando a mente fredda tutti i dettagli ho capito che la mia posizione era veramente tragica.
Mi ero cacciata veramente in un grosso guaio, ero stata caparbia ed ostinata non avevo voluto ascoltare la cameriera che mi aveva consigliato di rinunciare a quella pazza ed incosciente avventura ma per mia testardaggine non l'avevo ascoltata ed adesso non sapevo come uscirne, mi stavo amaramente pentendo della mia decisione e mi pentivo anche di non aver voluto leggere tutte le clausole del contratto, stavo male, la paura stava impossessandosi di me e no mi faceva ragionare e non a conoscenza del tempo che mi avrebbero tenuta prigioniera.
Al mattino successivo il cigolio del cancello mi ha svegliata ed è entrata la cameriera, le ho subito chiesto se era venuta a liberarmi, mi ha detto che mi aveva portato da mangiare che mi sarebbe servito per tutto il giorno ed in quanto alla mia libertà, dopo un sorriso beffardo mi ha annunciato che se ne poteva parlare tra una settimana, mi sono agitata, avrei voluto sopraffarla e fuggire da quella cella, ma le catene mi hanno riportato subito alla realtà, dopo aver deposto il vassoio per terra e chiuso a chiave il cancello ha esclamato: "mai firmare senza leggere, le conseguenze potrebbero essere tragiche........."
ed aveva perfettamente ragione, sono rimasta legata, con pochissimo cibo in mezzo ai miei escrementi a leccarmi le ferite, ma in compenso a vivere un'avventura straordinaria............................