9 novembre 2012

Nel bosco dietro casa 2° parte



Avevo fatto self bondage nel boschetto convinta di essere sola in mezzo alla natura e nessuno mi avrebbe disturbata ed invece, ero stata scoperta ed avevo fatto un gran brutta figura ed adesso ero incavolata con me stessa, la mia voglia di trovare nuovi posti e nuovi metodi per passare ore incatenata delle volte non mi fa ragionare e molte volte mi accadono cose che eviterei molto volentieri.
Quest' ultima avventura non era andata come avevo previsto ed avevo fatto una brutta figura ma pensandoci bene forse non mi dispiaceva affatto ed era forte dentro di me il desiderio di ripeterla, ho pensato molto a quella coppia ed ho valutato che potevano essere le persone giuste e fidate a cui chiederlo, ero convinta che lei, molto timida e premurosa, non mi avrebbe mai abbandonato, dopo essere stata legata dal suo compagno se mi fossi trovata in difficoltà lo avrebbe costretto ad intervenire immediatamente, mi piaceva l' idea di coinvolgerli cosi ho pensato che molto probabilmente erano venuti in quel bosco alla ricerca dei funghi e le ceste che avevano confermavano la mia ipotesi, il tempo era quello giusto e se ne avevano trovati molto probabilmente sarebbero ritornati ancora in quel posto, non mi restava che provare a rintracciarli nello stesso luogo dove mi avevano trovata legata all' albero.
Per alcuni giorni mi sono recata nel boschetto facendo finta di raccogliere funghi, con la speranza di incontrarli di nuovo e la mia costanza è stata premiata, erano tornati come avevo previsto, appena li ho visti li ho salutati con un gran sorriso, lei è rimasta un po' in disparte ma poi ha risposto al saluto anche se nei suoi occhi appariva un lieve turbamento, al contrario lui era ben disposto ad instaurare una nuova amicizia, ci siamo presentati, Giorgio e Chiara conviventi da sei anni amanti della natura e della tranquillità e come avevo immaginato amavano fare lunghe passeggiate nei boschi alla ricerca dei funghi, avevo visto giusto, cosi dopo il primo approccio anche lei si è sciolta, ci siamo seduti per terra ed abbiamo iniziato una piacevole conversazione.
Gli ho raccontato di me dei mie gusti delle mie "avventure", ho notato che lui non perdeva una parola mentre lei era tesa ed anche un po' imbarazzata, capivo che la cosa le piaceva ma non aveva il coraggio di ammetterlo, poi sono andata al sodo e gli ho detto: "Mi piace essere legata ad un albero in mezzo al bosco, come mi avete trovata la volta precedente, ma con una piccola variante, sarete voi a legarmi e sarete sempre voi a decidere quando liberarmi, non voglio sapere quanto mi terrete legata, sarà molto eccitante attendere il vostro ritorno, sono certa che voi siete delle persone di cui mi posso ciecamente fidare", a queste parole Chiara è diventata rossa come un peperone, imbarazzatissima a subito detto di no ma poi convinta dal suo compagno che si trattava solo di un gioco si è convinta ed ha accosentito a partecipare, gli ho dato appuntamento in quel luogo per il pomeriggio del giorno seguente, avrei portato io tutto il necessario.
Ero talmente felice ed eccitata per quella che sarebbe stata la mia più pazza avventura, farsi legare in mezzo al bosco da due sconosciuti ed attendere il loro ritorno per essere liberata era incredibilmente fantastico, non sono riuscita a chiudere occhio per tutta la notte tanto ero agitata  pensavo ai piaceri ed alle paure che averi avuto e nonostante il buonsenso mi dicesse di non farlo, dentro di me una forza ed un desiderio incredibile mi dava il suo assenzo sempre con maggiore eccitazione.
Il giorno dopo ho preso dalla mia collezione il più bel paio di manette e mi sono recata all' appuntamento con i miei nuovi amici, ho consegnato a Giorgio le chiavi ed ho dato a Chiara le manette chiedendogli di chiuderle sui miei polsi, era imbarazzatissima, tremante, ho abbracciato l' albero ed ho atteso che chiudesse le manette sui mie polsi, click... click... click... finalmente ero legata come desideravo, li ho guardati con trepidazione mentre si allontanavano lasciandomi sola.
Essere legata a quell' albero, sola nel bosco, mi piaceva e mi eccitava, ma alcuni pensieri turbolenti mi sconvolgevano la mente: "avevo fatto bene a fidarmi di due sconosciuti? quando sarebbero ritornati per liberarmi? e soprattutto se avessero abusato di me?", non volevo pensare negativamente ma solo cose piacevoli, essere legata nel mezzo del bosco e senza la minima possibilità di fuga mi eccitava molto anche se  una piccolissima preoccupazione si faceva strada dentro di me.
Sono rimasta legata tutto il pomeriggio, quando sono tornati a liberarmi era ormai sera, io iniziavo a preoccuparmi e stavo valutando se avere ancora fiducia o mettermi a gridare per chiedere aiuto, poi ho sentito dei passi ed ho visto le loro sagome avvicinarsi, è stato come rinascere un' altra volta, Chiara è subito venuta dietro ed ha aperto le manette scusandosi per il ritardo, incuriosita mi ha chiesto come stavo e se avevo avuto paura, "non potrei stare meglio è stata un' esperienza eccezionale e per ringraziarvi questa sera serete miei ospiti".
Chiara è rimasta un po' titubante avrebbe voluto tornarsene a casa sua, io mi sono accorta di questa sua incertezza e rapida come un fulmine ho chiuso le manette sul suo polso destro e sul mio sinistro poi ho preso le chiavi e le ho gettate in mezzo alla vegetazione, impossibile ritrovarle, "adesso non hai scelta, con il buio credo sia impossibile ritrovare le chiavi e quelle di scorta sono a casa mia, dovrai per forza essere mia ospite" il suo compagno ha sorriso e divertito ci ha seguito mentre noi come gemelle siamesi camminavamo per raggiungere la mia abitazione.
Appena arrivate, on la scusa di prendere le chiavi, ho portato Chiara in camera, l' ho fatta sedere sul letto, ho prendevo le chiavi di riserva dal comodino, ho aperto le manette sul mio polso, l' ho fatta adagiare delicatamente sul letto e l' ho ammanettata alla testata, non ha opposto alcuna resistenza, poi rivolgendomi a Giorgio: "adesso è tutta tua .....................", non si è lasciato sfuggire questa occasione inaspettata, le ha tolto le scarpe, poi i pantaloni ed infine le mutandine e l' ha scopata con passione e vigore facendola urlare di piacere mentre io seduta sulla poltrona osservavo in silenzio e con una grande invidia....................... come avrei voluto essere al suo posto..................