24 marzo 2024

Scambio di coppia con sorpresa

 Da un po' di tempo vedevo il mio compagno un po' strano, pensieroso, sembrava che qualcosa lo preoccupasse, gli ho chiesto molte volte di dirmi che cosa lo tormentasse ma le sue risposte sono sempre state vaghe, poi un giorno l'ho messo con le spalle al muro ed allora è stato costretto a dirmi la verità.

Mi ha confessato di desiderare ardentemente una donna e non riuscire a gestire quella incredibile situazione, allora gli ho chiesto: "mi vuoi lasciare per lei?" ha replicato: "assolutamente no", dal tono della sua voce ho capito che avrebbe desiderato solo scoparla almeno una volta pur sapendo che coronare il suo sogno era quasi impossibile.

Una scopata saltuaria con un'altra ero disposta a concedergliela, cosi ho voluto approfondire la questione chiedendogli ulteriori dettagli, mi ha raccontato che lei è iscritta ad un club dove si fa lo scambio di coppia e l'unico modo per arrivare a lei era quello di aderire allo stesso club, pero, accettavano solo coppie e lui non aveva il coraggio di chiedermelo, ci ho pensato un po' e dopo aver valutato i pro ed i contro sono arrivata ad una soluzione, gli ho detto: "va bene accetto, ci iscriveremo entrambi al club cosi tu potrai coronare il tuo sogno, nel frattempo non me ne staro a guardare e chiederò di essere coinvolta in una gang-bang per trarre il massimo dei benefici da questa nuova esperienza, se non sei d'accordo salta tutto, anche la nostra convivenza", l'avevo messo con le spalle al muro, sapevo che il suo desiderio era troppo forte per rinunciare alla mia proposta cosi è stato costretto ad accettato incondizionatamente.

Alcuni giorni dopo ci siamo recati presso il club dove abbiamo fatto l'iscrizione ed immediatamente abbiamo iniziato a far parte del gruppo ed ha conoscere nuova gente, il mio compagno si è defilato mettendosi subito alla ricerca del suo grande desiderio, mentre io ho iniziato a vagare all'interno delle varie stanze fino a
quando ho trovato quella giusta al cui interno si stava svolgendo una gang-bang, sono entrata in punta di piedi ed appena mi hanno notata mi hanno subito invitato ad unirmi a loro e partecipare a quella meravigliosa esperienza, non me la potevo perdere per nessun motivo, mi sono spogliata e mi sono buttata nella mischia.

Mentre stavamo scopando uno dei partecipanti mi ha riconosciuta e mi ha detto: "noi ci siamo conosciuti a casa di Francesca ed in quell'occasione hai fatto di tutto per essere imprigionata nella gogna e scopata da tutti i presenti ed alla fine della serata, ancora non sazia, hai chiesto alla padrona di casa di essere lasciata imprigionata dentro la gogna per il resto della serata", non lo avevo riconosciuto ma la storia che mi ha raccontato era vera, ha poi proseguito: "io abito a pochi isolati di distanza e da poco ho acquistato un "gogna" nuova, è molto bella e comoda che ne dici se continuiamo la serata, con tutti gli amici presenti a casa mia, sarebbe in incontro molto spettacolare ed incredibilmente divertente, quel fantastico strumento è completamente a tua disposizione".

Al solo pensiero di essere rinchiusa ancora una volta dentro una gogna e scopata senza sosta mi ha eccitato incredibilmente ed ho accettato immediatamente la sua proposta, ci siamo ricomposti e siamo usciti poco dopo per andare tutti a casa del mio nuovo amico.

Appena arrivati, siamo scesi in un salone situato nel piano seminterrato dove nel mezzo del locale era posizionata una gogna molto bella e particolare, non era come quella che avevo usato a casa di Francesca, questa era molto più comoda, colui che fosse stato imprigionato dentro la gogna avrebbe avuto il collo e le braccia bloccati dentro i classici buchi ma il suo corpo sarebbe stato posizionato a 90 gradi e sorretto da un piano rivestito di morbida pelle che si trovava a livello con la gogna che aveva il compito di sorreggerlo per essere più comodo ed eccitante durante l'uso, in più tutti i partecipanti potevano godere a loro piacimento del prigioniero, che in quel caso sarei stata io, più comodamente ed incondizionatamente.

Dopo aver controllato ogni piccolo dettaglio di quella incredibile macchina di tortura, mi sono spogliata e mi sono fatta imprigionare dentro di essa e la sensazione immediata che ho provato è stata quella di estremo piacere, il mio collo e le mie braccia sono stati bloccati dentro i fori della gogna il mio corpo era disteso sulla panca e sorretto dalla stessa, il mio culo e la mia fica ben esposti e pronti per essere usati per il piacere di tutti i partecipanti, quella sarebbe stata la gang-bang più eccitante e goduriosa della mia vita.


Tutti gli ospiti si sono spogliati e si sono disposti intorno alla gogna brandendo i loro grossi cazzi eretti, uno dei partecipanti me lo ha infilato subito in bocca ed io ho iniziato a succhiarlo dimostrando estremo piacere, gli altri si sono posizionati dietro di me ed uno ad uno hanno iniziato a scoparmi con molta energia ed altrettanta intensità.

Sara stata l'incredibile atmosfera che si era creata o la visione del mio bellissimo posteriore in bella mostra, la causa che tutti i  partecipanti hanno preferito scoparmi nel culo, trascurando completamente la mia fica grondante e bisognosa di un cazzo estremamente duro che la penetrasse, ma nonostante questo piccolo imprevisto ho iniziato e continuato a godere incessantemente lanciando, nei momenti in cui la mia bocca era libera intensi ed insistenti mugolii di compiacimento che stavano ad indicare il mio intenso godimento.

Mi hanno scopato per più di due ore consecutivamente, dandosi continuamente il cambio ed alla fine hanno scaricato tutti nel mio culo il loro seme per la mia immensa felicita, ho raggiunto il massimo godimento quando ho sentito che dal mio culo fuoriusciva un rivolo di quel delizioso liquido che i miei amici avevano riversato dentro di me.

Sono stati tutti all'altezza della situazione, mi hanno scopato tutti più volte, riempiendomi la bocca ed il culo con i loro grossi cazzi ma alla fine si sono dovuti arrendere per aver finito sperma ed energie ed a quel punto il padrone di casa si è chinato verso la mia testa e mi ha sussurrato in un orecchio: "l'altra volta quando ci siamo conosciuti hai chiesto alla padrona di casa di rimanere prigioniera dentro la gogna per tutta la notte, credo che questo sia ancora il tuo desiderio", gli ho dato la mia approvazione annuendo con la testa, ero perfettamente d'accordo con la sua decisione di rimanere bloccata ed indifesa dentro quello strumento di tortura per tutto il tempo che desiderasse.

Se ne sono andati tutti lasciandomi prigioniera dentro quella macchina infernale dove sono rimasta felicemente prigioniera per tutta la notte durante la quale ho rivissuto quella spettacolosa serata, al mattino il padrone di casa è venuto per liberarmi ma prima di farlo ha voluto che gli succhiassi ancora il cazzo dopo di che ha voluto ancora una volta scoparmi nel culo.

Non avrei mai immaginato che per accontentare il mio compagno ad esaudire un suo desiderio avrei vissuto un'avventura cosi intensa ed entusiasmante, credo che lo invoglierò a continuare ad incontrarsi con la donna dei suoi desideri.................. io continuerò ad esaudire i miei.....................  









25 febbraio 2024

Una bruttissima avventura

Alcuni anni fa ho dovuto interrompere la pubblicazione su mio blog a causa di una brutta avventura, molti seguaci mi hanno chiesto perché avessi interrotto, ma io non avevo il coraggio di spiegare cosa fosse successo, cosi ho fatto trascorrere un po' di tempo ed adesso che la storia è passata nel dimenticatoio la posso raccontare.
Una notte stavo rientrando a piedi da una festa, ero sola e camminavo con passo spedito verso casa, dietro di me ho sentito dei passi ma in quel momento non mi ero preoccupata piu di tanto, ho pensato che poteva essere uno che come me stava rientrando a casa dopo essere stato in compagnia di amici, quando sono arrivata all'altezza del parco cittadino quello sconosciuto si è avvicinato notevolmente e prima che potessi reagire mi ha bloccata con le sue mani forti premendomi un fazzoletto imbevuto di anestetico sul volto, ho cercato di reagire ma in pochi istanti sono svenuta.
Quando mi sono risvegliata mi sono trovata in una cantina con una catena intorno al collo chiusa con un lucchetto, ho provato ad allontanarmi ma era impossibile, la catena era fissata ad un palo di sostegno posizionato in mezzo alla stanza, ho subito pensato allo scherzo di un mio amico il quale conoscendo le mie passioni aveva pensato di farmi finire la serata in bellezza, poi mi sono resa conto che non era cosi, quel luogo mi era completamente sconosciuto ed i suoni che provenivano dall'esterno non li avevo mai sentiti, non riuscivo a capire dove fossi capitata.
Mi sono fatta le domande per tutta la notte senza capire quello che stava succedendo e solo al mattino ho avuto la risposta che volevo, appena il luogo dove mi trovavo è stato illuminato dal sole, uno sconosciuto ha sceso le scale e si è parato davanti a me, non l'avevo mai visto e con fare deciso mi ha detto che mi aveva rapita e che sarei diventata la sua bambola che avrebbe esaudito tutti i suoi desideri, gli ho subito risposto che non ero quella che lui desiderava e non ci pensavo nemmeno lontanamente a fare quello che desiderava, "non c'è nessun problema, niente desideri niente mangiare", ha girato i tacchi e se n'è andato.
Ho riflettuto molto sulla mia situazione, non era di semplice soluzione, sebbene la catena ed il lucchetto che mi tenevano legata fossero molto vecchi, erano sempre molto robusti, per cui fuggire era impossibile, ho visto in lui una forte determinazione, non sarei mai riuscita a convincerlo di lasciarmi andare, per cui se non cedevo ai suoi voleri quel perfido ricattatore non mi avrebbe sicuramente lasciata morire di fame, mio malgrado ero costretta a cedere al suo ricatto.
Mi ha lasciata tutta la notte e tutto il giorno successivo sola e legata perché riflettessi sul mio destino, solo al mattino è sceso portando con se del cibo e dell'acqua che ha appoggiato sugli scalini, lontano da me, dove non sarei potuta ad arrivare ed ha rinnovato la richiesta, ero distrutta, angosciata, avevo troppa fame per cui ho dovuto cedere, avuto il mio consenso mi ha detto di spogliarmi, casa che ho fatto con un groppo alla gola, ha raccolto i miei vestiti e li ha attaccati ad un appendiabiti sulla parete, ben lontano da me dicendo che non mi sarebbero più serviti, mi ha fatta stendere per terra e mi ha scopata senza indugio, è venuto in pochissimi istanti, neanche il tempo di assaporarlo, poi si è alzato a preso il cibo e me lo ha appoggiato per terra vicino a me, "hai visto quanto è stato facile, quando tornerò giù ti voglio trovare ancor più disponibile altrimenti niente cibo", se n'è andato soddisfatto del suo operato.
Avevo una fame esagerata, ho divorato tutto senza pensare a nulla, poi ho riflettuto sulla mia situazione ero totalmente soggiogata dal mio rapitore, avrei dovuto sottostare ad ogni sua volontà e ad ogni suo desiderio,, non avevo via d'uscita ero veramente nei guai, quel giorno e sceso più volte e tutte le volte mi ha scopata, senza rispetto e senza una briciola di sentimento.
Questo modus operandi si è ripetuto costantemente nel tempo, scendeva, mi scopava e mi dava del cibo quasi fosse un premio, dal canto mio ero arrabbiatissima non solo dovevo sottostare ai suoi voleri ma la cosa che mi faceva indispettire di più era che non riusciva a fare una scopata decente, se almeno fosse stato in grado di farmi ameno godere, forse avrei anche potuto perdonarlo ed invece mi faceva talmente incazzare che se avessi potuto lo avrei ucciso li sul posto, nel frattempo studiavo il modo per poter uscire da quella brutta situazione.
Nel tempo passato ad aspettare che scendesse per le sue sveltine quotidiane, valutavo e memorizzavo ogni dettaglio che mi potesse tornare utile per la mia fuga, avevo registrato nella mia mente che dopo avermi portato la colazione e la sua piccola sveltina si allontanava da casa, e tornava solo a pranzo, nel pomeriggio restava in casa ed usciva raramente, la notte andava a dormire tardi e fino al mattino successivo in casa non c'era attività, certamente viveva da solo ed il momento più propizio per la mia eventuale fuga era al mattino, ma dovevo trovare un modo per liberarmi dalla catena.
Era trascorso circa un mese e mezzo da quando ero stata rapita ed in ogni momento cercavo un modo per fuggire, poi una notte ho sentito un contenitore cadere per terra con un gran rumore, molto probabilmente, essendo rinchiusa in una cantina qualche topo c'era senz'altro e rovistando aveva fatto cadere un contenitore con il suo contenuto, appena è arrivato il giorno ho notato il contenitore caduto e vicino alcuni piccoli chiodi che esso conteneva, mi sono precipitata a raccoglierli e subito nasconderli, appena se n'è andato dopo avermi portato la colazione e fatto la sua scopatina ho preso un chiodo ed ho provato ad aprire il lucchetto, ho impiegato tutto il giorno ed alla fine ci sono riuscita.
Ho atteso con ansia che tornasse, che passasse tutto il giorno e la notte durante le quali ho programmato la mia fuga, la mattina successiva, come al solito è sceso ha potato da mangiare, mi ha scopato e se n'è andato, ho lasciato passare un po' di tempo e quando sono stata sicura che in casa non c'era nessuno mi sono liberata dalla catena, sono salita in modo silenzioso in casa ed appena sono stata certa che non c'era nessuno ho aperto una finestra, poiché la porta era chiusa a chiave, sono saltata fuori ed ho iniziato a correre, nella corsa mi sono resa conto che mi trovavo a circa un chilometro da casa mia, ho corso come una pazza per raggiungere la salvezza.
Avevo appena raggiunto casa quando ho sentito un forte boato, mi sono girata ed ho visto una grossa colonna di fumo che proveniva dalla direzione da cui ero fuggita, agitatissima e piena di paura mi sono chiusa in casa, chiudendo a doppia mandata la porta di casa.
Nei giorni successivi ho scoperto che l'incendio era avvenuto proprio nella casa dove ero tenuta prigioniera, il proprietario era deceduto nell'incendio, nessuno aveva capito le cause dell'incendio, solo io ho capito che era successo, certamente appena ha notato che ero fuggita ha capito che non avrebbe avuto scampo ed avrebbe pagato a caro prezzo le sue nefandezze ed ha agito di conseguenza incendiando la casa, solo io ero a conoscenza di cosa era successo, ma visto che il mio rapitore era bruciato con la sua casa, non ho voluto rivelare quello che sapevo e me lo sono tenuto per me.
Solo adesso che è passato molto tempo dal fatto posso raccontarlo e sperare che certe cose non accadano mai più.



28 gennaio 2024

Qualcosa di grandioso

Ho ricevuto una telefonata dalla mia amica Francesca, la quale mi invitava a casa sua perché voleva avere il mio parere su di un attrezzo che le avevano regalato, le ho chiesto di cosa si trattava, non mi ha voluto dire niente, mi ha detto solo che se dopo averlo visto ed espresso un parere positivo se volevo avrei potuto usarlo per una prova.
La mia curiosità era quasi morbosa, ho atteso con trepidazione che arrivasse l'ora per recarmi dalla mia amica per vedere cosa le avevano regalato, mi sono immaginata mille cose e quanto piacere avrei provato nel momento che mi avrebbe permesso di usarlo.
Il giorno seguente all'orario stabilito mi sono recata a casa della mia amica, la quale prima di mostrarmi l'oggetto misterioso ha voluto conversare e brindare con me sedute sul divano, non stavo piu nella pelle tanto ero curiosa, dopo un'ora di conversazione, finalmente si è decisa, mi ha portato nell'altra stanza e mi ha mostrato l'oggetto del desiderio.
Si trattava di una base metallica dove al centro era fissato un palo scorrevole ed alla sua estremità faceva bella mostra un enorme fallo luccicante in acciaio inossidabile, sono rimasta allibita, non mi sarei mai immaginata un oggetto simile, ho allungato le mani per toccarlo, l'ho trovato freddo ed inquietante, mi sono subito immaginata il suo effetto una volta che sarebbe stato posizionato al suo posto ovvero dentro la mia fica, al solo pensiero di averlo dentro di me mi sono talmente eccitata che ho espresso subito il mio parere favorevole e le ho chiesto di poterlo provare subito.
Francesca è stata soddisfatta del mio parere e mi ha subito concesso di poterlo provare, per prima cosa mi ha detto che mi sarei dovuta mettere sulle caviglie un paio di leg-irons indispensabili per evitare un possibile scavalcamento dell'oggetto, mi sono spogliata completamente, gettando alla rinfusa tutti i miei vestiti da una parte della stanza, poi seduta per terra ho provveduto a chiudere i leg-irons sulle mie caviglie, li ho chiusi lentamente gustandomi scatto dopo scatto la loro chiusura intorno alle mie caviglie.
Sono salita sulla base e mi sono posizionata perfettamente sopra quell'enorme fallo, mi sono messa due dita nella fica per stimolamela un po' ma non c'è stato bisogno stava già gocciolando di piacere, era già lubrificata a sufficienza, ho afferrato il grosso pene e me lo sono infilato dentro la fica, è entrato dentro di me con una facilita incredibile, sentire quel cazzone freddo dentro mi fa rabbrividire ed allo stesso tempo eccitare incredibilmente, appena me lo sono infilato tutto dentro la mia fica Francesca blocca l'asta in modo che il dildo non possa uscire, successivamente mi passa uno strumento simile ad un violino, fino ad ora non avevo mai avuto l'occasione di usarlo, me lo metto sul collo e lo chiudo mettendo i polsi nei due buchi appositi poi blocca tutto con un lucchetto.
Sono bloccata dentro uno strumento da bondage chiamato violino, ho un grosso dildo di acciaio dentro di me ed i piedi legati con leg-irons, non è possibile liberarmi ne rimuovere il dildo dentro di me, mi sento incredibilmente bene e sono altamente eccitata, Francesca controlla che tutto sia posizionato alla perfezione e certa che tutto si stato predisposto alla perfezione esce dalla stanza e se ne va lasciandomi a godermi quella strana sensazione che quei strani oggetti mi stanno dando.
Sono estremamente felice, mi sto godendo oltre che all'immobilità anche il gusto di essere impalata, sto provando una sensazione che non avevo mai provato, dopo un po' di tempo, improvvisamente il dildo si mette a vibrare e man mano che il tempo passa vibra con maggiore intensità tanto che inizio ad avere un orgasmo dietro l'altro.
Gli orgasmi si susseguono continuamente fino a farmi arrivare allo sfinimento, non sono in grado di bloccarlo perché le mani sono bloccate dentro il violino ed i leg-irons non mi permettono di scavalcarlo e farlo uscire dalla mia fica, chiamo la mia amica affinché venga a spegnere quel dildo che mi sta uccidendo, non mi risponde, allora grido più forte ed ancora con più insistenza ma lei non arriva, sono certa che lo fa apposta per distruggermi sia fisicamente che sessualmente.
Quando arrivo al culmine della mia resistenza, Francesca rientra dentro la stanza, spegne la vibrazione poi rimuove il fermo e finalmente quel grosso fallo che mi ha procurato incredibili orgasmi esce da dentro di me, finalmente mi posso distendere per terra, esaurita, senza forze ma completamente soddisfatta, il parere che la mia amica voleva per me è stato estremamente positivo, con molta probabilità gli chiederò in futuro di poterlo usare ancora una volta..............