Era passato molto tempo dall' ultima volta che avevo visto Roby, era
stato il mio fidanzato per alcuni anni, poi sia per lavoro che per
diversi progetti di vita ci eravamo lasciati rimanendo sempre buoni
amici.
Averlo
incontrato nuovamente mi ha fatto molto piacere, ci siamo dati
appuntamento per una cena romantica, in cui avremo parlato dei tempi
in cui eravamo conviventi e perché no, fare anche un “incontro
ravvicinato”, come eravamo soliti fare e che non si
dimenticano tanto facilmente.
La
cena è stata piacevolissima abbiamo ricordato i bei momenti trascorsi
insieme, poi mano nella mano come due fidanzatini siamo andati a casa
sua per concludere nel migliore dei modi quella piacevolissima
serata.
Appena
arrivati a casa, eccitata e desiderosa di fare l’ amore con lui
senza perdere un attimo di tempo mi sono spogliata rimanendo
completamente nuda in attesa della sua prossima mossa, con la sua
proverbiale calma si è seduto sulla poltrona e mi ha chiesto di
girarmi per guardarmi meglio, l’ ho fatto con immenso piacere, mi
piace e mi eccita essere guardata e scrutata in ogni parte del corpo,
così ogni volta che mi capita lo faccio in modo molto provocante per
rendere felice ed eccitato il mio compagno.
Dopo
avermi osservata in ogni dettaglio ed essersi complimentato e notevolmente eccitato
mi ha chiesto: “ti piace farlo sempre allo stesso modo?”,
“certamente, anche se ci siamo allontanati per molto tempo, i miei
gusti sono rimasti sempre quelli”, “purtroppo questa volta non
saprei come accontentarti, non ho con me neanche una cordicella, non
saprei come fare”, “non preoccuparti porto sempre con me quello che
mi serve per rimediare in casi come questo” e così dicendo sono
andata a prendere la mia borsetta da dove ho estratto un paio di
manette ed un paio di leg irons, sono tornata verso di lui e glieli
ho consegnati, poi mi sono girata, ho messo le mani dietro la schiena
ed ho atteso che mi ammanettasse.
L’
ha fatto con estrema delicatezza, i click, click, click delle manette
che si chiudevano sui miei polsi rimbombavano per tutta la stanza
dandomi un piacere incredibilmente perverso, dopo ha chiuso sulle mie
caviglie i leg irons e mi ha condotta nella camera da letto dove ha
dato sfogo a tutta la sua eccitazione, mi ha scopato in ogni modo con
quel pizzico di perversione che è una sua caratteristica, la
ricordo con immenso piacere.
Dopo
il primo assalto si era sdraiato a pancia in su per riprendere fiato,
io lo guardavo con malizia ed ammirazione, non sono riuscita a
resistere, benché fossi ammanettata, sono riuscita ad avvicinarmi, sdraiarmi sopra di lui e prendergli in bocca il suo meraviglioso cazzone, in un primo
momento ha cercato di farmi desistere ma la mia bocca sul suo
attrezzo lo ha eccitato fin troppo e così si è lasciato andare e si è
gustato quel meraviglioso pompino.
Ho
succhiato il suo cazzone con gusto ed immenso piacere e quando è
venuto dentro la mia bocca non mi sono fatta sfuggire nemmeno la più
piccola goccia, avrei continuato a succhiarlo all’ infinito, ho dovuto desistere perche doveva uscire per un impegno importante che non poteva assolutamente
rimandare, cosi è andato a prendere le chiavi dentro la mia borsa
per liberarmi, io ancora eccitata ed un po’ scocciata da quell’
inaspettato impegno gli ho chiesto di aspettare ancora un po’ di
tempo prima di liberarmi, con la speranza che rimandasse l’ impegno
e continuasse a restare con me, mi ha guardato con un sorrisetto
perverso e mi ha detto: “ va bene, ho capito, seguimi”, mi ha
sorretta per un braccio e mi ha portata verso una porta,
attraversata, abbiamo sceso le scale ed in fodo ad esse mi sono ritrovata nella
sua cantina, senza dire una parola ha raccolto
da terra una lunga catena e con un lucchetto l’ ha bloccata alle manette,
poi si è girato verso di me e mi ha detto: “mi dispiace ma non
posso restare, quell’ impegno è assolutamente improrogabile, tu intanto rilassati, goditi questo momento ed io appena termiato l'incontro correrò qui da te” ed è
uscito chiudendosi la porta alla spalle.
Sono
rimasta inebetita, non avrei mai pensato che avesse lasciato la
cantina come era quando stavamo insieme, c' era ancora la vecchia
catena fissata al muro che tante volte mi aveva tenuta prigioniera,
il vecchio cancello di ferro arrugginito, l'aria era satura di quel classico odore
di muffa che tanto adoravo, era rimasta come l' avevamo lasciata
tanti anni fa e come allora ho provato a liberarmi ma la catena era
ancora ben salda sul muro, ancora una volta ero sua prigioniera.
L'ho chiamato più volte ma non ho avuto nessuna risposta, ero
impreparata a subire quella inaspettata situazione, dopo tanti anni non sapevo se era cambiato per cui ho avuto un po' di paura e ho urlato cercando di chiedere aiuto, poi mi sono tranquillizzata e mi sono
seduta sperando che tornasse quanto prima, nonostante adorassi
essere incatenata non avevo previsto questa situazione e non riuscivo
a godermi questo momento magico ma soprattutto non riuscivo a
prevenire le reali intenzione del mio vecchio e caro amico, alcuni pensieri mi ossessionavano la mente e mi facevano stare male, non riuscivo a togliermi dalla testa che il mio migliore amico si fosse trasformato in un
sequestratore.
Assorta
nei miei torbidi pensieri ho cercato di non allarmarmi più del
dovuto ma di godermi questa strana avventura che mi era inaspettatamente capitata
sperando che si risolvesse nel migliore dei modi.
Solo
dopo due giorni, quando ormai ero allo stremo delle mie forse, non
avendo mangiato né bevuto, la porta della cantina si è aperta ed il mio amico
Roby è entrato, mi ha sorriso: “spero che la tua permanenza nella
nostra vecchia cantina sia stata piacevole, avrei voluto tornare
prima ma ho avuto un grosso impedimento........” quando mi ha
liberato dalle catene ho avuto un attimo di rabbia, gli avrei
cavato gli occhi con le unghie ed invece tutto mi è
passato in un lampo, non sono forse queste le avventure che da sempre vado cercando? gli ho stretto
le braccia intorno al collo ed ho atteso che mi prendesse in braccio e
postasse in casa per scoparmi di nuovo............................