Era trascorso poco tempo da quando Luigi mi aveva invitata a cena, ed
io arrivata anticipatamente lo avevo sorpreso a fare "self
bondage" legato ad una sedia, mi ero molto divertita e sono
certa che ancora adesso si stia domandando chi era colei che lo aveva
dolcemente dominato, ma tutto questo non mi importava, ero stata
felice, avevo passato un pomeriggio al top e mi ero goduta quel
meraviglioso incontro, speravo vivamente che, una volta riavutosi dal
fatidico incontro capisse che colei che aveva approfittato della sua
situazione ero io e mi proponesse un nuovo incontro.
L'
attesa è durata ben poco, infatti dopo alcuni giorni l'ho incontrato
e si è scusato per la cena saltata, adducendo che aveva avuto un
imprevisto e che avrebbe avuto il piacere di rinnovarmi l' invito,
gli ho chiesto quale fosse l'imprevisto, ha balbettato ed ha cambiato
subito argomento, non mi voleva dire cosa era successo o forse ancora
non aveva capito, oppure si vergognava a dirmelo?
Era
stato un incontro altamente piacevole e mi dispiaceva lasciarlo nel
dubbio, cosi con risolutezza gli ho detto: "ok, accetto molto
volentieri il tuo invito, però oltre a lasciare la porta aperta,
dopo esserti legato come l'altra volta, non ti bendare, perché
voglio che tu veda e percepisca ogni attimo del nostro incontro".
Ha
capito all'istante chi era stata la sua dominatrice, è diventato
rosso in volto, ha capito che il suo segreto era stato scoperto ed
adesso temeva per eventuali conseguenze, l' ho subito rassicurato
dicendogli che con me può stare tranquillo, il suo segreto rimarrà
tra di noi, gli ho poi detto che anche a me piace essere legata ma
quando mi capita l' occasione ne approfitto per diventare una
"Mistress", sono certa che questo ti piace.
Ha
ritrovato la calma e la serenità, ho visto i suoi occhi brillare con
una luce diversa, ha capito che in me avrebbe trovato quello che
stava cercando, "una dominatrice" che lo avrebbe sottomesso
senza remore e che finalmente poteva godersi liberamente il suo stato
di "schiavo" nel modo migliore che si era sempre sognato.
Volevo
che il nostro secondo incontro fosse speciale e lo ricordasse per
sempre, per l'occasione ho indossato un abitino in latex rosso
talmente aderente da far intravedere anche il più piccolo dettaglio
del mio corpo, mi sono guardata allo specchio ed ho deciso di
togliere reggiseno e mutandine, appena mi avesse vista avrebbe
percepito che sotto il vestito non avevo nulla e questo certamente lo
avrebbe maggiormente eccitato ed era quello che io volevo.
Arrivata
a casa sua ho trovato la porta socchiusa come gli avevo chiesto, sono
entrata e l'ho trovato nel salone legato ad una sedia, questa volta
aveva usato del nastro adesivo, ho girato intorno a lui per
controllare meglio, si era legato le gambe alla sedia ed i polsi
dietro la schiena, ma quella legatura a me non piaceva, troppo
blanda, si sarebbe potuto liberare con un minimo sforzo e questo io
non lo tollerava, cosi sono andata a prendere la mia borsetta dalla
quale ho prelevato un bellissimo paio di manette in acciaio lucente e
gliele ho chiuse intorno ai polsi, adesso era tutto perfetto, la
serata poteva iniziare.
Per
prima cosa ho camminato intorno alla sedia a cui era legato, volevo
che mi guardasse, ammirasse tutto il mio corpo, si immaginasse come
stavo sotto il vestito, lo volevo far eccitare, ma nonostante mi
muovessi sinuosamente non percepivo la sua eccitazione, cosi mi sono
avvicinata ad un passo davanti a lui e mi sono messa una mano sotto
la gonna, poi ho infilato due dita dita dentro la mia fica ed ho
raccolto i miei umori che già erano copiosi, poi gli ho strofinato
le dita sotto il naso e l'effetto è stato incredibile, una copiosa
erezione faceva bella mostra di se da dentro i pantaloni.
Eccitatissima,
mi sono subito chinata, ho aperto la patta ed una volta estratto quel
meraviglioso cazzo me lo sono fatto sprofondare in fondo alla gola,
ho succhiato con energia e passione, ma non volevo che finisse in un
attimo, cosi mi sono ritirata, sono indietreggiata e mi sono tolta il
vestito lasciandolo cadere ai miei piedi, per poi allontanarlo con un
calcio.
Rimasta
nuda ho tergiversato, in modo da infoiarlo al massimo, poi sono
salita a cavalcioni sulle sue gambe e mi sono impalata sul suo
scettro, è stata una cosa meravigliosa, ho avuto orgasmi multipli
prima che mi inondasse con i suoi umori tutta la mia fica, sono
rimasta a godermi gli ultimi attimi di piacere, poi soddisfatta ma
non ancora sazia, mi sono rivestita e dopo averlo bendato sono uscita
per andare al ristorante sottostante, volevo che nell'attesa si
rilassasse e si ricaricasse perché la serata non era ancora finita.