Il mio fidanzato mi aveva scoperta mentre facevo self bondage, lui
non approvava che mi legassi da sola, mi aveva proibito di farlo
ancora e mi aveva punita per quello che avevo fatto, a malincuore
avevo obbedito ma dentro di me era sempre vivo il desiderio di
legarmi da sola come avevo sempre fatto prima di andare a convivere
con lui.
Un
giorno mi dice che deve frequentare un corso di aggiornamento e dovrà
restare fuori per due giorni, gli chiedo di portarmi con lui, mi
dice che non è possibile, dovrò rimanere sola a casa per due
giorni, nella mia mente si fa strada un pensiero fisso, sfrutterò a
mio favore questa occasione inaspettata, cosi la sera prima della sua
partenza, prima di andare a letto, senza farmene accorgere prendo un
bicchiere di carta metto dentro la chiave delle mie manette a cui ho
legato una cordicella e dopo averlo riempito di acqua lo metto nel
frizer, il giorno dopo lo userò in perfetta solitudine per il mio
grande desiderio e nessuno saprà mai niente.
Mi
sono addormentata pensando alla mia avventura del giorno seguente,
cercando di immaginarmi per quanto tempo sarei rimasta immobilizzata
e quanto tempo ci sarebbe voluto per far sciogliere il cubetto di ghiaccio e liberare la chiave, un cubo cosi
grande non lo avevo mai usato, ma non mi importava molto, con due
giorni a disposizione potevo permettermi di restare legata per un tempo incredibilmente lungo, divertirmi e rimettere tutto in
ordine senza che nessuno potesse accorgersi di quello che avevo
fatto.
Al
mattino dopo che era uscito, mi sono preparata per il gran giorno, mi
sono fatta una doccia, truccata con molta cura, volevo essere
bellissima anche se nessuno mi avrebbe vista, poi sono andata a
prendere quel grosso cubo di ghiaccio, l'ho scaldato un po' con le
mani per estrarlo dal bicchiere e solo quel contatto cosi freddo mi
ha eccitata moltissimo, dopo averlo estratto dal bicchiere ho legato
la cordicella al lampadario di camera da letto, sciogliendosi avrebbe
gocciolato sul tappeto ma non mi importava, se al suo rientro si fosse accorto che era bagnato gli avrei inventato una scusa dicendogli che mi ci era caduto un
bicchiere d'acqua, ero certa che si sarebbe asciugato in fretta,.
Sono andata
a prendere le manette combinate con leg-irons, le avevo acquistate da
poco ed ancora non ero riuscita ad usarle, una catena ed alcuni
lucchetti, li ho portati in camera e li ho depositati su letto.
Mentre
guardavo il grosso cubo di ghiaccio che pendeva dal lampadario ho
chiuso sui miei polsi e sulle caviglie quei meravigliosi braccialetti
poi sono andata davanti allo specchio, ho visto la mia immagine nuda e incatenata riflessa, mi ha eccitato incredibilmente, mi sentivo
bellissima e provocante, sono passata numerose volte davanti provando
sempre una grandissima eccitazione, ho preso la catena e girata
intorno ad una gamba del letto e l'ho chiusa con un lucchetto, con
un'altro lucchetto ho fissato l'altro capo della catena alle mie
manette, era bellissimo, incredibilmente eccitante, finalmente ero
riuscita ad incatenarmi come desideravo da molto tempo ed adesso
aspettando che il cubo di ghiaccio si fosse sciolto restituendomi la
libertà la mia fantasia avrebbe vagato in un mondo immaginario tutto
mio dove ero la protagonista assoluta della mia fantastica avventura.
Per
essere certa che non sarei potuta fuggire prima che il ghiaccio si
fosse sciolto ho controllato che le manette fossero ben chiuse ed i
polsi non si potessero sfilare, ho tirato con tutte le mie forze la
catena che è risultata ben fissata al letto, certa di essere ben
legata ho iniziato quel fantastico viaggio nel mio incredibile mondo
immaginario, mi sentivo talmente bene, felice e rilassata che ad
certo punto mi sono messa in posizione fetale e mi sono addormentata.
Non
mi sono resa conto di quanto abbia dormito ma quando mi sono
svegliata, guardando il cubo di ghiaccio ho notato che si era sciolto
completamente, la chiave doveva essere caduta sul tappeto cosi ho
iniziato a cercarla ma non sono riuscita a trovarla, ho messo la
testa a filo pavimento per vedere meglio, casomai fosse rimbalzata
nella caduta e fosse schizzata da qualche parte, poi ho guardato
nuovamente in alto e con mia grande sorpresa ho visto che la chiave
era ancora appesa alla cordicella con un vistoso nodo.
Quando l'avevo messa
nel bicchiere ero stata molto attenta a fare in modo che la chiave
non fosse legata alla cordicella ma solo incorporata nel ghiaccio in
modo da cadere appena quest'ultimo si fosse sciolto, ho cercato di
alzarmi per controllare cosa fosse successo e con mia grandissima
meraviglia ho constatato che la chiave era perfettamente legata
alla cordicella con un bellissimo nodo fatto a regola d'arte che le
impediva di cadere, non sarei mai potuta arrivare a prenderla.
Quando
avevo preparato la mia "avventura" ero in preda ad una
grandissima eccitazione e mi ero dimenticata o forse non avevo
voluto predisporre una seconda via di fuga e adesso mi trovavo
veramente nei guai, non solo sarei rimasta legata per moltissimo
tempo ma quando sarebbe tornato a casa il mio compagno avrei subito le conseguenze
per la mia disobbedienza.
Ero
arrabbiata con me stessa, non riuscivo a capire come avevo potuto
fare una cosi grande errore, poi rimuginando nella mia mente è
affiorato un ricordo che mi ha chiarito i fatti, appena sono andata a
letto il mio fidanzato si era alzato per andare a prendere un
bicchiere d'acqua per la notte, era tutto chiaro, aveva capito
quello che avrei fatto in sua assenza ed ha agito di conseguenza, ha
preso la chiave da dentro il bicchiere l'ha legata saldamente alla
cordicella e l' ha rimesso al suo posto lasciando che il ghiaccio si
formasse come io avevo predisposto, con la conseguenza che anche dopo che il ghiaccio si fosse sciolto la chiave
non sarebbe caduta ma legata saldamente al lampadario ed io non sarei mai riuscita a liberarmi, ero
stata imprudente a non disporre di una via di fuga alternativa ma soprattutto ero stata beffata e adesso quello che doveva
essere una bellissima e divertente avventura si era trasformata in
un' attesa spasmodica dalle inevitabili conseguenze.
Essere
imbrogliata in quel modo cosi subdolo mi turbava molto, mi faceva
agitare piu del dovuto, ho cercavo in tutti i modi possibili di
liberarmi ma l'unico risultato che sono riuscita ad ottenere è stato
quello di lesionarmi ancor di più i miei poveri polsi, amareggiata,
arrabbiata e affamata mi sono rassegnata ad aspettare il suo ritorno
per essere liberata, ma i guai non erano ancora finiti, avevo bisogno
di andare in bagno per i miei bisogni ma non era possibile, avevo
scelto di essere legata con una catena cortissima perché mi avrebbe
dato più piacere e questo si ripercuoteva su di me, ho cercato di
resistere a lungo ma allo stremo delle forze ho dovuto fare i miei bisogni sul
tappeto.
Ho
trascorso la notte in uno stato di torpore e agitazione e mentre
cercavo di riposare mi sono girata e rigirata più volte raccogliendo
con il mio corpo tutti i miei escrementi ed al mattino ero talmente
sporca che puzzavo più di una capra, dalla disperazione mi sono
messa a piangere mentre aspettavo con molto tremore il suo ritorno.
Quando
è entrato in casa mi ha guardato e subito mi ha rimproverata duramente:
"ti avevo proibito di farlo da sola e tu come al solito mi hai
disobbedito adesso meriti una punizione esemplare, ritengo che quella
più giusta sia di lasciarti ancora legata immersa nei tuoi
escrementi per ancora un giorno intero" ho chinato la testa in
segno di sottomissione mentre lui se ne andava chiudendosi la porta
alle spalle, era la giusta punizione per la mia
disobbedienza e l'ho accettata in religioso silenzio o forse non era una punizione ma un piacevole regalo che voleva farmi..............................
meglio non indagare
troppo...........................
Nessun commento:
Posta un commento