Sono stata invitata a cena dal mio nuovo amico, Luigi, lo apprezzavo
per la sua allegria, simpatia e cordialità ma non sapevo nulla dei
suoi gusti personali, comunque avevo accettato il suo invito molto
volentieri.
Il giorno dell’
appuntamento ero molto nervosa ma anche curiosa di capire come si
sarebbe svolta la serata, per rilassarmi prima di recarmi
all'appuntamento ho passato tutta la sera a fare shopping ed a fine
serata mi sono incamminata verso la sua casa.
Arrivata presso la
sua abitazione ho suonato il campanello ma non ho avuto una risposta,
ho suonato ancora più volte ma nessuno è venuto ad aprire, ho
guardato l’orologio e mi sono accorta che ero arrivata in anticipo
di circa una mezz'ora, mi aveva detto che avrebbe preparato la cena
con le sue mani quindi a quell’ora doveva essere per forza in casa.
Ho fatto il giro
della villetta ed ho sbirciando attraverso le finestre per vedere se
all’interno ci fosse qualcuno, mentre guardavo attraverso il vetro
della porta-finestra della cucina, posizionata sul retro della casa,
ho messo una mano sulla maniglia e la porta si è aperta, allora sono
entrata ed ho iniziato a curiosare per le stanze, nel girovagare per
la casa ho notato una porta aperta, che conduceva nel seminterrato,
incuriosita sono scesa per la lunga scala semibuia, quando
improvvisamente mi sono trovata davanti ad una cosa che non mi sarei
mai aspettata di trovare, il mio amico era legato ad una sedia,
bendato ed imbavagliato, ho avuto un sussulto, ho subito pensato che
qualcuno fosse entrato in casa per rubare, lui l’aveva sorpreso ma
era stato sopraffatto e dopo averlo legato alla sedia aveva rovistato
per tutta la casa indisturbato.
Mi sono avvicinata
per prestargli aiuto, ma guardando più attentamente mi sono accorta
che sopra la sua testa pendeva qualcosa di molto familiare, un
meccanismo elettronico programmato per rilasciare una chiave, con la
quale si sarebbe liberato dalle catene con cui era legato, dopo un
tempo preimpostato, ed il display diceva che il conteggio era quasi
arrivato alla fine, tra pochi minuti la chiave sarebbe caduta tra le
sue mani e si sarebbe potuto liberare.
Ho capito
all’istante che, come me, era un amante del self-bondage e se non
fossi arrivata in anticipo avrebbe avuto tutto il tempo per liberarsi
ed io non mi sarei accorta di nulla e non sarei mai venuta a
conoscenza dei suoi segreti.
Sono stata colta da
un po' di invidia e perversione, ho deciso che a quel gioco avrei
partecipato anche io, cosi ho spento il meccanismo, ho recuperato la
chiave e me la sono messa in tasca poi ho camminato intorno alla
sedia facendogli capire la mia presenza mentre osservavo
minuziosamente come si era legato, aveva fatto un eccellente lavoro,
ma senza le chiavi non sarebbe andato da nessuna parte.
Ho preso il
telefonino e l'ho immortalato in numerose foto, sarebbero state un
bellissimo ricordo di quella avventura, ad ogni scatto lo vedevo
sussultare, era nervoso perché percepiva la mia presenza ma non
capiva chi lo stava fotografando.
Si è agitato
cercando di liberarsi per diversi minuti e visto che non sarebbe mai
riuscito a liberarsi si è rilassato ed è entrato in uno stato di
rassegnazione che è durata diversi minuti, poi si è reso conto che
la persona che aveva davanti voleva partecipare al suo gioco allora
si è rilassato per poi eccitasi contagiando anche me.
La situazione che si
era venuta a creare era troppo ghiotta per non approfittarne, così
sono andata in cucina ho preso un paio forbici ed appena sono tornata
giù, gli ho tagliato per tutta la lunghezza i suoi pantaloni, lo
volevo spogliare senza pero slegarlo, dopo averli fatti a pezzi
glieli ho strappati di dosso, ho tagliato pure gli slip ed il
risultato è stato strabiliante, una grandissima erezione che non
lasciava dubbi sulla sua grandissima eccitazione.
Ero in ebollizione,
non ho resistito oltre, mi sono tolta le mutandine, mi sono seduta
sulle sue gambe e me lo sono fatto scivolare dentro la mia fica
bagnatissima, la situazione ci aveva troppo eccitati tanto che lui,
dopo alcune vigorose pompate, se ne è venuto dentro di me, non ero
soddisfatta della sua prestazione, così mi sono chinata ed ho
iniziato a succhiarglielo fino a farglielo tornare bello duro e
vigoroso e senza perdere un attimo me lo sono infilato nuovamente
dentro procurandomi un immenso piacere, ma purtroppo anche stavolta
se ne è venuto nel giro di pochi attimi.
Capivo la fortissima
eccitazione che stava provando, prima la paura che ti attanaglia
perché sei stato scoperto mentre stai facendo il tuo gioco
preferito, ma poi quando capisci che tutto quello che hai sempre
sognato si sta avverando non riesci a trattenerti e non capisci più
niente, comunque non mi sono persa d’ animo, sono salita in casa mi
sono versata un bicchiere di whisky e l'ho sorseggiato sdraiata su di
una poltrona aspettando che il mio amico si rigenerasse.
Dopo essermi
rilassata sono scesa nuovamente nel seminterrato e sono tornata alla
carica, intenzionata ad ottenere tutto quello che mi ero prefissata,
volevo un orgasmo eccezionale e l’avrei ottenuto a qualsiasi costo,
gliel’ ho preso nuovamente in bocca e in un attimo gliel'ho fatto
tornare bello duro pronto all’uso, mi sono impalata di nuovo su
quel maestoso cazzo e questa volta è stato all’altezza della
situazione, dopo un susseguirsi di incessanti affondi abbiamo
raggiunto insieme l’orgasmo tanto desiderato.
Ormai l’invito per
cena era saltato, ma avevo ottenuto qualcosa molto più gratificante,
dopo essermi rivestita mi sono avvicinata per liberarlo, ma poi ci ho
ripensato, ho attivato nuovamente il timer per altre due ore ho
rimesso le chiavi al suo posto e me ne sono andata, quello sarebbe
stato il mio regalo per la bellissima serata……… anzi per il
bellissimo orgasmo che mi aveva procurato.
Chissà se mi avrà
riconosciuta? aspetterò una sua chiamata e se non la farà ci
penserò io a chiamarlo perché un’esperienza cosi dovrà per forza
essere replicata..........