Mi ero svegliata con mille progetti in testa, ma non volevo farli da
sola, cercavo una compagnia con cui condividerli, ho preso il
telefono e mi sono tutta spaparacchiata sul divano, ho telefonato ad
una mia amica cercando di invogliarla a condividere la giornata, all'
inizio mi ha detto che non poteva per un impegno imminente ma poi
l'ho convinta a rimandare, ma nel bel mezzo della conversazione mi
sono sentita afferrare per le spalle e premere contro la mia bocca
una grossa garza imbevuta con una sostanza talmente forte che in un
attimo ho perso i sensi.
Quando
mi sono risvegliata ero molto intontita, non ricordavo cosa fosse
successo, ho provato a muovermi ma era impossibile, mi sono accorta
che ero legata, ho tastato i legami che mi immobilizzavano ed ho
capito che ero ammanettata, ho guardato in direzione del tavolinetto
che è di fronte al divano, dove ricordavo di aver lasciato le
manette usate la sera prima e con mia grande sorpresa non c'erano
più, il mio assalitore le aveva viste e le aveva usate per il suo
scopo, in piu mi aveva imbavagliata con una benda alla quale aveva
fatto un nodo che aveva infilato nella mia bocca rendendomi muta.
Cercando
di capire come ero legata ho tastato a lungo le catene e mio malgrado
ho capito che colui che mi aveva assalita e legata doveva essere un
esperto, aveva intrecciato le catene delle manette con quelle dei leg
irons immobilizzandomi in un hog-tied molto severo, voleva essere
sicuro che non sarei in nessun modo riuscita a liberarmi.
Dopo
un po' di tempo l' effetto dell'anestetico è svanito e la mente è
ritornata lucida, ho guardato in tutte le direzioni per fare il punto
della situazione, mi sono accorto che seduta sul divano, accanto a me
c'era una bellissima donna, che io non conoscevo, la quale vigilava
ogni mia mossa, mi sono divincolata, ho cercato di gridare chiedendo
chi fosse e perché mi aveva assalito ma dalla mia bocca usciva solo
un mugolio incomprensibile al quale non corrispondeva nessuna
risposta.
Con
il passare del tempo ho capito che la situazione non sarebbe cambiata
ed allora ho deciso di calmarmi ed aspettare pacificamente il
susseguirsi degli eventi dovevo sperare che coloro che mi tenevano
prigioniera non fossero dei malintenzionati e le loro intenzioni non
fossero violente, il mio rilassamento è stato notato dalla donna che
mi aveva legata, ha estratto un cellulare da una tasca ed ha fatto
una telefonata molto significativa, al suo interlocutore diceva: "la
padrona di casa è stata resa inoffensiva e che adesso è sdraiata
sul divano legata come un salame e non ci avrebbe in alcun modo
disturbato per cui abbiamo tutto il tempo per fare le cose con calma,
raggiungimi al piu presto".
Dopo
pochissimo tempo è entrato un uomo con un cappuccio sulla testa e
senza degnarmi di uno sguardo, insieme alla sua compagna' è salito
al piano superiore per rovistare tutta la mia casa, ho capito che
quei due erano dei ladri che si erano introdotti in casa mia, ero
arrabbiatissima con me stessa, non mi perdonavo il fatto di essere
stata distratta ed aver lasciato la porta posteriore aperta, sentivo
che aprivano tutti i cassetti e rovesciavano il contenuto per terra e
questo mi innervosiva molto, speravo in cuor mio che questa
situazione finisse al più presto.
Mentre
ascoltavo indispettita le loro scorribande nella mia casa,
improvvisamente sono sbucati dal nulla due uomini armati di pistole,
per un attimo ho avuto una paura tremenda, poi uno di loro mi ha
fatto vedere un distintivo e mi ha fatto il segno di stare zitta ed
allora ho capito che si trattava di poliziotti che stavano
intervenendo per salvarmi, sono saliti al piano superiore ed hanno
arrestato i malfattori, contemporaneamente la mia amica, quella a cui
stavo telefonando, è entrata in casa tutta trafelata, mi ha tolto il
bavaglio e mi ha detto che mentre ci stavamo telefonando ha capito
quello che mi stava succedendo, nella colluttazione il telefono mi
era scivolato dalle mani ed era caduto sul divano senza perdere la
comunicazione, cosi lei aveva potuto sentire tutto e molto
preoccupata ha avvertito le forza dell'ordine che mi hanno salvata.
Ma
tutta l'avventura non era ancora finita, sono dovuta andare in
questura per denunciare i fatti, ma soprattutto spiegare la
provenienza di quelle manette con cui ero stata legata, non è stato
semplice, ho dovuto rivelare i miei segreti, alla fine hanno capito e
sono tornata a casa felice...............................