5 gennaio 2013

Una bellissima domenica


Sono a casa di Serena insieme a tutti i nostri amici per trascorrere una domenica in amicizia ed allegria ma, dopo un prelibato pranzetto i nostri compagni si sono piazzati davanti alla TV per seguire una partita di calcio ed incuranti delle nostre proteste sono rimasti inchiodati alle loro poltrone e non è stato possibile fargli fargli cambiare idea.
Non era la serata che ci saremo aspettate, ma di fronte alla loro perseveranza Serena ha un' idea e ci propone un gioco: "perché non uscite e rientrate fingendo di intrufolarvi dentro casa come delle ladre poi al resto ci penso io......", come idea è originale ed accettiamo, usciamo di casa, facciamo il giro dell' isolato e rientriamo dal retro scavalcando il piccolo muro di recinzione, una volta all' interno entriamo nella nostra parte e ci aggiriamo furtive come delle perfette criminali per il giardino sbirciando all' interno della casa, improvvisamente Serena sbuca da dietro un angolo e con una pistola in pugno grida: "fermi tutti e mani in alto", siamo colte un po' di sorpresa ma era quello che ci aspettavamo, stiamo al gioco ed alziamo le mani al cielo, ci viene incontro ordinandoci di appoggiarci con le mani al muro ed allargare le gambe, eseguiamo i suoi ordini, questo gioco mi piace, già prevedo qualcosa di eccitante anche se vedermi puntata quella pistola contro mi fa una certa impressione anche se so benissimo che è un giocattolo, obbediamo ai suoi ordini e ci mettiamo contro il muro appoggiandoci con le mani e le gambe ben larghe, come in un film poliziesco, inizia una lenta e completa perquisizione senza trascurare un solo centimetro del mio corpo, soffermandosi sui miei seni e poi su su per le gambe, non riesco a controllarmi e mugolo di piacere, dopo aver goduto per quella sapiente e sensuale perquisizione mi ha girato le braccia dietro la schiena e mi ha ammanettata, poi ha eseguito lo stesso procedimento su Martina e su Bianca.
Questo era solo l' inizio, Serena aveva collegato tutte le manette con una catena legandoci l' una alle altre e non contenta ha chiuso sulle nostre caviglie un paio di leg irons, catturate e perfettamente incatenate eravamo sue prigioniere, era bellissimo.
Cosi legate ha voluto farci fare un lungo giro nel suo giardino, infischiandosene se i suoi vicini affacciandosi ad una finestra avrebbero potuto vederci, poi dopo una lunghissima ed eccitante passeggiata ci ha condotte nel suo seminterrato e rinchiuse dentro la sua angusta cella, ha chiuso il cancello accuratamente facendo scattare più volte la serratura e dopo essersi assicurata che non saremo mai riuscite ad evadere se n' è andata, il posto era abbastanza ristretto e le catene che ci univano molto corte limitavano al massimo i nostri movimenti, dopo alcuni tentativi ci siamo sedute sul pavimento nella posizione più comoda che siamo riuscite a trovare gustandoci quella deliziosa prigionia.
Era già trascorso un po' di tempo quando abbiamo sentito dei rumori e mugolii che venivano dal piano di sopra e che non lasciavano nessun dubbio sulla loro origine, ci siamo guardate stupite, Serena aveva organizzato tutto nei minimi dettagli, con la scusa di movimentare la serata era riuscita ad incatenarci e rinchiuderci nel suo scantinato mentre lei indisturbata si poteva scopare senza ritegno i nostri uomini, lo confesso sentire quei suoni mi faceva ribollire il sangue con rabbia e rancore nei suoi confronti ma in fin dei conti essere catturate e rinchiuse era il nostro desiderio e lo aveva pienamente esaudito ma scoparsi i nostri compagni........... era qualcosa che non avevamo messo in conto ma nonostante tutto è stata una serata meravigliosa ma con una promessa: "alla prima occasione gli renderemo tutto con gli interessi"..................

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