25 aprile 2019

La crociera

Era da molto tempo che il mio compagno mi chiedeva di fare una crociera, io ero un po’ contraria, non ero molto convinta di trascorrere dieci giorni a bordo di una nave, essere in mezzo al mare non mi faceva stare tranquilla, così mentre lui organizzava io tergiversavo sperando che desistesse.
Un giorno è tornato e mi ha detto che aveva prenotato una crociera per due e che saremmo partiti la settimana prossima, pur di non contraddirlo ho fatto il mio più bel sorriso ed ho accettato di seguirlo, nella settimana precedente la crociera mi sono data da fare a preparare le valige e sono stata attenta a non tralasciare nulla che potesse servirci.
Il giorno prima della partenza, mi viene incontro con un sorrisetto che conosco molto bene e  mi chiede di seguirlo nella nostra stanza dei giochi, mi piace l’ idea e lo seguo con molto entusiasmo, una volta dentro mi chiede di spogliarmi, lo faccio con molto piacere, molto lentamente cercando di essere più sexy possibile, so benissimo che a lui queste cose piacciono, una volta completamente nuda, mi chiede di sedermi per terra che vuole legarmi, rimango un po’ stupita quando vedo che intende legarmi con le catene “degli schiavi” quelle con i ceppi che si chiudono con il martello e son complicate a rimuovere, sono molto belle, le adoro, ma adesso non abbiamo molto tempo a disposizione per cui sarebbe stato
  meglio delle comuni manette, ma non voglio contraddirlo, così mi siedo sul pavimento e lascio che mi metta i ceppi intorno caviglie e con il martelli le fissi inesorabilmente dopo è la volta dei polsi, infine prende la lunga catena attaccata ai ceppi dei polsi e la fissa, sempre usando rivetti e martello ad un anello fissato sul muro.
Sono felice, è bellissimo essere incatenata dal proprio uomo, lui mi guarda, controlla che tutto sia perfetto ed una volta appurato che lo è si spoglia e mi scopa come solo lui sa fare, raggiungo immediatamente un orgasmo e poi un’ altro ed un’ altro ancora, sto toccando il cielo, è stata una scopata eccezionale, mi adagio per terra per rilassarmi e godere di questo indimenticabile momento, vedo che lui si riveste, raccoglie i miei vestiti, il martello e gli utensili che ha adoperato ed esce, penso tra me “va a prendere gli attrezzi per liberarmi, così quando torna saprò bene come ringraziarlo”, mentre esce chiude la porta, sento distintamente gli scatti della serratura, non capisco perché l’ abbia fatto, se dobbiamo partire non abbiamo poi molto tempo a disposizione, visto che per togliermi le catene di dosso occorre un bel po’ di tempo.
Aspetto fiduciosa ma passano i minuti e lui non ritorna, vorrà farmi godere appieno questi ultimi istanti prima della partenza, ma nonostante passino alcune ore sono sempre rinchiusa ed incatenata dentro la mia stanza dei giochi, sono preoccupata e mi sto innervosendo, poi nella penombra della stanza noto su un lato alcuni scatoloni che prima non avevo visto, incuriosita mi avvicino, apro il primo ed è pieno di bottiglie d’ acqua, il secondo pieno di alimenti che sarebbero bastati per almeno dieci giorni, ho il terribile sospetto che mi abbia imprigionata apposta per non portarmi con lui in crociera, ed il sospetto diviene realtà quando paragonando la quantità di cibo alla durata della crociera questi corrispondono.
Sono arrabbiatissima, mi ha imbrogliata legata e rinchiusa con l’ inganno, avrei accettato molto più volentieri un semplice rifiuto ed invece adesso mi ritrovo semplicemente sequestrata mentre lui sta andando a divertirsi, vorrei urlare, strapparmi di dosso quelle maledette catene, fuggire da questa prigione, ma purtroppo tutto questo è impossibile e mi devo rassegnare.
Consapevole del fatto che sono prigioniera e che lo sarò per almeno dieci giorni devo far si che la mia stato d’ animo non ceda, devo rendere positiva questa situazione ed uscirne nel migliore dei modi aspettando con serenità che lui torni presto a liberarmi.
Dopo una lunghissima prigionia finalmente è arrivato il giorno della mia liberazione, ho sentito aprire la porta e lui pararsi davanti tutto euforico e sorridente, “spero che tu abbia gradito con entusiasmo questa mia iniziativa, mi avevi dimostrato delle perplessità ad andare in crociera, così ho pensato che per te sarebbe stato molto più divertente ed eccitante restare incatenata e rinchiusa dentro la tua “prigione””, ed aveva ragione, nonostante sia stata una fatica immane con grosse perplessità e molte paure sono felice e soddisfatta che mi abbia lasciata legata e rinchiusa immersa nei miei pensieri.