10 aprile 2011

Self bondage ........prolungato ........

Ero in attesa di uscire con le mie amiche quando aprendo il frigo per prendere una bibita ho visto un cubetto di ghiaccio con all' interno le chiavi delle manette che avevo messo a congelare il giorno precedente, avevo a disposizione due ore abbondanti prima che le mie amiche arrivassero, potevo utilizzare quel tempo per fare un po' di self bondage, cosi ho preso il cubetto e l' ho attaccato al lampadario con una cordicella, ho raccolto tutto il necessario, mi sono spogliata e nuda come piace a me mi sono seduta su una sedia da ufficio ed ho iniziato a legarmi.
Per prima cosa una bellissima ball-gag in bocca ben allacciata dietro la nuca, un paio di leg-irons alle caviglie facendo passare la catena dietro al montante della sedia, una catena intorno alla vita chiusa dietro la spalliera con un lucchetto e bloccandoci dentro anche la catena delle manette, poi dopo aver controllato che tutto era perfetto ho messo le mani dietro la schiena ed ho chiuso lentamente le manette sui miei polsi gustandomi quei deliziosi click... click... click... click.... che mi fanno talmente eccitare fino quasi ad impazzire.
Stavo gustando la mia immobilità quando inaspettatamente è rientrato il mio compagno e vedendomi legata ha detto: "Ero rientrato prima per portarti fuori a cena ma visto che sei impossibilitata a venire con me ci andrò con i miei amici", volevo chiedergli di liberarmi ma dalla mia bocca uscivano solo dei mh... mh... mh... mh... mh... incomprensibili ed invece di togliermi la ball-gag dalla bocca per capire ciò che gli dicevo ha staccato il cubetto dal lampadario ha rimosso la chiave dal suo interno ed è uscito portandosi via la chiave.
Avevo calcolato di restare legata per un tempo limitato, un paio d'ore al massimo ed invece adesso non sapevo quanto ancora sarei rimasta legata, il mio compagno mi aveva messa nella condizione di dover rinunciare ad uscire le mie amiche, questa sua intromissione inaspettata ed inopportuna non l'avevo calcolata, ho cercato di liberarmi ma era impossibile, non sarei mai riuscita a sfilare i polsi dalle manette e senza le chiavi sarei rimasta legata alla sedia per tutta la sera o perlomeno fino al suo ritorno.
Mi piacciono molto gli imprevisti ma questo non l'avevo gradito, mi riempiva di rabbia e malumore, aveva cancellato tutta l'eccitazione di questo intenso momento che mi ero procurata con grande passione.
Mi stavo rilassando cercando di trarre un po' di piacere da questa situazione quando le mie amiche sono entrate improvvisamente in casa, per me è stato uno shock tremendo, Francesco, il mio compagno, le aveva invitate a casa e di proposito aveva lasciato di  la porta aperta perche io non sarei stata in grado di aprire la porta, le aveva invitate con lo scopo di farmi trovare nuda, legata ed imbavagliata, i modo che approfittassero della situazione per tormentarmi come non lo avevano mai fatto.
Appena entrate e mi hanno vista hanno subito commentato ilarmente la mia situazione, poi una di loro ha avuto una splendida idea, sfruttando le ruote della sedia ha pensato bene di portarmi fuori casa per continuare il loro perverso gioco, il terrore ha invaso il mio corpo ed a nulla sono serviti i miei mugolii e la mia agitazione, anzi più mi agitavo e più mugolavo maggiormente loro si eccitavano e più forte era il convincimento di mettere in atto il loro diabolico piano.
Essendo incatenata alla sedia è stato semplice trascinarmi fuori di casa e spingermi dentro l' ascensore e poi verso la macchina, un grosso Van dove mi hanno caricato nel capiente bagagliaio, con una corda hanno fissato la sedia a dei gangi all' interno per non farmi sballottare durante la marcia del veicolo, hanno chiuso il bagagliaio, sono salite e sono partite dirigendosi verso un noto ristorante dove avevamo prenotato la cena.
Arrivate, hanno parcheggiato di proposito nel centro del piazzale, hanno chiuso la macchina con me all' interno sono andate a cena, si sono fatte assegnare un posto vicino alla grande vetrata da cui potevano vedere tutto il parcheggio e di conseguenza anche le auto che arrivavano e posteggiavano accanto alla macchina con me all'interno.
Le persone scendevano dalle loro auto e si dirigevano verso il ristorante, qualcuno, unpo' più curioso sbirciava all'interno del van  che per fortuna aveva i vetri oscurati e non potevano vedermi ma nonostante questo avevo una paura indescrivibile di essere scoperta, sudavo, tremavo come non mi capitava da molto tempo.
Poi, finalmente, dopo due ore sono tornate allegre, sazie e felici  ed ancora più euforiche di prima, sono salite in auto, ma prima di riportarmi a casa hanno fatto un lungo giro, forse con l'intento di essere fermate per un controllo dalla Polizia,  pregavo che nessuno ci fermasse, per me farmi trovare in quella situazione sarebbe stato molto problematico ed assai imbarazzante dare una giusta spiegazione, molto probabilmente le mie amiche avrebbero dato tutta la colpa a me dicendo un'esaltata, una esibizionista e che ero stata io ad organizzare tutto qullo solo per protagonismo ed esibizionismo.
Poi finalmente, dopo un lunghissimo viaggio, siamo arrivate a casa, mi hanno scesa dal bagagliaio dell'auto e mi hanno spinta per il piazzale facendomelo girare più volte mentre loro ridevano e sghignazzavano rumorosamente cercando di richiamare l'attenzione di qualche inquilino, vista l'ora tarda in cui eravamo, poi finalmente, soddisfatte per la splendida serata, mi hanno spinta dentro l'ascensore e finalmente dentro casa, credevo che la festa fosse finita ma sbagliavo, mi hanno posizionato in mezzo alla sala da pranzo mentre loro dopo aver trovato dentro la credenza numerose bottiglie di liquori si sono messe a ballare e brindare facendo un chiasso infernale, sempre per richiamare l'attenzione dei vicini, a notte fonda ormai stanche e soddisfatte se ne sono andate lasciandomi incatenata alla sedia.
La paura e le emozioni subite mi avevano talmente provato che quando Francesco è tornato a casa mi ha trovata ancora legata alla sedia in uno stato di dormiveglia, mi ha svegliata delicatamente e finalmente mi ha liberata e.................................non ci poteva essere un finale migliore per un' avventura a dir poco pazzesca.

4 aprile 2011

Dopo una settimana stressante



Ho avuto una settimana veramente stressante e non vedevo l' ora di arrivare al sabato in modo da scaricare tutta la tensione accumulata, il modo migliore per rigenerarmi è quello di essere rinchiusa e legata per un certo periodo tempo, il posto ideale sarebbe il dungeon di Serena, ha una cella con sbarre di acciaio, proprio come una vera prigione e per questo ho chiesto alla mia amica di poterlo usare per questo fine settimana dove, rinchiusa e legata con catene e manette, avrei dato sfogo alla mia fantasia per scrollarmi di dosso tutto lo stress accumulato.
Serena mi ha detto che sarebbe stata assente per tutto il week end ed in casa non ci sarebbe stato nessuno cosi lo avrei potuto usare indisturbata a mio piacimento, era fantastico, la cella nel dungeon era l' ideale per quello che avevo in mente.
Sono arrivata a casa di Serena molto eccitata, non vedevo l' ora di rinchiudermi in quella fantastica prigione, mi ha offerto un caffè poi mi ha dato le chiavi e salutandomi con un bacio è uscita, sono scesa nel dungeon, ho aperto il cancello della cella e sono entrata dentro, ho guardato e controllato ogni minimo dettaglio, tutto era perfetto, sarebbe stato un week end fantastico, sul tavolo a mia disposizione c'erano un gran numero di catene, manette e lucchetti che avrei utilizzato a mio piacimento.
Ho deciso che potevo iniziare la mia cura antistress, sono uscita dalla cella e mi sono spogliata completamente lasciando tutti i vestiti nella stanza adiacente poi lentamente, quasi fosse un rito, sono tornata dentro ed ho chiuso a chiave il cancello, mentre giravo per la cella con la chiave in mano cercando un posto dove metterla  mi sono detta: "una carcerata non può avere le chiavi della cella dove è rinchiusa altrimenti che carcerata è........"  e mentre l'eccitazione saliva ed il cuore batteva come impazzito ho preso la chiave e l'ho gettata attraverso le sbarre facendola cadere lontano dal cancello dove non l'avrei mai potuta recuperare, adesso ero veramente prigioniera e poco mi importava se per liberarmi avrei dovuto chiedere aiuto alla mia amica, non mi importava nemmeno sapere quando sarebbe rientrata ne se era disposta a liberarmi appena rientrata a casa, sarei rimasta sua prigioniera per tutto il tempo che avesse voluto, era quello che avevo desiderato.
Essere rinchiusa mi piace molto, ma ancor di più se sono incatenata, sul tavolo c' era tutto quello che mi occorreva per farlo, ho preso  le catene e le manette mi sono seduta sul lettino, dopo aver ammirato e girato tra le mani più volte quegli splendidi attrezzi, ho iniziato a chiudere i leg-irons lentamente sulle mie caviglie poi un bellissimo paio di manette  sui miei polsi assaporando quei deliziosi click.... click.... click..... che mi fanno veramente impazzire,  sentire che piano piano i miei polsi restano chiusi in quei meravigliosi braccialetti scaturisce in me la sensazione più eccitante e meravigliosa che possa esistere.
Avere le mani ed i piedi ammanettati non mi bastava, per raggiungere il massimo del godimento dovevo incatenarmi al lettino cosi ho preso le catene ed i lucchetti ed ho bloccato le manette che avevo alle caviglie alla sbarra in fondo al letto,  ho lasciato dei lucchetti le chiavi sul lettino prima di bloccare con un' altra catena le manette sui polsi alla testata del letto, era bellissimo era ciò che desideravo, il primo orgasmo non si è fatto attendere è stato meraviglioso, poi dolcemente mi sono rilassata ed addormentata.
Ho sognato che ero stata rapita da uno sconosciuto, incatenata e rinchiusa in una cella, chiedevo aiuto ma nessuno veniva a liberarmi, mi sono svegliata molto agitata, non riuscivo a muovermi, ero realmente legata al letto, il primo impatto è stato quello di liberarmi dalle catene, cosi mi sono ricordata che avevo lasciato le chiavi dei lucchetti che mi tenevano prigioniera sul lettino, con grande sforzo sono riuscita a recuperarle, avevo quasi infilato la chiave nel buco della serratura quando, per una distrazione banale le chiavi mi sono scivolate di mano e sono cadute per terra, un grosso anzi grossissimo guaio, non sarei mai riuscita a raccoglierla, ho provato in tutti i modi ad uscire da quella situazione, ma era impossibile, cosi ho iniziato a gridare e chiedere aiuto ben sapendo che Serena sarebbe rimasta fuori casa tutta la sera, data la posizione scomoda ho iniziato ad avere i crampi a braccia e gambe, mi ero cacciata in un bel guaio, e adesso ne avrei pagato le conseguenze.
Era ormai notte inoltrata quando la mia amica è scesa nel dungeon, ha subito capito che cosa avevo fatto e trovando la scena molto eccitante ed invece di liberarmi ha iniziato a carezzarmi e baciarmi nonostante la implorassi di liberarmi, non mi ha minimamente ascoltata e nonostante le catene è riuscita ad infilare la testa tra le mie gambe e leccarmi con grande ardore fino aprocurandomi un grandissimo orgasmo, poi seduta sulla mia faccia ha voluto essere ricambiata e l' ho fatto con immenso piacere mentre l' ennesimo orgasmo devastava il mio corpo.
Esauste per l'immenso piacere dato e ricevuto, ho chiesto a Serena di liberarmi, ha raccolto la chiave ed era in procinto di aprire i lucchetti quando un luce perversa è brillata nei suoi occhi, "mia cara se ti libero potrei vanificare totalmente la tua cura antistress.........meglio completarla senza interruzioni........." cosi dicendo si è messa la chiave in tasca ed è uscita chiudendo il cancello alle sue spalle.
Quando ho sentito il rumore della serratura che si chiudeva ho capito che non avrebbe cambiato idea su quanto si era prefissata e ogni mia richiesta di aiuto sarebbe stata inascoltata, la mia prigionia si sarebbe protratta per molto tempo, rassegnata ho cercato di rilassarmi in modo da non affaticare troppo i miei poveri arti già molto indolenziti e trarre il massimo piacere da questa situazione che mi ero creata.
Serena mi ha lasciataincatenata sul lettino per tutta la notte, poi al mattino è tornata, mi ha liberata dalle catene che mi tenevano legata al letto, senza togliemi le manette ed i leg-irons, mi ha dato una buona tazza di caffe per rigenerarmi poi è uscita di nuovo richiudendo il grosso cancello,  mi ha lasciata rinchiusa ed ammanettata per tutto il giorno, è stata un'avventura molto dura ma esaltante dalla quale ne sono uscita felice e ben rigenerata..................  lo stress è scomparso.....................