30 aprile 2023

Una settimana bizzarra



La mia amica Bianca mi aveva invitata a trascorrere una settimana di ferie in un modo piuttosto particolare: voleva simulare un rapimento, dove uno sconosciuto, dopo averci rapite ci avrebbe rinchiuse ed incatenate in un luogo segreto e abusato di noi, la sua richiesta era alquanto strana e bizzarra, passare una settimana rinchiusa in una segreta in catene non sarebbe stata una passeggiata, ma era talmente convinta ed euforica della sua idea da provocare in me uno grande stato di grande eccitazione che ho finito per accettare la sua proposta ma alle mie condizioni, la location di quella pazza avventura sarebbe stata la cantina nella mia casa di campagna, che è ben attrezzata per giochi di bondage.

Sono solita passare il week-end in quella casa e la domenica sera rientrare in città, dopo aver trascorso tutto il week-end, nel momento del rientro a casa, il mio compagno, dopo essersi mascherato ed incappucciato avrebbe simulato il nostro rapimento e dopo averci legate con pesanti catene e rinchiuse nella vecchia cantina sarebbe rientrato in città abbandonandoci al nostro destino, saremo rimaste prigioniere fino al venerdì sera quando sarebbe tornato per il week-end, in questo modo anche in caso di un ripensamento da parte di una di noi non avremo avuto nessuna possibilista di interrompere quel gioco ne di chiedere aiuto.

Ho acquistato un' altro paio di manette, simili a quella usate per gli schiavi nel medioevo che si chiudevano schiacciando con il martello un ribattino, molto pesanti ma ideali per lungo periodo detentivo, un tappeto isolante da stendere per tutto il pavimento in modo da proteggerci freddo e dall'umidità del suolo, acqua e cibo abbondante per una settimana, ho portato tutto con largo anticipo nel dungeon.

Siamo andate a trascorrere il week-end nella mia casa in campagna e quando è giunto il momento tanto atteso del rientro in città, il mio compagno come concordato, ha fatto irruzione in casa mascherato e con una pistola, finta, in mano, ci ha fatta alzare le mani e ci ha immobilizzate ammanettandoci con le mani dietro la schiena, poi ci ha portate nel seminterrato ed una alla volta ci ha fatte spogliare completamente, poi ha raccolto le catene le quali terminavano con le pesanti manette che avevo acquistato recentemente che e che avevo portato e fissato al muro dalla cella alcuni giorni prima.

Ha invitato Bianca a mettere i polsi dentro i bracciali di quelle pesanti manette ed una volta dentro li ha chiusi, poi ha infilato un ribattino nei buchi e con il martello l'ha schiacciato rendendo le due meta dei ceppi saldamente unite, poi ha fatto la stessa operazione sulle caviglie, vedere legare Bianca in quel modo è stata una cosa eccitatissima, ogni colpo di martello mi entrava nella testa e mi eccitava facendomi godevo come non mi capitava da molto tempo, poi il mio compagno ha ripetuto la stessa operazione su di me legandomi ad un' altra catena fissata anch'essa sul muro vicino a quella di Bianca.

Durante la nostra permanenza dentro la cella ci saremo potute abbracciare ed amare a nostro piacimento, eravamo incatenate con pesanti catene e non ci potevamo liberare in nessun modo perché non c'era nessuna chiave che potesse aprire le nostre manette, il mio compagno ci ha guardate molto divertito, poi ha raccolto il martello ed il piccolo incudine ed è uscito chiudendo la porta a chiave, udire il tonfo sordo della porta che si chiude ed il click della serratura mi ha attraversato il mio corpo regalandomi un intenso brivido di piacere.

Rimaste sole abbiamo provato a testare le catene e ci siamo subito rese conto che evadere da quel posto sarebbe stato veramente impossibile, non avevamo nessuna alternativa, ogni via di fuga era scongiurata, eravamo prigioniere come avevamo desiderato essere, adesso ci aspettava una settimana da brivido, molto dura e disagiata.

La prima notte è trascorsa benissimo, Bianca dopo avermi coccolata, baciata e leccata in ogni parte del corpo, mi ha fatta godere più volte molto intensamente, ho ricambiato con estremo piacere dopo di che si è addormentata tra le mie braccia, al mattino successivo sono iniziati i veri problemi, non avevo calcolato che avremo avuto bisogno di qualcosa per i nostri bisogni, tipo un bagno chimico, avevo pensato solo a posizionare le due catene alle quali essere legate e le avevo volutamente fatte molto corte da non permetteva di arrivare alla parete opposta della cella per rendere questa avventura molto dura e restrittiva, dentro la cella non c'era nessuno scarico per cui saremo state costrette a vivere per il resto della detenzione a stretto contatto con nostri bisogni, questo inconveniente era una cosa veramente insopportabile.

Bianca come si è accorta di questo inconveniente voleva interrompere immediatamente la nostra avventura, ma questo era impossibile non c'erano ne chiavi ne aiuti esterni, non c'era nulla che potesse ridarci la nostra libertà prima del tempo previsto, eravamo prigioniere e lo saremo state fino alla conclusione della nostra pazza avventura, questo gioco, voluto fortemente da lei non le piaceva e non c'era modo di calmarle e farle capire che non c'era nulla da fare e che avremo dovuto convivere con i nostri escrementi, ha iniziato ad agitarsi, a piangere molto intensamente ed ho dovuto faticare molto a convincerla che non c'era nessuna possibilista di interrompere quello che avevamo iniziato, doveva convincersi che la nostra avventura sarebbe stata molto più dura di quello che aveva previsto.

I giorni sono trascorsi molto lentamente e le catene non hanno permesso molti movimenti, Bianca si era immaginata un'esperienza molto eccitante e divertente ma non è stato così, in passato era stata legata, ma non per un tempo cosi lungo, adesso stava soffrendo molto la detenzione e l'immobilità in modo veramente traumatico, stava entrando in depressione e nonostante la mia vicinanza ed il mio conforto non riusciva a vedere quella prigionia entusiasmante ed eccitante come si era immaginata, quello che opprimeva di più erano i nostri maleodoranti bisogni che con il passare del tempo si accumulavano nella nostra cella, l'unico modo per tirarla su di morale era coccolarla, baciarla e leccarle la fica all'infinito, solo cosi dimenticava momentaneamente il suo stato di prigioniera.

Finalmente è arrivato il giorno della nostra liberazione, il mio compagno è sceso nel dungeon, con una grossa cesoia ha tagliato le catene, lasciandoci pero le manette ai polsi ed alle caviglie e vedendo tutta quella sporcizia che si era accumulata ci ah ordinato di pulire tutto il locale prima di salire, Bianca non era molto d'accordo ma non potendo opporsi alla richiesta ha cambiato idea ed ha eseguito i suoi ordini.

Fare le pulizie con le mani incatenate è una cosa che mi è sempre piaciuta, mi ha fatto sollevare il morale, mi ha eccitato, è stato molto difficile farlo ma è stato assai delizioso, Bianca al contrario non era molto contenta e nonostante ciò si è data un gran d'affare per finire più in fretta possibile, in poco tempo abbiamo ripulito tutto.

Ripulito e reso splendente come uno specchio tutto il dungeon, siamo salite al piano superiore dove avremo chiesto di essere liberate completamente dalle catene che portavamo da una settimana, ma il mio compagno ancora una volta ha stravolto le nostre richieste ed infierito pesantemente su di noi dicendoci: "ancora non hanno pagato il riscatto quindi siete ancora delle prigioniere e non ho nessuna intenzione di liberarvi, adesso vi permetterò di farvi una doccia e poi vi rinchiuderò di nuovo fino a quando non mi pagheranno il riscatto" ho ritenuto la sua proposta molto piacevole, per il mio compagno una settimana di sofferenza non gli è sembrata sufficiente e si è divertito a calcare la mano, per il suo esclusivo piacere saremo state costrette a continuare la nostra prigionia per un'altra settimana, Bianca non era assolutamente contenta della nuova decisione, ma dopotutto era stata lei a volerlo.

Siamo andate a farci una doccia ed è stato bellissimo ci siamo lavate accarezzandoci tutte le parti del corpo, questo mi ha eccitato molto e l'ho trovato bello, eccitante e rilassante.

Il mio compagno nel frattempo aveva preparato la cena, ci siamo accomodate a tavola, sempre con le catene ai polsi e caviglie, ma purtroppo queste non ci consentivano di poter mangiare comodamente da sedute, cosi con un sorriso maligno il mio compagno ha preso i piatti e lo ha appoggiati sul pavimento dicendoci che avremmo potuto mangiare come i cani perché lui non aveva nessuna intenzione di liberarci dalle catene, mangiare con il piatto posato sul pavimento è stato molto umiliante, ma dentro di me ho provato uno stato di eccitazione veramente incredibile.

Mentre cercavo di mangiare inginocchiata e con la bocca nel piatto, il mio compagno vedendo il mio bel culo nella posizione che a lui piace moltissimo, mi è venuto dietro e senza il minimo indugio ha iniziato a scoparmi di brutto facendo la mia felicità, era una settimana che aspettavo questo momento e me lo sono goduto intensamente, non solo mi ha scopata ma ha preteso che finissi il nostro rapporto con la bocca cosa che io ho fatto con estremo piacere, dopo avermi riempito la bocca con il suo delizioso nettare ed aver leccato fino all'ultima goccia mi ha permesso di continuare a mangiare.

Alla fine del pasto, si è convinto che la nostra detenzione era stata più che sufficiente cosi ha cambiato idea e ci ha liberate dalle catene, Bianca è stata molto felice di aver riacquistato la sua sospirata libertà, al contrario, io non mi aspettavo tanta clemenza, avrei preferito che avesse mantenuto la sua idea "tenerci ancora prigioniere in attesa del pagamento del riscatto" ma............ forse sarà meglio non farglielo sapere....................

Alcuni giorni dopo ho sentito Bianca per telefono e mi ha confidato che si era immaginata un'avventura molto eccitante ed entusiasmante ed invece non era rimasta profondamente delusa………...….








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