Una sera ricevo la visita inaspettata della mia amica Martina, la
faccio accomodare e parliamo delle nostre avventure mentre ci
gustiamo un aperitivo, mi racconta che è da poco tornata da un
viaggio e durante il rientro si è fermata a visitare un imponente
maniero, ne è rimasta molto impressionata e durante la visita ha
scoperto che si poteva acquistare un voucher da regalare ad un
amico/a il quale comprendeva una cena in perfetto stile medievale ed
una notte in una camera particolare del maniero, ho pensato subito a
te e con immenso piacere te lo regalo, spero che questa piccola
vacanza sia di tuo gradimento.
Ho
accettato con molta felicita questo bellissimo regalo e per
ringraziarla l'ho baciata ed invitata a cena durante la quale mi ha
spiegato moltissime cose e molti fatti che erano accaduti secoli fa
nel maniero suscitando in me una frenesia ed un eccitamento tali che
avrei usufruito all'istante di quel voucher.
Ho
dovuto aspettare alcune settimane per trovarmi libera da impegni e
poter sfruttare il regalo che mi era stato donato, il giorno fatidico
mi sono recata al maniero, distante un centinaio di chilometri da
casa mia, una volta raggiunto, mi sono presentata alla reception ed
ho presentato il voucher, il direttore l'ha accettato e mi ha
chiesto se ero a conoscenza dei servizi che sarebbero stati erogati,
ho risposto di si, anche se effettivamente non avevo letto tutti i
dettagli, mi ero accontentata della descrizione dettagliata che mi
aveva fatto Martina.
Il
direttore ha chiamato un addetto il quale mi ha accompagnata nella
stanza assegnata, era una camera bellissima al centro spiccava un
letto a baldacchino alle pareti dei mobili in legno massicci e
austeri che contribuivano ha creare un'atmosfera tipica di un
castello medievale, mi sono stesa e gustata quell'ambiente
caratteristico, poi mi sono cambiata, truccata e dopo essermi
guardata allo specchio per controllare che fossi perfettamente
intonata per la serata, sono scesa per la cena.
Giunta
nella sala da pranzo, il caposala mi ha fatto accomodare ad un tavolo
leggermente in disparte anche se la sala non era molto affollata,
dopo di che mi è stata servita la cena tutta in stile medievale,
ottima e squisita, ho cenato curiosando tra gli ospiti per carpire che tipo di ospiti fossero i presenti, infine non riuscendo
ha trovare nessuna indiscrezione mi sono ritirata in camera, ho
tergiversato, guardato fuori dalla finestra e sognavo avventure
magiche che il luogo sprigionava, dopo un po' di tempo mi sono stesa
sul letto e mi sono piacevolmente addormentata.
Al
mattino, sono stata svegliata da una cameriera, la quale ha
appoggiato un vassoio con la colazione sul comò ed un fascio di
grosse catene sul letto, l'ho guardata stupefatta, non riuscivo a
capire a cosa servissero in quel contesto, lei con tutta la calma di
questo mondo mi ha spiegato: "forse La Signora non ha letto
tutto il contratto che ha sottoscritto e non sa nemmeno che la sua
ospitalità è la rievocazione del rapimento e dell'imprigionamento
della principessa per opera del Sovrano regnante, il quale dopo
averla tenuta prigioniera per anni la uccise ed il suo spirito vaga ancora
incessantemente dentro questo maniero.
La
storia mi è sembrata straordinaria, ero eccitata ed avrei acconsentito ha fare tutto
ciò che mi avessero chiesto nonostante non avessi idea di cosa ci fosse scritto
nel contratto, ma non m'importava nulla, la sola presenza e pesantezza delle
catene sarebbe stata certamente un'avventura eccezionale.
La
cameriera ha raccolto la catene e mi ha invitata a seguirla, abbiamo
attraversato numerose stanze e percorso infiniti corridoi fino ad
arrivare ai piedi di una torre e per una stretta scalinata siamo
salita fino quasi alla sommità, entrate in uno stretto anfratto mi
ha chiesto di sedermi, l'ho fatto e lei si è prodigata subito ad
incatenarmi mani e piedi, poi dopo aver chiuso un grosso collare sul
mio collo ha preso la catena ad esso collegata e l'ha chiusa con un
grosso lucchetto ad un anello sul muro, poi se n'è andata
chiudendosi alle spalle il grosso portone con un tonfo sordo.
Rimasta
sola ho iniziato a fantasticare immaginandomi di essere la
principessa che era stata imprigionata in quel medesimo luogo,
guardando fuori dalla fessura che si apriva sulla cella si vedeva
tutto un panorama incredibile che mi dava pace e serenità.
Era
giunta la sera ed iniziava a fare buio ed io ero ancora rinchiusa
dentro quella angusta cella, secondo i miei calcoli mi avrebbero
dovuto liberare prima di sera ed invece continuavo a rimanere prigioniera, ho
gridato, chiesto aiuto ma non ho ricevuto nessuna risposta, a notte inoltrata, sul fondo della porta si è aperto una feritoia
dalla quale la cameriera, quella che mi aveva imprigionata, ha fatto
passare qualcosa da mangiare e bere, alla mia richiesta di essere
liberata mi ha risposto: "signora, come le ho detto in
precedenza, lei non ha letto il contratto che ha firmato, allora
glielo spiego io, lei ha optato per una permanenza "soft"
la quale prevede che oltre alla cena e la notte nella camera della principessa la
permanenza nella cella della torre del maniero per cinque giorni, quindi si
metta l'animo in pace e si goda la vacanza", ha chiuso la
feritoia lasciandomi immersa nei miei pensieri.
Mi
sono interrogata molto sul mio stato e la mia negligenza pentendomi di non aver
letto per intero il contratto, ma la verità era che il contratto l'aveva
firmato Martina e lei sapeva benissimo in cosa consisteva, il regalo
che mi aveva fatto non riguardava certo la cena e la notte nella
camera speciale, ma la permanenza incatenata nella cella della torre, qualunque fosse stata la sua intenzione era stato un
meraviglioso regalo.
Mi
sono chiesta: "ma....... se quella è una permanenza "soft"
chissà come sarà quella "hard""................ credo
che molto presto la mia curiosita verrà appagata........................
Chissà quale sarà l'esperienza "hard", l'hai già scoperto?
RispondiEliminaL'ho gia scoperta e per conoscerla basta aspettare la prossima avventura...... ....
RispondiEliminaSono rimasta molto affascinata dalla tua storia ed ho avuto il desiderio di emularti.
RispondiEliminaHo un locale simile e nonostante il mio fidanzato fosse assolutamente contrario ho voluto acquistare tutto il necessario ed obbligandolo ad aiutarmi, è stata molto dura, all'inizio non ne voleva sapere niente ma a suon di pompini sono riuscita a convincerlo.
Subito dopo avermi incatenata come gli avevo richiesto, ho avuto un incredibile e sconvolgente orgasmo spontaneo, ma appena mi sono ripresa ho valutato la mia vera situazione ed una grandissima paura ha invaso tutto il mio corpo costringendomi ad urlare e chiedere aiuto, il mio fidanzato ha fatto le orecchie da mercante e mi ha lasciata incatenata per tutto il giorno.
Devo dire che il primo impatto è stato stupefacente, il seguito purtroppo pauroso ed angosciante, adesso sono tormentata da un fortissimo desiderio di ripetere l'avventura ma ho troppa paura di quello che potrebbe mi accadere, conosco molto bene il mio fidanzato e sò che sarebbe capace di lasciarni rinchiusa per giorni e giorni, credo che cosa più giusta sia quella cancellarre per sempre questo desiderio dalla mia mente.
Ti capico perfettamente, anche io le prime volte avevo forti dubbi e molte paure che mi angosciavano però non ho mai rinunciato e se il tuo fidanzato approfittera della situazione sono certa che ne trarrai un infinito piacere.......... non mi deludere.....
RispondiElimina