Sto passando un momento delicato, ho cacciato il mio compagno, ho
trovato una nuova amica ma l'ho dovuta subito scaricare a causa della nostra
incompatibilità, inoltre altre faccende che mi hanno reso la vita un po'
problematica, quindi ho bisogno di ritrovare me stessa, ho bisogno che
qualcuno mi aiuti e quale miglior aiuto sarebbe se qualcuno mi
tenesse sua prigioniera, incatenata in un rifugio segreto per tutto
il tempo necessario affinché io riacquisti la mia serenità.
Avevo
pensato di farlo da sola pur avendo gli strumenti necessari, ma l'aiuto
di una amico/a sarebbe stato molto più efficace, ho pensato molto a chi
rivolgermi per chiedere aiuto, nella mia scelta ho eliminato
sistematicamente tutte le mie amiche, troppo tenere e poco inclini ad
imporsi, poi dopo una nutrita cernita ho scelto il mio amico
Francesco, il quale aveva il carattere giusto ed il luogo adatto, sarebbe
stata la persona ideale, cosi l'ho contattato e sono andata a
trovarlo per illustrargli la mia proposta.
Avevo
una settimana libera da impegni e nessuno mi avrebbe cercata, cosi
gli ho proposto di portarmi nella sua casa sulla collina e
rinchiudermi nella sua cantina per tutta la settimana, avrei
provveduto io stessa a rifornire di cibo e di acqua la cella per la
sopravvivenza, era sottinteso che in quel periodo essendo la sua prigioniera poteva scoparmi a suo piacimento, avrebbe accettato ma
aveva un problema, nello stesso periodo la moglie aveva organizzato
una vacanza proprio li e perciò sarebbe stato molto difficile far
combaciare le due cose.
Ero
delusa ed amareggiata, non avevo altre soluzioni, poi un'idea mi è
frullata in testa, sono tornata alla carica, gli ho detto che non
m'importava se la moglie fosse in vacanza nella stessa casa, anzi
trovavo molto eccitante essere prigioniera nella sua cantina mentre la
moglie ignara di tutto si godeva la vacanza, mi sarei impegnata al
massimo per non far rivelare la mia presenza, sarebbe stata molto
dura ma ci sarei riuscita, non era convinto, affermava che se fossi
stata scoperta per lui sarebbe stata la fine, non voleva accettare ma
poi sono riuscita a convincerlo, mi avrebbe portato sul posto il
giorno prima dell'arrivo di sua moglie e liberata il giorno dopo la
fine della sua vacanza, ce l'avevo fatta, ero estremamente felice.
Nei giorni antecedenti ho rifornito con abbondante cibo ed acqua quella che sarebbe stata la mia prigione per tutta la settimana, poi il giorno stabilito siamo andati alla casa sulla collina, siamo scesi nella cantina, mi sono spogliata e mi sono fatta incatenare collo, mani e piedi con pesanti catene.
Prima di abbandonarmi al mio destino, mi ha scopata con grande vigore ed entusiasmo proprio come
tanto desideravo, infine ha chiuso a chiave il cancello della cella e se n'è
andato, la mia avventura era iniziata nel migliore dei modi.
Ero
rinchiusa ed incatenata nella sua cantina già da un giorno quando
dalla finestrella posta in alto sono giunti i rumori di un auto che
parcheggiava nelle vicinanze, ho capito che sua moglie era arrivata e
da quel momento avrei dovuto fare molta attenzione per non far
percepire la mia presenza, dovevo stare in assoluto silenzio perché anche con un
semplice starnuto avrei potuto far capire la mia presenza e compromettere tutto, i rumori si sono
susseguiti per tutto il giorno fino a notte inoltrata, solo quando ho
capito che erano andati tutti a dormire mi sono rilassata, ho
mangiato qualcosa e poi mi sono adagiata sul pavimento e mi sono
addormentata.
Sono
stata svegliata il mattino seguente da rumori che provenivano proprio
nelle vicinanze della finestrella, sono rimasta ad ascoltare
attentamente per capire cosa stesse succedendo, ho capito che lei,
molto probabilmente, si era messa a prendere il sole proprio li con
tanto di musica ad alto volume come avrebbe fatto una quindicenne e
questo mi faceva innervosire molto, sono stata tesa per tutto il
giorno, poi appena tutto è cessato ho sentito dei passi, qualcuno
scendeva le scale, ha aperto il grosso cancello ed è entrato, appena
ho visto che era il mio amico Francesco ho avuto un sussulto di
gioia, mi ha fatto segno di tacere portandosi il dito alla bocca, mi ha detto che sua moglie aveva un po' di emicrania ed era andata a dormire cosi lui era sceso per vedere come stavo,
mi ha fatta mettere a quattro zampe e mi ha scopato con grande intensità,
era quello che avevo sognato e desiderato per tutto il giorno ed
adesso ero stupendamente felice, terminata la fantastica scopata è
uscito in tutta fretta richiudendosi il cancello alle spalle, ho
trascorso tutta la notte ricordando amorevolmente la grandissima
scopata.
Il giorno successivo mentre ero intenta a ripensare all'accaduto della sera precedente ho sentito dei passi scendere in cantina e delle persone parlare, mi sono alzato e posizionata addosso alla parete per non essere notata, Francesco e la moglie erano scesi per prendere una bottiglia di vino, lei vedendo quel grosso cancello di ferro si è incuriosita e gli ha chiesto cosa ci fosse li dentro, mi sono sentita gelare il sangue nelle vene, lui le ha risposto che era solo una vecchia cantina vuota della quale non aveva la chiave.
E' rimasta soddisfatta della spiegazione e non gli ha chiesto altro, hanno scelto una bottiglia di vino e stavano per andarsene ma Francesco ha iniziato a palpeggiare sua moglie, la quale ha riposto positivamente alle sue avances ed è stata ben lieta di farsi una spettacolosa scopata appoggiata al cancello della cella, mentre loro godevano io ero in grande apprensione, il loro
rapporto mi sembrava interminabile, poi felici e contenti se ne sono
andati con la loro bottiglia di vino e solo allora mi sono potuta
rilassare.
Francesco veniva spesso a trovarmi e
puntualmente mi scopava con grandissima euforia, poi improvvisamente
è successo quello che non avrei mai voluto accadesse, ho sentito dei
passi scendere nella cantina ed ho pensato che fosse Francesco che
era sceso come al solito per una sana scopata, invece appena il
cancello si è aperto è entrata lei, sono rimasta pietrificata, mi
aveva scoperta, ero veramente nei guai, è entrata tutta sorridente
facendo girare le chiavi tra le mani in segno di potere, mi ha
guardata dall'alto verso il basso dicendomi: "se pensavi di
prendermi in giro ti sbagli di grosso, Francesco mi aveva informato
delle tue intenzioni e cosi sono stata al gioco, ti ho permesso di
fare la prigioniera e ho accettato che mio marito ti scopasse ogni tanto ma
questo era un piccolo prezzo da pagare, perché
dovevi credere di averla fatta franca e di esserti impunemente presa
gioco di me, ma da adesso tutto cambia, da questo momento solo io
deciderò cosa fare e non fare e malauguratamente per te si prospetta
una situazione molto incresciosa dalla quale non potrai sottrarti in
alcun modo".
Ero certa che mi odiasse, lo vedevo dai suoi occhi pieni di rabbia, il mio comportamento scorretto l'aveva fatta molto irritare e senza alcun dubbio me l'avrebbe fatta pagare molto cara e cosi è stato, ha controllato la quantità di provviste che avevo a disposizione ed ha ritenuto che fossero troppe e per questo ne ha portate via più della meta, perché secondo lei i prigionieri oltre che la perdita della libertà devono anche digiunare e prima di uscire dalla cella mi ha mostrato nuovamente le chiavi in segno di potere assoluto e mi ha detto che mi avrebbe lasciata a marcire li dentro per l'eternità.
Ho pensato che molto probabilmente scherzava perché
voleva vendicarsi, ma appena ha chiuso il cancello a
chiave ho capito che parlava molto seriamente, la mia permanenza li
dentro non sarebbe stata breve, ho pianto e le ho chiesto perdono,
l'ho implorata di liberarmi ma è stata irremovibile e senza neanche
voltarsi se n'è andata via.
Sono
rimasta rinchiusa per un'altra settimana con pochissimo cibo a disposizione e lei non è
mai scesa per controllare come stavo o se avevo bisogno di qualcosa,
la solitudine e la fame mi hanno indebolita e debilitata e per come
mi aveva trattata non riuscivo a vedere una via d'uscita e la mia
paura di non rivedere la luce del sole mi angosciava cosi tanto che
non riuscivo più neanche a piangere.
Dopo
un tempo incredibilmente lungo finalmente qualcuno è venuto a
trovarmi, era Francesco, il quale dopo avermi liberata dalle catene
mi ha presa in braccio e mi ha portata di sopra dove c'era anche sua
moglie ad aspettarci, alla sua vista mi sono sentita fortemente fuori
posto ma dopo un attimo di smarrimento ho capito che non era affatto
arrabbiata con me, al contrario quello che mi avevano fatto era stato
per stravolgere la mia straordinaria avventura e farmi provare quel
brivido intenso che non avrei avuto se tutto andava secondo i miei
piani, sono degli amici fantastici, non potrei mai fare a meno di
loro.
Questa
incredibile avventura mi ha rigenerata nel corpo e nello spirito e mi
ha riportato ad una linea perfetta, mi ha fatto perdere quei 4 chili
che non ero riuscita a perdere con una dieta appropriata è stata
salutare in tutti i sensi...................
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