8 dicembre 2018

Il bosco sulla collina

Ero nella mia casa in campagna e stavo ammirando attraverso la finestra il bosco che si inerpica su per la collina, la vista è incantevole e mi fa rivivere splendidi ricordi, ricordo perfettamente e mi eccito ancora quando la prima volta mi sono addentrata nel bosco con il mio compagno il quale mi ha legata e bendata  ad un albero facendomi vivere una splendida e conturbante avventura.
Mentre ero immersa in questi gioiosi ricordi, essendo sola ed avendo tutto il pomeriggio libero, mi sono chiesta se potevo inventarmi qualcosa di veramente eccitante e puntualmente la mia mente ha elaborato qualcosa che ho deciso di mettere subito in pratica.
Ho raccolto un paio di manette combinate con leg irons, un paio di lucchetti ed una catenella, li ho messi in una borsa e mi sono incamminata nel bosco, ho lasciato a casa tutte le chiavi, volevo non avere ripensamenti su quello che avevo in mente di fare.
Seguendo la strada dentro il bosco sono arrivata in cima alla collina, mi son girata indietro ed ho guardato la mia casa, la si vedeva a malapena nascosta dalle piante, ma non ero pienamente soddisfatta per quello che avevo programmato, così ho proseguito scendendo sul versante opposto fino ad arrivare alla base della collina dall’ altra parte della mia casa.
Avevo camminato per circa due ore, avevo percorso la distanza giusta per quello che avevo deciso di fare, ho aperto la borsa e depositato tutto il suo contenuto per terra, poi mi sono spogliata ho raccolto tutti i miei vestiti e li ho messi dentro la borsa, bloccando la cerniera con un lucchetto, mi sono addentrata di alcuni metri dentro il bosco, ho messo la borsa alla base di un albero e l’ho bloccata con la catena ed il secondo lucchetto.
Adesso la parte più eccitante, raccolte le manette, le ho chiuse sui miei polsi ed i leg irons sulle caviglie, ero nuda ed incatenata, se mi volevo liberare dovevo per forza recuperare le chiavi che avevo lasciato a casa, quindi dovevo per forza fare tutto il percorso inverso, questa volta però incatenata e non sarebbe stata una passeggiata, ma era quello che avevo cercato ed immaginato, unico privilegio mi ero lasciata le scarpe, perché da esperienze passate camminare a piedi nudi nel bosco è dolorosissimo e impossibile.
Ho iniziato a camminare in direzione della mia casa, ma ben presto sono iniziate le difficoltà, nell’ euforia del momento, non mi ero accorta di aver preso un paio leg irons con la catena cortissima, meno di quaranta centimetri, i quali una volta chiusi sulle mie caviglie, mi costringevano a fare passi piccolissimi, creandomi molte difficoltà a superare le asperità che avrei trovato lungo la strada all’ interno del bosco, la strada era molto dissestata ed in alcuni momenti per superare un ostacolo ero costretta a fare incredibili acrobazie, ma tutte queste difficoltà non facevano altro che aumentare il piacere e la mia eccitazione.
A percorrere la via del ritorno stavo impiegando più tempo del previsto, ero arrivata in cima alla collina quando il sole ha iniziato a tramontare, ho cercato di accelerare il passo ma è stato impossibile, in cima alla collina c’ era un incrocio di stradette e con il buio scegliere quella giusta era come vincere alla lotteria tanto più che quella era una notte senza luna, ho scelto una strada pensando che fosse quella giusta ma ho fallito e mi sono persa, non essendo in grado di ritrovare la strada giusta sono stata costretta a fermarmi, trovare un riparo tra le piante ed attendere la luce del sole.
E’ stata una notte da incubo, il freddo, i rumori del bosco e la paura di animali che avrebbero potuto farmi del male, mi ha accompagnato inesorabilmente fino a quando non mi sono addormentata.
Mi sono svegliata all’ improvviso, qualcuno era chino su di me e mi stava scuotendo, ho lanciato un urlo ma la voce di quello sconosciuto mi ha subito tranquillizzata, poi vedendo le catene con cui ero legata ha iniziato a farmi domande, aveva timore che fossi stata rapita, ho dovuto, mio malgrado, spiegargli tutto della mia situazione: gli ho detto dei miei gusti, dei miei giochi e che mi ero persa e non riuscivo a trovare la strada di casa, mi ha chiesto dove abitavo, gli ho indicato quale fosse la mia casa, la conosceva perché veniva spesso a caccia nei dintorni, mi ha detto che era molto distante e viste le mie difficoltà si è offerto di accompagnarmi, ho accettato molto volentieri il suo aiuto anche perchè a questo punto non sapevo proprio dove andare.
Durante il cammino mi ha sorretta, ma poi vedendo tutte le mie difficoltà mi ha preso in braccio e portata fino a casa, trovarmi nuda ed incatenata tra le braccia del mio salvatore era la più bella e sensuale conclusione che mi potessi aspettare.
Arrivati a casa gli ho chiesto di aiutarmi a salire le scale per recuperare le chiavi, mi ha preso nuovamente in braccio e mi ha portata dentro casa, sul tavolo c’ erano le chiavi, le ha prese e prima che potesse liberarmi, mi sono inginocchiata davanti a lui, o spalancato la bocca e non c’ è stato bisogno di dire altro, a tirato fuori il suo cazzone duro all’ inverosimile e me lo ha cacciato in bocca, ho succhiato con passione ed ardore era il miglior ringraziamento che potessi dargli.
Ero ancora eccitata, così l’ ho invitato in camera da letto, gli ho chiesto di liberarmi dalle catene e di riusarle per legarmi al letto, dopo tutta l' esperienza passata non ha esitato, mi ha ammanettata al letto e dopo essersi spogliato mi ha scopato alla grande, proprio come io desideravo.
Abbiamo trascorso tutto il giorno insieme ed è stato veramente fantastico, prima di andarsene mi ha detto: “ la prossima volta che hai voglia di giocare chiamami……………” certamente che lo chiamerò ed anche molto presto…………………...