25 aprile 2021

Il secondo invito a cena

Era trascorso poco tempo da quando Luigi mi aveva invitata a cena, ed io arrivata anticipatamente lo avevo sorpreso a fare "self bondage" legato ad una sedia, mi ero molto divertita e sono certa che ancora adesso si stia domandando chi era colei che lo aveva dolcemente dominato, ma tutto questo non mi importava, ero stata felice, avevo passato un pomeriggio al top e mi ero goduta quel meraviglioso incontro, speravo vivamente che, una volta riavutosi dal fatidico incontro capisse che colei che aveva approfittato della sua situazione ero io e mi proponesse un nuovo incontro.
L' attesa è durata ben poco, infatti dopo alcuni giorni l'ho incontrato e si è scusato per la cena saltata, adducendo che aveva avuto un imprevisto e che avrebbe avuto il piacere di rinnovarmi l' invito, gli ho chiesto quale fosse l'imprevisto, ha balbettato ed ha cambiato subito argomento, non mi voleva dire cosa era successo o forse ancora non aveva capito, oppure si vergognava a dirmelo?
Era stato un incontro altamente piacevole e mi dispiaceva lasciarlo nel dubbio, cosi con risolutezza gli ho detto: "ok, accetto molto volentieri il tuo invito, però oltre a lasciare la porta aperta, dopo esserti legato come l'altra volta, non ti bendare, perché voglio che tu veda e percepisca ogni attimo del nostro incontro".
Ha capito all'istante chi era stata la sua dominatrice, è diventato rosso in volto, ha capito che il suo segreto era stato scoperto ed adesso temeva per eventuali conseguenze, l' ho subito rassicurato dicendogli che con me può stare tranquillo, il suo segreto rimarrà tra di noi, gli ho poi detto che anche a me piace essere legata ma quando mi capita l' occasione ne approfitto per diventare una "Mistress", sono certa che questo ti piace.
Ha ritrovato la calma e la serenità, ho visto i suoi occhi brillare con una luce diversa, ha capito che in me avrebbe trovato quello che stava cercando, "una dominatrice" che lo avrebbe sottomesso senza remore e che finalmente poteva godersi liberamente il suo stato di "schiavo" nel modo migliore che si era sempre sognato.
Volevo che il nostro secondo incontro fosse speciale e lo ricordasse per sempre, per l'occasione ho indossato un abitino in latex rosso talmente aderente da far intravedere anche il più piccolo dettaglio del mio corpo, mi sono guardata allo specchio ed ho deciso di togliere reggiseno e mutandine, appena mi avesse vista avrebbe percepito che sotto il vestito non avevo nulla e questo certamente lo avrebbe maggiormente eccitato ed era quello che io volevo.
Arrivata a casa sua ho trovato la porta socchiusa come gli avevo chiesto, sono entrata e l'ho trovato nel salone legato ad una sedia, questa volta aveva usato del nastro adesivo, ho girato intorno a lui per controllare meglio, si era legato le gambe alla sedia ed i polsi dietro la schiena, ma quella legatura a me non piaceva, troppo blanda, si sarebbe potuto liberare con un minimo sforzo e questo io non lo tollerava, cosi sono andata a prendere la mia borsetta dalla quale ho prelevato un bellissimo paio di manette in acciaio lucente e gliele ho chiuse intorno ai polsi, adesso era tutto perfetto, la serata poteva iniziare.
Per prima cosa ho camminato intorno alla sedia a cui era legato, volevo che mi guardasse, ammirasse tutto il mio corpo, si immaginasse come stavo sotto il vestito, lo volevo far eccitare, ma nonostante mi muovessi sinuosamente non percepivo la sua eccitazione, cosi mi sono avvicinata ad un passo davanti a lui e mi sono messa una mano sotto la gonna, poi ho infilato due dita dita dentro la mia fica ed ho raccolto i miei umori che già erano copiosi, poi gli ho strofinato le dita sotto il naso e l'effetto è stato incredibile, una copiosa erezione faceva bella mostra di se da dentro i pantaloni.
Eccitatissima, mi sono subito chinata, ho aperto la patta ed una volta estratto quel meraviglioso cazzo me lo sono fatto sprofondare in fondo alla gola, ho succhiato con energia e passione, ma non volevo che finisse in un attimo, cosi mi sono ritirata, sono indietreggiata e mi sono tolta il vestito lasciandolo cadere ai miei piedi, per poi allontanarlo con un calcio.
Rimasta nuda ho tergiversato, in modo da infoiarlo al massimo, poi sono salita a cavalcioni sulle sue gambe e mi sono impalata sul suo scettro, è stata una cosa meravigliosa, ho avuto orgasmi multipli prima che mi inondasse con i suoi umori tutta la mia fica, sono rimasta a godermi gli ultimi attimi di piacere, poi soddisfatta ma non ancora sazia, mi sono rivestita e dopo averlo bendato sono uscita per andare al ristorante sottostante, volevo che nell'attesa si rilassasse e si ricaricasse perché la serata non era ancora finita.