Ero in compagnia delle mie amiche Serena e Martina e stavamo parlando
delle ultime nostre avventure di bondage, in particolare di quella in
cui mi sono imprigionata con le catene degli schiavi nel mio dungeon
e per liberarmi ho dovuto attendere due giorni, ero molto eccitata
nel rivivere quei ricordi in cui esasperata dalla lunga prigionia ero
riuscita a eccitarmi e godere da perfetta schiava.
Le
mie amiche ascoltano e commentano esprimendo i loro pareri finché
Serena lancia una proposta, vuole lanciarmi una sfida per mettere
alla prova la veridicità delle mie affermazione e se vere provare la
mia tanto declamata resistenza, nella sua casa in campagna ha una
cantina adatta allo scopo, mi dovrò incatenare da sola ed aspettare,
solo quando lei lo riterrà opportuno verrà a liberarmi, non ho
nessuna possibilità di sapere quanto resterò
prigioniera, all'interno troverò cibo ed acqua necessari alla
sopravvivenza.
La
proposta è allettante ma allo stesso modo pazzesca, per quanto tempo
Serena mi di terrà prigioniera? ed io quanto potrò resistere da
sola rinchiusa in quel tugurio legata? ho moltissimi dubbi a cui non
riesco a dare una risposta, ma sapere che sarò io stessa ad
incatenarmi e che la mia libertà dipende dalla mia amica mi eccita
fortemente.......... accetto.
Il
giorno stabilito mi reco alla casa di Serena, una casa colonica
isolata non lontano dalla città, posteggio la mia auto nel garage,
chiudo la saracinesca e scendo nello scantinato, dove ha organizzato
la mia detenzione, è un locale non molto grande, i muri scavati
nella roccia, il soffitto a volta ed il pavimento ricoperto da un
tappeto isolante, messo solo per lo scopo, su un lato ci sono una
cannella per l' acqua e molte provviste, sull'altro lato una catena
fissata al muro terminante con quattro bracciali che dovrò chiudere
hai miei polsi ed alle caviglie con dei lucchetti che sono sul
pavimento, prendo la catena, ne constato la robustezza e la
lunghezza, controllo che arrivi fino alle provviste, sono
eccitatissima, il mio cuore batte come impazzito, sono combattuta,
indecisa tra fare quanto programmato o rinunciare, giro molte volte
per la stanza, legarmi in quel luogo angusto mi piacerebbe
moltissimo, ma la paura di restare li per non so quanto tempo mi
attanaglia la gola non so decidermi.
Non
riesco a prendere la decisione giusta su cosa fare e dopo aver
passato più di un' ora immersa nei miei pensieri talmente tormentati
che mi appoggio inavvertitamente alla porta la quale si chiude
facendo scattare la serratura, non sarei potuta uscire se non con un
aiuto esterno, il fato ha preso la decisione al posto mio la sfida
era iniziata non mi potevo più ritirare, da quel momento ero una
prigioniera a tutti gli effetti, con le palpitazioni a mille, mi
spoglio completamente gettando i vestiti in un angolo, prendo la
catena da terra, metto i ceppi sui polsi e li chiudo con i lucchetti
stessa cosa sulle mie caviglie, i lucchetti emettendo i loro
fantastici suoni click... click... click... click... mi danno il
benvenuto in questa incredibile avventura, mi dicono che sono
prigioniera e che la mia libertà è condiziona al volere della mia
amica Serena, quella incredibile e fantastica situazione mi sta
procurando il mio primo orgasmo di questa stupenda avventura.
Dopo
un' ora che mi sono incatenata si spegne la luce ed il locale senza
finestre piomba nel buio più profondo, rimango senza fiato, Serena
voleva vincere la sfida e per aumentare il mio stato di paura e di
angoscia aveva programmato lo spegnimento della luce per farmi
restare completamente al buio ed era riuscita perfettamente nel suo
intento, sono stata presa dal panico, la paura è salita
vertiginosamente, avrei voluto interrompere immediatamente la mia
prigionia, scappare da quel luogo infernale ma le catene me lo
impedivano e se mi mettevo a gridare nessuno mi avrebbe sentito ed
aiutato, Serena aveva fatti in modo che nessuno fosse a conoscenza
della mia presenza in quella cantina, la mia libertà dipendeva
esclusivamente dalla sua volontà e conoscendola non mi avrebbe
liberata fino al mio sfinimento, rinchiusa ed incatenata al buio in
quella cella avevo la sensazione che il tempo si fosse fermato, non
riuscivo a percepire lo scorrere del giorno e della notte ero nel
panico più totale, colta da una fortissima disperazione e da brividi
di paura mi sono rannicchiata in un angolo ed ho pianto.
Ero
rinchiusa in quel luogo buio non so da quanto tempo, finché una luce
si è accesa e Serena con i suoi amici sono entrati nel dungeon,
hanno scherzato, sorriso e fatto i complimenti per la mia tenacia a
resistere in quel luogo, poi prima di liberarmi hanno voluto
festeggiare la mia vittoria in modo assai particolare, hanno iniziato
a carezzarmi, baciarmi e coccolarmi, in quel momento tutte le mie
paure si sono trasformate in eccitazione ed ho invitato tutti i
presenti a fare l'amore con me senza remore ne inibizioni, nessuno si
è rifiutato ed è stata una festa magnifica, entusiasmante,
piacevolissima, volevo festeggiare in modo eccezionale la mia
vittoria, alla fine Serena si è dichiarata sconfitta ma non si è
arresa, mi ha mostrato le chiavi facendole tintinnare davanti ai miei
occhi, ho capito che la mia libertà non era ancora arrivata, mi
detto: "ho capito che questa piccola avventura, nonostante
tutto, ti è piaciuta e ne hai goduto molto, ci sono ancora viveri
sufficienti per altri tre o quattro giorni sarebbe è un peccato
andasse sprecato, sono certa che ti farà molto piacere continuare la
tua "detenzione", ritornerò solo quando avrai esaurito
tutto il cibo rimasto", sono rimasta senza parole, non ho avuto
la forza di dire basta, che ero arrivata allo stremo delle mie forze,
che avrei voluto tornare libera, se ne sono andati tutti lasciandomi
nuovamente sola, al buio ma soprattutto
incatenata......................................bellissimo.........................
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