6 dicembre 2010

Mi sono vendicata..............


Francesca, mi aveva fatto passare un'intera notte legata nel suo seminterrato e nonostante, al mattino, mi mostrassi sorridente e soddisfatta, questo scherzetto mi era andato un po' di traverso e mi ero promessa di fargliela pagare dandogli una lezione che non avrebbe dimenticato tanto facilmente, aspettavo con ansia il momento opportuno per metterlo in atto.
La serata organizzata da Francesca era riuscita perfettamente, ci eravamo divertite ed avevamo goduto molto nonostante quel piccolo imprevisto, pochi giorni fa mi ha proposto di ripetere la medesima avventura, ho accettato molto volentieri: "Ok sono felicissima che tu me l'abbia chiesto, stesso modo e stesso posto......", ho visto i suoi occhi brillare di felicità cosi ci siamo date appuntamento a casa sua per il pomeriggio di sabato prossimo.
Mi sono presenta all'appuntamento con tutto il materiale occorrente come la volta precedente, siamo scese nella tavernetta e per prima cosa Francesca ha appeso al soffitto i due cubetti di ghiaccio con dentro le chiavi di due lucchetti che avremo usato per incatenarci, poi ci siamo spogliate rimanendo completamente nude, a questo punto ho estratto dalla borsa un paio di manette e le ho chiuse sui polsi, dietro la schiena, di Francesca, ma questa volta ho usato, a sua insaputa, un paio di manette ad alta sicurezza, sono uguali a quelle comuni ma hanno la serratura speciale, la quale senza la loro chiave è impossibile aprirle, ma tutto questo non mi bastava, volevo che restasse legata come aveva fatto con me e per questo avevo lasciato a casa mia le chiavi speciale, poi è stata la volta dei leg-irons sulle caviglie ed infine il blocco della doppia serratura.
Ho chiuso su di me un paio di manette e leg-irons standard, le chiavi delle mie manette le avevo lasciate sul tavolo della tavernetta, facendomi notare da Francesca, successivamente siamo entrate nello sgabuzzino dove ci siamo legate alla catena fissata al muro come l'altra volta, Francesca si è subito eccitata ed ha iniziato subito a carezzarmi e baciarmi, mi ha leccato in ogni parte del corpo facendomi godere fino allo sfinimento, sono state due ore di piacere molto intenso, poi una chiave è caduta e Francesca si è liberata dalla catena, è andata a prendere le chiavi delle manette ma non è riuscita ad aprirle, è rientrata dentro lo sgabuzzino, nel frattempo anche la seconda chiave è caduta ed io mi sono liberata dalla catena, mi ha chiesto, quasi indispettita, perché la chiave non apriva le sue manette ed io con un'espressione che dimostrava la mia immensa soddisfazione gli ho detto: "Cara Francesca, le tue manette sono particolari e senza la loro chiave è impossibile rimuoverle dai tuoi bellissimi polsi", ha fatto una smorfia dimostrando il suo disappunto, ha girato a lungo per la tavernetta provando in tutti i modi a liberarsi, poi convinta che non ce l'avrebbe mai fatta ha dovuto arrendersi e dichiarare la sua sconfitta.
Ero riuscita nel mio intento, adesso iniziava la mia vendetta, mi sono liberata dalle manette ho preso sottobraccio la mia amica e l'ho accompagnata al piano superiore, l'ho fatta inginocchiare nel bagno e le ho ordinato di non muoversi mentre io mi facevo una lunga doccia rigenerante, vedevo che mi osservava con degli occhioni languidi dai quali ho capito che sotto sotto questa situazione le piaceva e credo che ne stesse godendo, mi sono truccata, vestita ed ammirata molte volte allo specchio e vista la mia perfetta linea adesso pronta per uscire ma non lo avrei fatto da sola.
Ho accompagnato Francesca, nuda ed ammanettata, verso la mia macchina posteggiata sulla strada, non voleva uscire in quello stato, si opponeva facendo molta resistenza e protestando vivamente ma io ero decisa ed irremovibile: " Ho deciso che verrai con me, andremo a casa mia a prendere le chiavi delle tue manette che tu lo voglia o no, ma voglio essere buona con te ti lascio scegliere se sederti sui sedili posteriori o chiusa nel bagagliaio, a te la decisione".
Per paura di essere notata da qualche passante ha scelto il bagagliaio, dove è entrata senza ulteriori proteste e una volta dentro si è rannicchiata dentro, ho chiuso il portellone sono partita, giunta a casa ho posteggiato in strada abbastanza distante da casa in modo da fargli fare un lungo percorso a piedi fino alla porta di casa, non voleva scendere ma sono stata irremovibile l'ho persa per un braccio e trascinata fuori dalla macchina, voleva restare il meno possibile sulla strada ed ha cercato di camminare più in fretta possibile ma le catene che aveva sulle caviglie glielo impedivano per cui ha dovuto fare tutto il percorso molto lentamente ed impiegare un sacco di tempo, ero eccitatissima nel vederla nuda ed incatenata per la strada sotto la luce dei lampioni, poi finalmente siamo arrivate in casa, siamo entrate e lei ansimante e impaurita ha dovuto sdraiarsi, su mio ordine, sul tappeto mentre mi pregava di liberarla, gli ho fatto riconoscere che lei è solo una schiava e prenderà ordini solo ed esclusivamente da me ed ogni sua iniziativa sarà punita severamente, ed a partire da oggi esaudirà ogni mio più piccolo desiderio, mi sono seduta sul divano ho allargato le gambe ed ho preteso che mi dimostrasse subito la sua devozione, l'ha fatto dimostrandomi subito la sua devozione, senza dire una parola e molta eccitazione ha infilato la sua testa tra le mie gambe dimostrando la sua devozione.
Dopo un orgasmo supremo, ho deciso che avrei prolungato ancora la sua prigionia, ho preso le chiavi e me le sono messe in tasca, perché non l'avrei liberata fino a quando saremo arrivate a casa sua, gli ho fatto rifare il percorso inverso, a piedi fino alla macchina e poi chiusa ancora una volta nel bagagliaio, arrivate a casa sua l'ho liberata............... è stato un sabato bellissimo oltre ad una compagna di giochi ho trovato un'umile e devota schiavetta..............



1 commento:

  1. trovare una schiava è sempre un buon risultato. Interessante la storia delle manette di sicurezza, ci sono anche per le caviglie o solo per i polsi? ciao...

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