29 gennaio 2015

Al compleanno di Margherita

Margherita, una mia carissima amica, mi aveva invitata al suo compleanno, non potevo mancare ed in compagnia di Serena mi sono recata a casa sua, c' erano molti invitati alcuni dei quali non li avevo mai visti, ma questo non mi importava, la festa era bellissima e questa era la cosa più importante.
Nel bel mezzo della serata Serena mi porta verso un gruppetto di persone perché mi vuole presentare ad un suo amico, la seguo sperando che almeno sia bello e simpatico ed infatti aveva tutti i requisiti che mi aspettavo, faccio subito amicizia, mi piace parlare con lui, entriamo presto in sintonia, cosi, mentre sorseggiamo una bibita ci tiriamo un po' in disparte per continuare la nostra conversazione approfondendo le nostre abitudini ed opinioni, Serena si intromette tra di noi dicendomi di indovinare quale lavoro facesse sicure che ne sarei rimasta entusiasta, lo squadro da capo ai piedi ma non riesco ad indovinare potrebbe fare qualsiasi cosa dal tecnico di computer al farmacista, rinuncio, con un sorriso mi dice: "è un poliziotto, privato, ma sempre poliziotto con pistola e manette......." "meraviglioso" esclamo "non ci avrei mai pensato, anche perché non riesco ad immaginarlo con una divisa" Serena che non riesce mai a stare zitta senza intromettersi gli chiede senza alcun pregiudizio: " ma.........hai con te anche la pistola?", "certo", entrambi molto curiose non ci crediamo e gli chiediamo di farcela vedere, " state certe che ce l' ho ma non posso mostrarvela nel mezzo di una festa solo per soddisfare la vostra curiosità", ha perfettamente ragione ci siamo comportate come due stupide.
Serena nonostante la brutta figura non demorde e vuole una prova tangibile del suo lavoro: "però sono certa che hai con te le manette, quelle credo che ce le puoi far vedere, soprattutto perché la mia amica Ely ha un debole per quei braccialetti, pensa ne è talmente ossessionata che le sogna tutte le notti e sono sicura che le piacerebbe poter avere ammanettata da te",  non riuscivo a capire che cosa avesse in mente, ma ero certa che mi voleva coinvolgere in un suo subdolo gioco di cui io sarei stata la vittima.
Roberto dopo averci guardato sorridente ha detto: " se è questo che desiderate vi accontenterò........." e dalla tasca posteriore dei pantaloni ha estratto un paio di manette che sotto le luci della festa brillavano come stelle, il mio cuore ha iniziato a battere fortissimo, la sola visione di quei meravigliosi oggetti mi eccitava da impazzire quasi come se fosse la prima volta che li vedevo, Serena gliele ha letteralmente stappate di mano e come un fulmine le ha chiuse sui miei polsi ed è stata talmente veloce che il nostro amico non è riuscito a terminare la sua frase che era già troppo tardi: "................. fate attenzione perché al momento non ho con me le chiavi...........e queste senza le loro chiavi non si aprono............".
 Aveva perfettamente ragione, da esperta quale sono ho capito subito che si trattava di manette professionali in purissimo acciaio, impossibili da aprirle senza la loro chiave.
 Serena era felice di aver raggiunto il suo scopo, si è allontanata riversato su di me tutta la colpa dell' accaduto: " eri curiosa di vedere come erano fatte e volevi avere tra le mani, bene adesso che le hai sui polsi dovresti essere soddisfatta e non credo che tu ti possa lamentare, il tuo più grande desiderio è stato esaudito".
 Quello spettacolino non era passato inosservato dagli ospiti della festa, molti si erano avvicinati per guardare meglio e osservare più da vicino l' evolversi della situazione, in un primo momento mi sono sentita imbarazzata, ammanettata in mezzo a tutta quella gente e con tutti quegli occhi addosso, ma poi disagio è sparito ed è subentrato uno stato di forte eccitazione, avrei passato tutta la serata ammanettata in mezzo a tutti gli ospiti godendo come una pazza, Roberto ha detto di pazientare un po' che sarebbe andato a casa a prendere le chiavi, avrebbe impiegato poco meno di un' ora, allora mi è venuta una splendida idea, gli ho chiesto di portarmi con lui per andare a recuperare le chiavi, quando mai mi sarebbe capitata un' altra occasione di essere ammanettata da un vero poliziotto e portata in giro con la sua macchina come se fossi una vera criminale, era troppo eccitante, ha acconsentito e lasciata la festa gli ho chiesto di sedermi sui sedili posteriori, volevo godermi quel viaggio in tutte le sue sfumature e cosi è stato.
Lungo il tragitto Roberto si è scusato più volte dell' accaduto, l' ho tranquillizzato dicendogli che sono abituata agli scherzi di Serena la quale si diletta a mettermi in situazioni anche molto imbarazzanti e questa era una di quelle, entrati in casa notato un appartamento molto ordinato e carino ho sperato che vivesse da solo, gliel' ho chiesto ed ho avuto la risposta che speravo, è andato a prendere le chiavi nella giacca della divisa, stava per infilare la chiave nel buco della serratura per liberarmi i polsi ma prima che lo facesse l' ho fermato dicendogli: "aspetta non avere fretta............ sono certa che ti piacerà moltissimo.........." mi sono diretta nella sua camera da letto, mi sono sdraiata sul letto e gli ho chiesto di ammanettarmi alle sbarre della testata del letto, è rimasto ammutolito, immobile, non sapeva decidersi, è rimasto a guardarmi per un tempo lunghissimo, poi senza indugiare mi ha liberato dalle manette e dopo avermi fatto passare le mani attraverso le sbarre della testata del letto mi ha ammanettato di nuovo proprio come gli avevo chiesto, poi si è spogliato e.................................................  credo di aver trovato una persona speciale e non credo che me lo lascerò sfuggire per nessuna ragione al mondo.