27 aprile 2025

210 - Spread-bar


Da un po' di tempo ho preso l'abitudine di indossare la pelliccia sopra la mia pelle nuda, mi piace e mi eccita molto andare in giro in questo modo facendo capire alla gente che incontro che sotto non porto nessuna biancheria intima, molti intuiscono come sono vestita, si voltano e mi osservano molto intensamente, sono sicura che le loro menti sono piene dei pensieri più osceni e perversi che ci si possa immaginare e questo mi rende felice ed euforica, avrei una voglia pazzesca di aprire completamente la mia pelliccia davanti ad ogni passante che incontro ma questo non è possibile e quindi mi limito solo a farglielo intuire.

Mentre sto facendo una di queste passeggiate mi sento chiamare, mi volto ma non capisco chi mi sta chiamando, vedo una donna avvicinarsi che mi dice: "ciao sono Matilde, non ti ricordi più di me?" effettivamente non mi ricordavo di averla conosciuta, lei continua dicendo: "una volta eravamo amiche poi le nostre vite hanno preso strade diverse e ci siamo dovute allontanare, ma forse ricorderai l'ultima volta che siamo state insieme, dopo avermi chiusa dentro una spread-bar te ne sei andata lasciandomi immobilizzata con un grosso birillo piantato nel sedere, ma prima di uscire di casa ti sei divertita a massacrare i miei glutei a colpi di "paddle" ".

E' vero, adesso ricordo tutto, alla vista del suo bellissimo posteriore esposto in maniera cosi provocante gli avevo infilato dentro un grosso vibratore con la forma di un birillo, poi ero stata presa da una smania incontrollabile e con una grossa paddle le avevo massacrato il posteriore, poi l'avevo lasciata legata in attesa che il suo caro maritino tornasse a casa.

"Sono curiosa, dimmi, come è andata a finire l'avventura?", "è finita nel migliore dei modi, appena è rientrato in casa ed ha visto il mio bellissimo culo esposto con quel grosso birillo infilato dentro non ha perso tempo, mi ha scopata come avevi previsto ed è andato avanti incessantemente per tutta la sera, non lo avevo mai visto cosi eccitato e cosi in forma e dopo aver soddisfatto tutte le sue voglie è andato a dormire beatamente lasciandomi legata nel mio attrezzo con quel grosso birillo sempre piantato nel culo".

"Sai, mi ha fatto molto piacere averti nuovamente incontrata e sarei molto felice se potessimo rivivere ancora una volta il nostro incontro", ci ho pensato un momento, poi ho accettato la sua richiesta: "sarà un vero piacere imprigionarti ancora una volta dentro il tuo giocattolo, ma ti prometto che anche questa volta non avrò pietà delle tue natiche", era una promessa molto forte non ero sicura che avrebbe accettato, invece mi ha dato un bacio e mi ha detto che qualsiasi cosa le avessi voluto fare non si sarebbe opposta, ci siamo lasciate dandoci l'appuntamento per il giorno successivo presso la sua abitazione.

Sono arrivata a casa sua con l'intenzione di divertirmi, ma soprattutto di sfogarmi in una maniera che difficilmente si può fare nella vita normale, mi ha accolta con moltissimo affetto e dal primo impatto ho capito subito che sarebbe stato un incontro veramente eccezionale e ce lo saremo ricordato per molto tempo.

Aveva già preparato tutto l'occorrente: la spread-bar, la ball-gag, la paddle ed i lucchetti necessari, ci siamo spogliate, lei si è preparata per essere bloccata nell'attrezzo infernale, si è seduta sul tappeto ha messo gambe e braccia dentro gli alloggiamenti della barra, io l'ho chiusa saldamente utilizzando i lucchetti che erano a disposizione, poi ho preso la ball-gag e dopo averla leccata un po' l'ho messa nella sua bocca e l'ho allacciata in modo stabile dietro la sua testa.

Come avevo fatto la volta precedente l'ho fatta rotolare posizionandola con la testa sul pavimento ed il suo bellissimo culo in aria, ho preso il grosso vibratore ed ho iniziato a strofinarglielo addosso mentre le leccavo ardentemente la fica ed il culo, dopo averla fatta venire una prima volta ho deciso di infilarglielo profondamente dentro quel magnifico culo e l'ho fatto senza indugio, appena l'ha sentito sprofondare dentro si è immobilizzata per un momento ma si è rilassata quasi subito assaporando tutto il piacere di quella grossa penetrazione che l'ha portata in pochi attimi al secondo orgasmo.

Ho estratto e reintrodotto più volte il grosso vibratore mentre le leccavo sapientemente la fica, avrebbe voluto urlare il suo piacere, ma dalla sua bocca, riempita da una grossa ball-gag uscivano solo rantolii ed un copioso rivolo di saliva, si capiva benissimo che stavo godendo come una pazza, le ho consentito di raggiungere l'ennesimo orgasmo prima di procedere con quello che mi ero prefissata di fare.

L'avevo fatta godere a sufficienza, adesso potevo scatenare su di lei tutta la mia malvagità repressa ed l'avrei sfogato con molto gusto su di lei, ho trovato in un cassetto il vecchio birillo usato molti anni fa, cosi ho sfilato dal suo culo il vibratore e l'ho sostituito con il grosso birillo, poi ho preso la grossa paddle ed ho iniziato a strusciargliela sulla pelle dando qualche piccolo colpetto per richiamare la sua attenzione, successivamente gli ho assestato dei colpi più forti sul culo ed ho capito subito che le piaceva e godeva nel provare quel dolore.

Successivamente, quando ho iniziato a colpirla con tutta la mia forza lasciando sulle sue natiche profonde striature bluastre ho notato che il piacere stava diminuendo lasciando al suo posto un dolore estremo che non avrei voluto provare su di me per niente al mondo.

Ho notato che stava piangendo, non ho avuto pietà, ho continuato a colpirla con estrema violenza e sadismo, solo per il mio piacere ed ho continuato fino a quando non è svenuta, le avevo promesso che non mi sarei fermata e cosi ho fatto.

Il suo culo era diventato una maschera di sangue ed io ero talmente felice per quello che mi aveva permesso di fare che prima di andarmene gli ho inflitto altri quattro colpi ben assestati in modo che ricordasse meglio quel momento.

Appena si è ripresa mi ha pregata di lasciarla legata come la volta precedente e mi ha detto di prendere un pacchetto che aveva preparato per me, era un regalo che dovevo aprire solo quando fossi giunta casa, ho preso il pacchetto e sono uscita ultra soddisfatta del mio operato.

Chissà quale grande sorpresa ci sarà dentro quel pacchetto, non voglio essere troppo curiosa manterrò la promessa, lo aprirò solo dopo essere giunta a casa, in questo momento sono troppo felice e soddisfatta............................



23 marzo 2025

209 - Strip poker


In occasione di una ricorrenza Martina ha organizzato a casa sua una cena con un gruppo di amici, tutte coppie sposate o accompagnate, alla quale ho partecipato con il mio compagno.

La cena è stata bellissima e succulenta, i brindisi si sono succeduti incessantemente ed alla fine eravamo tutti un po' alticci, l'atmosfera si è riscaldata moltissimo fino a raggiungere uno stato di euforia collettiva dove i freni inibitori sono andati perduti.

A quel punto, per movimentare e rendere più effervescente la serata, Martina ha proposto di fare uno "strip-poker" con finale a sorpresa avente come protagoniste le sole donne, tutti hanno accettato con euforia, hanno portato il classico tavolo a cinque lati ed ognuna di noi si è seduta al suo posto per iniziare il gioco.

Gli uomini si sono posizionati alle nostre spalle ed essendo molto più esperti di noi elargivano consigli sul gioco e commenti piccanti sui risultati.

La partita è andata avanti in modo molto piacevole ad ogni mano c'era sempre quella che doveva togliersi qualche capo di abbigliamento e lo faceva sempre in modo provocante e sensuale facendo crescere l'eccitazione nel gruppo degli spettatori, ben presto quasi tutte siamo rimaste con pochi abiti addosso.

Le ultime mani sarebbero state quelle più importanti per arrivare alla vittoria o meglio alla sconfitta, ma prima di procedere alla distribuzione le ultime carte Martina ha voluto alzare la posta in gioco: "quella che rimarrà completamente nuda dovrà pagare un pegno" l'atmosfera era talmente carica che tutte quante abbiamo accettato con molto piacere chiedendo in cosa consistesse.

La riposta è stata categorica che non lasciava dubbi sulla sua interpretazione, quella che rimaneva completamente nuda avrebbe dovuto fare un pompino ad ognuno dei presenti, in ginocchio e con le mani legate dietro la schiena, una ha subito chiesto: "legate con cosa?", "non preoccuparti, nella borsetta di Ely ci sono sempre dei magnifici braccialetti pronti per l'uso, vero?", aveva ragione porto sempre con me almeno un paio di manette per ogni evenienza.

Distribuite le ultime carte è iniziato l'ultimo giro nel quale si dichiarava il vincitore, ovvero colei che avrebbe omaggiato tutti i presenti, gli uomini davano suggerimenti per vincere l'ultima mano, mi sono accorta che i due che erano alle mie spalle mi stavano suggerendo in modo completamente sbagliato, vuoi vedere che volevano farmi perdere, infatti ambedue in passato erano stati santificati dalla mia bocca ed adesso ne volevano usufruire un'altra volta? ho deciso di stare al loro gioco e naturalmente ho perso.

Mi hanno fatto salire sul tavolo per togliermi gli ultimi capi rimasti, l'ho fatto con moltissimo piacere e molta sensualità, poi appena sono scesa due mani mi hanno afferrata e delicatamente fatta scendere dal tavolo, mi hanno fatto mettere le mie braccia dietro la schiena e mi hanno ammanettata, mi hanno fatta inginocchiare e mentre il primo cazzo si avvicinava alla mia bocca ho sentito che sulle mie caviglie venivano chiusi con dei leg-irons che avevano preso dalla mia borsetta, molto probabilmente non volevano che potessi fuggire.

Ero eccitata ed euforica, ho iniziato a succhiare ogni cazzo che si avvicinava alla mia bocca mentre le mie amiche intorno a me commentavano e si eccitavano per le mie prestazioni, brindavano e ridevano come pazze scatenate.

Ho succhiato tutti quei meravigliosi cazzi ed ho bevuto ogni goccia che hanno riversato nella mia bocca con ingordigia e voracità, a quel punto le mie amiche mi hanno messo in disparte, mi hanno detto che avevo già usufruito della la mia parte e che era giunto il loro momento e poiché avevo perso la partita il mio debito di gioco non era ancora stato pagato.

Sono rimasta un  stupita dalla sua dichiarazione, avevo pagato il mio debito,  Martina non era soddisfatta cosi ha preso dalla mia borsetta le chiavi delle manette le ha appoggiate su di un tagliere da cucina e con il batticarne le ha rese inutilizzabili, "adesso se vuoi liberarti dovrai andare a prendere le chiavi di riserva a casa tua e dovrai farlo subito e da sola, cosi mi hanno preso sottobraccio e mi hanno accompagnata fuori dalla porta, mi ha lasciata fuori ed è subito rientrata in casa per continuare la serata.

Chiusa fuori casa ho chiesto aiuto ed un po' di comprensione, ma sono stati subito respinti, allora ho pregato il mio compagno di accompagnarmi in auto ma anche lui era d'accordo con tutta la compagnia, a quel punto ho capito che nessuno mi avrebbe aiutata, mi sarei dovuta arrangiare da sola, la mia casa era distante circa due chilometri e farli ammanettata e con le caviglie legate non sarebbe stato facile.

Nel tragitto potrei essere notata da qualcuno, anche un malintenzionato ed allora sarebbe una tragedia, ma vista l'ora tarda ho pensato che in giro ci sarebbe stata poca gente e con un po' di fortuna sarei arrivata a casa indisturbata senza essere notata, ma per essere più sicura ho aspettato un'ora nascosta nel giardino, appena mi sono resa conto che in giro non c'era più nessuno mi sono incamminata verso la mia destinazione procedendo lentamente evitando di fare il più piccolo rumore ma non era facile, le catene che avevo ai piedi oltre che impedirmi di camminare velocemente facevano un rumore infernale che mi entrava prepotentemente nella testa.

Ho percorso tutta la strada che mi separava dalla mia libertà restando sempre vigile ed attenta che nessuna macchina sopraggiungesse e quando sentivo un rumore sospetto per nascondermi mi gettavo nella fossetta che costeggiava la strada, solo dopo due interminabili ore sono giunta a casa, stanca e stremata, mi sono accorta di non avere le chiavi di casa ne tanto meno quelle di riserva che le avevo usate di recente dimenticandomi di rimetterle al loro posto, cosi ho dovuto aspettare che il mio compagno tornasse dalla festa per entrare in casa.

Ho dovuto passare tutta la notte nascosta nel mio giardino e solo poco prima dell'alba, quando il mio compagno è tornato sono potuta entrare dentro casa.

La festa aveva lasciato nel mio compagno ancora degli strascichi, molta eccitazione ed grande euforia, non gli era bastato quello che gli avevo donato alla festa, cosi mi ha portata nel seminterrato dove mi ha scopata con tutta l'energia che gli era rimasta, poi senza neanche salutarmi mi ha chiusa dentro la "stanza dei giochi" e se n'è andato a dormire.

La festa è stata magnifica ed il proseguo ancora molto più eccitante e la conclusione meravigliosaaaaaaa......


23 febbraio 2025

208 - Il nuovo compagno


L'ultimo giorno dell'anno durante il brindisi ho espresso un desiderio molto particolare, ho chiesto che l'anno nuovo mi facesse conoscere una persona speciale con il quale condividere una nuova vita e mi rendesse felice, credo che le mie richieste siano state accolte.

Ho trovato una persona bella, gentile, affidabile con la quale ho iniziato una frequentazione molto assidua e devo dire mi sono trovata molto bene, per iniziare mi sono trasferita a casa sua per iniziare una convivenza, ogni tanto pero ritornavo nella mia abitazione per controllare che tutto fosse in ordine e magari fare una visitina nel mio seminterrato per praticare un po' il mio sport preferito, ancora non lo avevo messo a conoscenza dei miei hobby, lo avrei fatto in un secondo momento, adesso non lo ritenevo opportuno.

Un giorno sono tornata a casa mia per verificare che tutto fosse in ordine e lui mi ha seguita di nascosto, molto probabilmente perché incuriosito per le mie lunghe assenze quando mi recavo la, ero entrata in casa e distrattamente non avevo chiuso a chiave la porta, poi ero scesa nel seminterrato, ero entrata dentro la mia "stanza dei giochi" e senza chiudere il grosso cancello, mi sono seduta per terra ed ho preso tra le mani le catene tornando con la memoria a quei momenti splendidi in cui mi ero legata e rinchiusa li dentro.

Stavo sognando ad occhi aperti e non mi ero accorta che qualcuno stava scendendo le scale, improvvisamente davanti alla porta è apparso il mio compagno, sono rimasta pietrificata, senza parole, non l'avevo mai informato della mia vita passata, era all'oscuro delle mie tendenze che glielo avrei detto al momento opportuno.

Adesso che aveva scoperto il mio segreto sarei stata costretta a giustificarmi e metterlo al corrente di tutto, dopo il primo momento di totale imbarazzo ho tirato il fiato, gli sono andata incontro, gli ho dato un bacio e gli ho detto che gli avrei raccontato tutto per filo e per segno su di sopra seduti comodamente sul divano, era un po' sconcertato non immaginava quello che facevo nella mia vita prima di conoscerlo, per prima cosa ha voluto chiarimenti sulla mia "stanza dei giochi", che ai suoi occhi era una prigione a tutti gli effetti.

Ho raccolto tutta la mia calma e gli ho spiegato che durante la ristrutturazione della casa, d'intesa con il mio vecchio compagno, in quello che era uno spazio inutilizzato, abbiamo realizzato la nostra "stanza dei giochi", dove lui puntualmente mi rinchiudeva dopo avermi legata con ogni mezzo ed io godevo nello starmene incatenata in attesa della mia liberazione.

Avevamo realizzato la "stanza dei giochi" con tutti i comfort, isolata termicamente, insonorizzata e con acqua corrente, la sua particolarità era che si poteva aprire solo dall'esterno proprio come una  cella vera, delle volte metteva dentro la cella un po' di cibo e mi teneva prigioniera per molti giorni.

Data la sua particolarità dell'apertura solo dall'esterno, da quando ci siamo lasciati non sono più riuscita ad utilizzarla, allora il mio amico Carlo ha sfruttato quest'altro piccolo vano, ha montato un'inferriata ed ha realizzato delle chiusure temporizzate affinché potessi usare la nuova cella da sola e questo mi ha riportato in vita.

Siamo saliti al piano superiore e dopo esserci seduti sul divano ho iniziato a raccontargli tutte le avventure che avevo realizzato nella mia vita e per dargli un'idea della mia passione l'ho invitato ad aprire un cassetto a caso e scoprire che cosa avrebbe contenuto, in un primo momento non capiva, poi si è alzato ed ha aperto il primo cassetto che aveva a portata di mano ed ha estratto una serie di manette, l'ho invitato ad aprirne un altro ed ha constatato che ne conteneva molte più di quello precedente, la mia casa è piena di questi strumenti di restrizione, ne posseggo una collezione ben fornita, credo di avere almeno 60 pezzi, tutti originali acquistati in tutto il mondo.

Alla visione di tutto quel materiale è rimasto senza parole, allora ho preso due paia di manette e l'ho invitato a seguirmi in camera da letto, mi sono spogliata completamente, mi sono sdraiata sul letto e mi sono ammanettata alla testiera, ho allargato le gambe e l'ho invitato a scoparmi, era incredulo non credeva ai suoi occhi, non si sarebbe mai immaginata una situazione simile, nonostante lo stupore iniziale ho notato che si stava eccitando e chi non lo sarebbe alla vista di una donna bellissima, nuda e  legata al letto che ti invita a scoparla, si è spogliato immediatamente e mi ha scopato come mai aveva fatto da quando stiamo insieme ed in un attimo mi ha fatto raggiungere un orgasmo incredibile.

Dopo quella scopata galattica è andato a prendere le chiavi e mi ha liberata, ma io non ero ancora soddisfatta cosi ho voluto provocarlo ulteriormente facendogli una proposta che non poteva rifiutare: "i miei vecchi compagni dopo ogni scopata fatta sul letto mi portavano sempre nella "stanza dei giochi", mi legavano nuovamente e mi scopavano ancora una volta, poi per ringraziarmi mi lasciavano rinchiusa dentro e se ne andavano tutti soddisfatti, alcune volte sono rimasta legata per due giorni prima di essere liberata".

Ho visto una luce brillare nei suoi occhi, non poteva aspettarsi una proposta migliore, ha raccolto un paio di manette, me le ha messe sui polsi dietro la schiena, poi mi ha presa in braccio e mi ha portata nel seminterrato, mi ha poggiato delicatamente per terra dentro la cella e mi ha scopato di nuovo, poi come gli avevo detto casa facevano tutti i suoi predecessori mi ha lasciata rinchiusa dentro e se n'è andato.

E' stato meraviglioso, credo di aver trovato il compagno giusto, attento ai mie gusti ed i miei bisogni, tutto questo lo deduco dal tempo in cui mi ha tenuta prigioniera e se tanto ti da tanto, la nostra convivenza sarà eccellente.........................



26 gennaio 2025

207 - Auguri di buon Anno

In questo post voglio coinvolgere tutti i miei lettori nella sequenza dei fatti che mi porterà passo passo al momento degli auguri per l'anno nuovo.

Ore 9,00- La mia giornata ha inizio, indosso la mia tuta da running e dopo avere bevuto il mio solito caffè esco per la mia corsa mattutina, 6 chilometri attraverso il paese, il parco e ritorno, un po' di stretching e sono a casa.

Ore 10,00- Una doccia tonificante, uno spuntino leggero ed una seduta davanti allo specchio per rendere la mia immagine perfetta, sensuale, attraente, non tralascio nessun dettaglio voglio che tutti quelli che incontro mi guardano e si eccitano pensando di avermi.

Ore 11,00- Sono pronta, ho scelto un vestito a tubino nero che lascia intravedere tutte le mie forme, un paio di scarpe, intonate con il vestito, con tacco altissimo, prendo la pelliccia ed esco, naturalmente sotto ho solamente calze sostenute da un reggicalze in pizzo nero, nel momento in cui, per qualche ragione, mi si apre la pelliccia voglio che le persone notino ciò che non indosso e questo mi eccita moltissimo.

Ore 11,30- Sono in giro per acquistare il necessario per il cenone di fine anno, alla quale sicuramente parteciperò da sola come ho programmato, intanto mentre aspetto l'orario per il rientro faccio un giro in centro ammirando la vetrine addobbate a festa ma soprattutto per farmi guardare ed ammirare dai numerosi passanti, infine soddisfatta dei numerosi sguardi ed ammiccamenti che hanno rivolto i passanti nei miei confronti mi sento soddisfatta e vado a ritirare dal fornitore la cene completa che avevo prenotato.

Ore 13-30 Sono tornata a casa, metto tutto nel frigo mi siedo a tavola per fare un piccolo pasto, non vorrei stravolgere la mia linea, poi mi siedo sul divano e su di un foglio di carta scrivo un promemoria al fine di non trascurare nessun dettaglio della mia serata, dopo lo rileggo e faccio le correzioni necessarie e valutato che tutto corrisponde a come programmato mi sdraio sul divano per riposare un po'.

Ore 15,00- Mi preparo nuovamente per uscire e come al mattino indosso la pelliccia sopra la mia pelle e mi reco nuovamente in centro per effettuare gli ultimi acquisti e nell'occasione fare una passeggiata in mezzo alla gente per mettermi ancora in mostra e far impazzire ed eccitare tutti i passanti, per rendere il mio procedere più sexy mi muovo in modo estremamente sensuale mettendo in mostra tutte le mie forme nascoste dalla pelliccia che si apre ad ogni passo lasciando intravedere parte del mio corpo e per questo mi definisco una vera artista, verso sera soddisfatta della mia passeggiata e certa di aver fatto eccitare un numero incredibile di persone, rientro a casa per concludere in bellezza questa magnifica giornata.

Ore 21,30- Prendo la cena confezionata e la porto nel seminterrato dentro la mia "stanza dei giochi", quella per fare self-bondage e messa in funzione da poco tempo dal mio amico Carlo e da me collaudata con grande successo, poi mi porto davanti alla centralina di comando e programmo tutti i timer per 12 ore, torno al piano superiore e mi preparo per il grande evento, rinnovo il trucco e mi metto un vestito intonato alla festa composto da top e gonnellina rosso fuoco, dalla mia collezione scelgo per l'occasione alcune paia di manette e leg-irons speciali e li chiudo sui miei arti, metto le chiavi sul tavolo, mi guardo un'ultima volta allo specchio e constatato che sono in perfetta forma mi preparo per l'evento.

Ore 22,00- Scendo nuovamente nel seminterrato, entro dentro la cella, mi guardo intorno per controllare che tutto sia in perfetto ordine e valutato che tutto è come ho programmato mi appoggio al cancello e lo spingo per chiuderlo, appena arriva in contatto con il telaio si chiude saldamente ad esso, poi come ho fatto le volte precedenti, raccolgo la catena che pende dal mio collare, avvicino la piastra di trattenuta che è fissata in cima alla catena all'elettromagnete sulla parete e come per magia resto saldamente incatenata al muro della cella, la catena è abbastanza corta per cui limita molto i miei movimenti, non riesco ad arrivare al cancello della cella, m permette di arrivare a prendere il cibo che ho portato.

Ore- 23,30 Mi preparo per il "cenone di fine anno", durante l'anno trascorso ho avuto molti problemi di convivenza, adesso non ho un marito ne un compagno e non mi va di festeggiare con gli amici, tanto più che sono tutti accompagnati e poiché mi piace essere sempre al centro dell'attenzione se festeggiassi insieme a loro potrei trovarmi a far arrabbiare molto le rispettive mogli o compagne, ma vista la mia propensione per il self-bondage mi sono imposta di fare qualcosa di eccezionale, fuori dal comune? cosi mi sono organizzata per festeggiare l'anno nuovo in modo anomalo ma altamente eccitante, nel modo che a me piace tantissimo, essere rinchiusa ed incatenata per tutta la durata dei festeggiamenti di fine anno, la detenzione forzata e le catene mi faranno dimenticare tutti i miei problemi e scaricare tutte le tensioni cosi da iniziare il nuovo anno felice e rigenerata.

Ore 23,45- Apro i contenitori ed inizio a mangiare con gusto, la cena è la squisita, mi ero fatta preparare delle vere leccornie ed il cuoco è stato veramente all'altezza della situazione, mangiare con le manette ai polsi ed incatenata al muro è un po' difficoltoso ma ti procura una sensazione indescrivibile, altamente eccitante, consumo tutta la cena gustandomi ogni piatto con molto gusto.

Ore 00,00- E giunta l'ora del brindisi, stappo la bottiglia di spumante, ho dimenticato il bicchiere, ma questo non è un problema, bevo dalla bottiglia e poi concludo con una bellissima doccia a base di spumante versandomi tutto il contenuto della bottiglia sulla testa, ritengo che questo sia il miglior metodo per festeggiare l'arrivo dell'anno nuovo.

Ore-00,15- Bagnata dalla testa ai piedi di dolcissimo spumante, dalla mia cella invio i miei auguri spiritualmente a tutti i miei amici con l'augurio che il un nuovo anno sia meraviglioso per tutti, infine mi concentro su di me, mentre guardo i miei polsi ammanettati, la catena che mi trattiene inesorabilmente legata alla parete e le mie caviglie congiunte da quelle meravigliose leg-irons esprimo il mio desiderio: "voglio che con l'anno nuovo mi porti un nuovo amore, che sia bellissimo, ma soprattutto abbia un carattere molto forte e mi tenga costantemente "legata" a se, non importa quali mezzi dovrà usare, l'importante è che mi tenga "legata"".

Ore 00,30 Ho cenato, ho brindato, ho espresso il mio desiderio, adesso sono felice perché sono certa che il nuovo anno mi regalerà quello che ho chiesto, dall'esterno della mia cella sento gli scoppi dei fuochi artificiali, la gente sta festeggiando in strada ed io mi associo virtualmente alla loro felicita dal buio profondo della mia prigione, sono felice e soddisfatta, mi rannicchio in un angolo e mi addormento pensando alla splendido regalo che il nuovo anno mi porterà.

Ore 9,00- Mi sveglio, mi muovo cercando di stirarmi per sgranchirmi un po' gli arti ma sono ancora fortemente legata con le catene, secondo i miei calcoli i timer dovrebbero essere già scattati ed io dovrei aver riacquistato la libertà, ma non è cosi, dopo un piccolo attimo di sbandamento tutti i ricordi di quello che ho fatto la sera precedente riaffiorano nella mia mente, della mia programmazione non mi sono dimenticata di nulla, ricordo tutto istante per istante dalla preparazione a quella meravigliosa serata, ricordo che avevo impostato il timer per 12 ore, quindi il tempo dovrebbe scadere tra poco tempo, cerco di godermi questi ultimi attimi ed infatti come mi aspettavo dopo alcuni minuti di fremente attesa la catena si stacca dal muro ed il grosso cancello della cella si apre ed io torno libera, esco dalla mia cella e salgo al piano superiore, mi tolgo le catene e mi precipito in bagno per fare una splendida doccia salutare, me la godo tutta.

Ore 10- Una succulenta colazione mi stava aspettando, la faccio con gusto ripensando alla bellissima serata, poi stanca e provata mi butto sul letto e dormo per tutto il giorno.
Ho festeggiato l'ultimo dell'anno in perfetta solitudine, ma sono altamente soddisfatta, in questo momento particolare non avrei potuto chiedere di più, spero solo che i miei desideri si avverino e possa ricevere al più presto il regalo che ho chiesto, sono sempre stata un' ottimista e sono certissima che tutti i miei desideri si avvereranno................


22 dicembre 2024

206 - I miei regali di Natale

Si sta avvicinando il Natale ed è tempo di regali, quest'anno i regali li voglio fare solo a me stessa, ma non so decidere se scegliere un regalo vintage o moderno, ho sfogliato molti cataloghi e mi sono soffermata su di un sito particolare che ha attratto la mia attenzione il suo indirizzo è: https://www.cuffsland.de/ e dal suo catalogo ho scelto due articoli che ho ritenuto essere molto speciali: un paio di manette KCH030 della Kyoung Chang ed un paio di leg-irons KCHFS sempre della stessa marca, queste manette mi piacevano in particolar modo perché erano fatte di alluminio con bordi arrotondati, quindi usandole anche per molto tempo non avrebbero lasciato segni sulla pelle ed in più hanno una serratura ad altissima sicurezza, si possono aprire solo con la loro speciale chiave.

Le ho ordinate ed il corriere me le ha recapitate in un paio di giorni, appena ho aperto il pacco e le ho prese tra le mani ho sentito un tuffo al cuore, erano bellissime proprio come me le aspettavo, non vedevo l'ora di poterle usare su di me, questa sera sarebbe stato il momento giusto visto che per i prossimi tre giorni sarei stata in ferie.

Al rientro da lavoro, ho messo l'auto in garage, ho chiuso tutte la finestre e tirato le tende, volevo starmene da sola, volevo che che tutti pensassero che ero andata in vacanza, poi ho preso del cibo e dell'acqua e li ho portati dentro la mia "stanza dei giochi" quella dove potevo fare self-bondage, successivamente ho programmato tutti i timer per 72 ore, avrei trascorso tre giorni incredibili, rinchiusa e legata dentro la mia cella dove avrei navigato con la mia fervida fantasia in un mondo passato dove una principessa veniva rapita e reclusa dal principe usurpatore.

Prima di scendere nel seminterrato mi sono fatta un bagno ristoratore, mi sono truccata con sobrietà per essere bellissima in ogni circostanza, mi sono guardata più volte allo specchio e trovandomi bellissima, ho raccolto i miei splendidi regali e li ho chiusi sui miei arti facendo scattare le serrature di sicurezza, poi ho lasciato le chiavi sul tavolo e sono scesa nel seminterrato.

Sano entrata dentro la cella, ho spinto il grosso cancello facendo scattare la serratura, ho raccolto una lunga catena e l'ho fissata con un lucchetto alle manette poi l'altro capo dove era fissata la piastra di blocco, l'ho avvicinata all'elettromagnete, fissato sulla parete, il quale l'ha attratta saldamente rendendola irremovibile.

Rinchiusa ed incatenata ho iniziato a fantasticare felicemente con i miei pensieri, sognando scenari fantastici e godendo della mia prigionia, mi sono soffermata a guardare il mio ultimo acquisto, l'ho trovato bellissimo, fasciava i miei polsi alla perfezione, avendo i lati completamente smussati rendeva molto confortevole il tatto, proprio come i braccialetti che porto frequentemente, solo che questo tipo di braccialetto non si può togliere o sfilarlo dal polso senza usare la sua chiave, ed in quel momento non era a mia disposizione perché l'avevo volutamente lasciata al piano superiore.

Avevo scelto quel tipo di manette perché in passato ero riuscita a liberarmi da alcune manette standard e non volevo che questo mi accadesse più, quando sono legata è logico che provi a liberarmi e quando ci riesco provo una grande delusione che annulla tutto il piacere che avrei voluto ricavare.

Sono legata da alcune ore e noto sul pavimento un lucchetto che era rimasto inutilizzato, lo raccolgo e mi viene la voglia di usarlo, prendo la catena che mi tiene legata al muro infilo il lucchetto, senza chiuderlo, tra due maglie della catena rendendola molto più corta, circa un metro.

L'idea mi piace, in questo modo la mia prigionia sarebbe molto più restrittiva, la trovo molto eccitante, faccio alcune prove e sono sempre più convinta che più la catena sarà corta maggiore sarà il piacere che ne ricaverò, cosi senza pensarci oltre faccio scattare il lucchetto rendendo la catena lunga poco più di un metro, sto provando un piacere incredibile, questa operazione mi ha molto eccitata, non resisto e devo per forza masturbarmi per avere un orgasmo al più presto, mi metto una mano tra le gambe ed in pochi attimi arrivo alla mia completa felicita.

Sono esausta e soddisfatta, mi sdraio sul pavimento per rilassarmi, la catena mi permette pochissimo movimento e questo mi piace molto, mi rilasso e mi addormento serenamente, quando mi sveglio mi rendo conto di aver dormito molte ore perché dalla finestrella posta in alto sulla parete si vede che non entra più luce, credo sia già notte inoltrata.

Ho bisogno di mangiare e bere qualcosa, mi accingo a prendere il cibo che ho portato all'interno ma con mia grandissima sorpresa non riesco a raggiungerlo, ho fatto un errore gravissimo, ho accorciato troppo la catena ed adesso non riesco  ad arrivare a prenderlo, cerco di allungarmi il più possibile cercando di arrivarci con i piedi  ma è tutto inutile, riesco solo a prendere una bottiglia di acqua che era rimasta fuori dal contenitore.

Mi arrabbio con me stessa, sono stata una sciocca ho dato retta alla mia smania di ristrettezza e non ho ragionato sulle conseguenze che avrei subito accorciando la catena, non riesco a perdonarmi della sciocchezza che ho combinato, ma ormai il danno era fatto, sarei rimasta senza cibo per i tre giorni rimanenti.

Avevo combinato un grosso guaio e non avevo nessuna possibilità di rimediare, l'unica via d'uscita era quella di rilassarmi e non farmi prendere dal panico, cosi ho dovuto dare fondo a tutte le mie risorse, concentrarmi e pensare solo a cose positive, in fin dei conti tre giorni non erano un'eternità, li avrei usati a fin di bene per rimettermi in forma, visto che ero leggermente in sovrappeso.

Non tutto il male viene per nuocere, al termine della mia detenzione ho voluto pesarmi e come speravo, ho avuto un risultato inaspettato, il digiuno forzato ha dato i suoi frutti, sono rientrata nel mio peso forma, è stato meraviglioso..............................


24 novembre 2024

205 - Trasgredire

Ogni tanto nella vita un piccolo desiderio si fa strada dal profondo del tuo cuore e senti che hai bisogno di fare qualcosa fuori dal comune, vuoi fare qualcosa di speciale ed allora ti comporti al di fuori delle regole, oggi è una giornata di queste ed ho deciso che avrei fatto qualcosa di diverso e molto eccitante, mi sono preparata per uscire curando molto bene la mia immagine, un trucco sapiente, non vistoso, ma altamente sensuale, un paio di calze finissime sostenute da un reggicalze nero ed un paio di scarpe con tacco altissimo, mi sono guardata allo specchio, ero bellissima, non avevo bisogno d'altro, ho indossato la pelliccia, mi sono ammirata nuovamente allo specchio, ho visto che ero bellissima e sensuale, ma indossavo qualcosa di troppo cosi mi sono tolta mutandine e reggiseno, un ultimo controllo ed ero pronta per uscire.

Sono andata in centro, nella via più rinomata per lo shopping, volevo che la gente mi guardasse e mentre camminavo provocavo aperture involontarie della pelliccia in modo che i passanti potessero immaginarsi quello che non avevo sotto, ovvero la mia nudità.

Questa passeggiata super sexy in mezzo alla gente mi piaceva e mi eccitava moltissimo, ho percorso più volte tutto il corso e le persone che incontravo continuavano a sbirciarmi immaginando quello che non si poteva vedere, si giravano continuamente per carpire ogni mio segreto più nascosto.

Mentre stavo passeggiando ho ricevuto una telefonata dalla mia amica Martina la quale mi invitava a pranzo da lei, ho accettato con molto piacere e visto che la mia passeggiata mi aveva già soddisfatta sono andata a casa sua.

Appena entrata in casa ho notato che era nuda, aveva solo un giacchino di pelliccia sulle spalle, degli anelli sui polsi e sulle caviglie, ho capito immediatamente che l'invito non era solo per il pranzo ma qualcosa di più sostanzioso, infatti mi ha subito invitata a togliermi la pelliccia e quando ha visto che sotto ero completamente nuda ha voluto sapere perché e cosa avevo fatto, gliel'ho spiegato senza tralasciare nessun dettaglio perché volevo che anche lei godesse della mia avventura.

Dopo il mio racconto, mi ha invitata ad aprire un cassetto della cucina dal quale ho estratto un grosso collare di acciaio con tanto di lucchetto incorporato e mi ha chiesto di mettermelo intorno al collo, non riuscivo a mettermelo bene per via dei miei capelli lunghissimi, allora mi ha aiutata lei per chiuderlo bene intorno al mio collo, successivamente mi ha fatto prendere, sempre dal solito cassetto un paio di leg-irons antiche ma ancora efficienti e lucidissime, le ho riconosciute subito erano un bellissimo paio di "Hiatt Darby Antique" proprio simili a quelle che ho nella mia collezione, le ho chiuse sulle mie caviglie molto lentamente per gustandomi quei meravigliosi suoni metallici che emettevano mentre si chiudevano su di me.

Infine ho estratto dal cassetto un paio di manette sempre della stessa serie, le ho passate a Martina perché volevo che fosse lei ad ammanettarmi con le mani dietro la schiena, bellissimo, era da molto tempo che non ero cosi felice, mentre mi stavo godendo quelle restrizioni la mia carissima amica ha preso sempre dal solito cassetto una ball-gag rossa che non avevo notato e con decisione me l'ha messa dentro la bocca allacciandola bene dietro la testa, non ero molto contenta della sua decisione perché avrei voluto parlare con lei e soprattutto raccontarle tutti i dettagli più piccanti della mia avventura in pelliccia ma lei era di un altro avviso, ha preso  e l'ha fissata al mio collare con un lucchetto, da questo ho subito capito perché mi aveva invitato a casa sua.

Trascinandomi per la catena mi ha portata in giro per la casa come se fossi la sua cagnolina, questa scena la divertiva moltissimo ed è andata avanti fino all'arrivo di suo marito il quale vedendo quella scena si è molto eccitato, ha preso dalle mani di Martina la catena e mi ha trascinata verso il caminetto dove ha bloccato la catena con un lucchetto ad un anello dello stesso poi si è diretto verso sua moglie l'ha presa in braccio e adagiata sul divano poi si è spogliato e le si è gettato sopra iniziando a scoparla in maniere forsennata, era uno spettacolo estremamente eccitante, non so cosa avrei pagato per essere al suo posto, ma purtroppo  la catena con cui ero legata non mi permetteva di avvicinarmi e partecipare, mi sono dovuta accontentare solo di guardarli.

Appena hanno concluso la loro meravigliosa scopata si sono stesi sul tappeto uno di fianco all'altra facendosi le coccole, si sono ricordati della mia presenza, si sono fatti un cenno d'intesa e si sono avvicinati coinvolgendomi ad un incontro a tre.

Ho apprezzato molto la loro iniziativa ed avrei voluto essere più attiva ma purtroppo mi hanno lasciata legata ed ho potuto partecipare solo passivamente ma è stato bellissimo comunque.
Si sono accaniti su di me portandomi più volte all'orgasmo, non finirò mai di ringraziarli per la meravigliosa serata.

Ma la festa non era ancora finita, Martina ha liberato la catena dal caminetto e tirandomi per la stessa mi ha portata fuori in giardino dove c'era un box in legno che fungeva da ripostiglio per gli attrezzi da giardino, ha tolto tutto il contenuto superfluo, mi ha spinta dentro, ha bloccato la catena ad un grosso banco da lavoro ed ha chiuso la porta, è stato il più bell'epilogo che potevo mai sperare.................



27 ottobre 2024

204 - Cambiare le regole in corsa

Sto passando un momento delicato, ho cacciato il mio compagno, ho trovato una nuova amica ma l'ho dovuta subito scaricare a causa della nostra incompatibilità, inoltre altre faccende che mi hanno reso la vita un po' problematica, quindi ho bisogno di ritrovare me stessa, ho bisogno che qualcuno mi aiuti e quale miglior aiuto sarebbe se qualcuno mi tenesse sua prigioniera, incatenata in un rifugio segreto per tutto il tempo necessario affinché io riacquisti la mia serenità.

Avevo pensato di farlo da sola pur avendo gli strumenti necessari, ma l'aiuto di una amico/a sarebbe stato molto più efficace, ho pensato molto a chi rivolgermi per chiedere aiuto, nella mia scelta ho eliminato sistematicamente tutte le mie amiche, troppo tenere e poco inclini ad imporsi, poi dopo una nutrita cernita ho scelto il mio amico Francesco, il quale aveva il carattere giusto ed il luogo adatto, sarebbe stata la persona ideale, cosi l'ho contattato e sono andata a trovarlo per illustrargli la mia proposta.

Avevo una settimana libera da impegni e nessuno mi avrebbe cercata, cosi gli ho proposto di portarmi nella sua casa sulla collina e rinchiudermi nella sua cantina per tutta la settimana, avrei provveduto io stessa a rifornire di cibo e di acqua la cella per la sopravvivenza, era sottinteso che in quel periodo essendo la sua prigioniera poteva scoparmi a suo piacimento, avrebbe accettato ma aveva un problema, nello stesso periodo la moglie aveva organizzato una vacanza proprio li e perciò sarebbe stato molto difficile far combaciare le due cose.

Ero delusa ed amareggiata, non avevo altre soluzioni, poi un'idea mi è frullata in testa, sono tornata alla carica, gli ho detto che non m'importava se la moglie fosse in vacanza nella stessa casa, anzi trovavo molto eccitante essere prigioniera nella sua cantina mentre la moglie ignara di tutto si godeva la vacanza, mi sarei impegnata al massimo per non far rivelare la mia presenza, sarebbe stata molto dura ma ci sarei riuscita, non era convinto, affermava che se fossi stata scoperta per lui sarebbe stata la fine, non voleva accettare ma poi sono riuscita a convincerlo, mi avrebbe portato sul posto il giorno prima dell'arrivo di sua moglie e liberata il giorno dopo la fine della sua vacanza, ce l'avevo fatta, ero estremamente felice.

Nei giorni antecedenti ho rifornito con abbondante cibo ed acqua quella che sarebbe stata la mia prigione per tutta la settimana, poi il giorno stabilito siamo andati alla casa sulla collina, siamo scesi nella cantina, mi sono spogliata e mi sono fatta incatenare collo, mani e piedi con pesanti catene.
Prima di abbandonarmi al mio destino, mi ha scopata con grande vigore ed entusiasmo proprio come tanto desideravo, infine ha chiuso a chiave il cancello della cella e se n'è andato, la mia avventura era iniziata nel migliore dei modi.

Ero rinchiusa ed incatenata nella sua cantina già da un giorno quando dalla finestrella posta in alto sono giunti i rumori di un auto che parcheggiava nelle vicinanze, ho capito che sua moglie era arrivata e da quel momento avrei dovuto fare molta attenzione per non far percepire la mia presenza, dovevo stare in assoluto silenzio perché anche con un semplice starnuto avrei potuto far capire la mia presenza e compromettere tutto, i rumori si sono susseguiti per tutto il giorno fino a notte inoltrata, solo quando ho capito che erano andati tutti a dormire mi sono rilassata, ho mangiato qualcosa e poi mi sono adagiata sul pavimento e mi sono addormentata.

Sono stata svegliata il mattino seguente da rumori che provenivano proprio nelle vicinanze della finestrella, sono rimasta ad ascoltare attentamente per capire cosa stesse succedendo, ho capito che lei, molto probabilmente, si era messa a prendere il sole proprio li con tanto di musica ad alto volume come avrebbe fatto una quindicenne e questo mi faceva innervosire molto, sono stata tesa per tutto il giorno, poi appena tutto è cessato ho sentito dei passi, qualcuno scendeva le scale, ha aperto il grosso cancello ed è entrato, appena ho visto che era il mio amico Francesco ho avuto un sussulto di gioia, mi ha fatto segno di tacere portandosi il dito alla bocca, mi ha detto che sua moglie aveva un po' di emicrania ed era andata a dormire cosi lui era sceso per vedere come stavo, mi ha fatta mettere a quattro zampe e mi ha scopato con grande intensità, era quello che avevo sognato e desiderato per tutto il giorno ed adesso ero stupendamente felice, terminata la fantastica scopata è uscito in tutta fretta richiudendosi il cancello alle spalle, ho trascorso tutta la notte ricordando amorevolmente la grandissima scopata.

Il giorno successivo mentre ero intenta a ripensare all'accaduto della sera precedente ho sentito dei passi scendere in cantina e delle persone parlare, mi sono alzato e posizionata addosso alla parete per non essere notata, Francesco e la moglie erano scesi per prendere una bottiglia di vino, lei vedendo quel grosso cancello di ferro si è incuriosita e gli ha chiesto cosa ci fosse li dentro, mi sono sentita gelare il sangue nelle vene, lui le ha risposto che era solo una vecchia cantina vuota della quale non aveva la chiave.

E' rimasta soddisfatta della spiegazione e non gli ha chiesto altro, hanno scelto una bottiglia di vino e stavano per andarsene ma Francesco ha iniziato a palpeggiare sua moglie, la quale ha riposto positivamente alle sue avances ed è stata ben lieta di farsi una spettacolosa scopata appoggiata al cancello della cella, mentre loro godevano io ero in grande apprensione, il loro rapporto mi sembrava interminabile, poi felici e contenti se ne sono andati con la loro bottiglia di vino e solo allora mi sono potuta rilassare.

Francesco veniva spesso a trovarmi e puntualmente mi scopava con grandissima euforia, poi improvvisamente è successo quello che non avrei mai voluto accadesse, ho sentito dei passi scendere nella cantina ed ho pensato che fosse Francesco che era sceso come al solito per una sana scopata, invece appena il cancello si è aperto è entrata lei, sono rimasta pietrificata, mi aveva scoperta, ero veramente nei guai, è entrata tutta sorridente facendo girare le chiavi tra le mani in segno di potere, mi ha guardata dall'alto verso il basso dicendomi: "se pensavi di prendermi in giro ti sbagli di grosso, Francesco mi aveva informato delle tue intenzioni e cosi sono stata al gioco, ti ho permesso di fare la prigioniera e ho accettato che mio marito ti scopasse ogni tanto ma questo era un piccolo prezzo da pagare, perché dovevi credere di averla fatta franca e di esserti impunemente presa gioco di me, ma da adesso tutto cambia, da questo momento solo io deciderò cosa fare e non fare e malauguratamente per te si prospetta una situazione molto incresciosa dalla quale non potrai sottrarti in alcun modo".

Ero certa che mi odiasse, lo vedevo dai suoi occhi pieni di rabbia, il mio comportamento scorretto l'aveva fatta molto irritare e senza alcun dubbio me l'avrebbe fatta pagare molto cara e cosi è stato, ha controllato la quantità di provviste che avevo a disposizione ed ha ritenuto che fossero troppe e per questo ne ha portate via più della meta, perché secondo lei i prigionieri oltre che la perdita della libertà devono  anche digiunare e prima di uscire dalla cella mi ha mostrato nuovamente le chiavi in segno di potere assoluto e mi ha detto che mi avrebbe lasciata a marcire li dentro per l'eternità.

Ho pensato che molto probabilmente scherzava perché voleva vendicarsi, ma appena ha chiuso il cancello a chiave ho capito che parlava molto seriamente, la mia permanenza li dentro non sarebbe stata breve, ho pianto e le ho chiesto perdono, l'ho implorata di liberarmi ma è stata irremovibile e senza neanche voltarsi se n'è andata via.

Sono rimasta rinchiusa per un'altra settimana con pochissimo cibo a disposizione e lei non è mai scesa per controllare come stavo o se avevo bisogno di qualcosa, la solitudine e la fame mi hanno indebolita e debilitata e per come mi aveva trattata non riuscivo a vedere una via d'uscita e la mia paura di non rivedere la luce del sole mi angosciava cosi tanto che non riuscivo più neanche a piangere.

Dopo un tempo incredibilmente lungo finalmente qualcuno è venuto a trovarmi, era Francesco, il quale dopo avermi liberata dalle catene mi ha presa in braccio e mi ha portata di sopra dove c'era anche sua moglie ad aspettarci, alla sua vista mi sono sentita fortemente fuori posto ma dopo un attimo di smarrimento ho capito che non era affatto arrabbiata con me, al contrario quello che mi avevano fatto era stato per stravolgere la mia straordinaria avventura e farmi provare quel brivido intenso che non avrei avuto se tutto andava secondo i miei piani, sono degli amici fantastici, non potrei mai fare a meno di loro.

Questa incredibile avventura mi ha rigenerata nel corpo e nello spirito e mi ha riportato ad una linea perfetta, mi ha fatto perdere quei 4 chili che non ero riuscita a perdere con una dieta appropriata è stata salutare in tutti i sensi...................


29 settembre 2024

203 - Gloria

La conoscevo fin dai tempi della scuola ma ci eravamo frequentate pochissimo, sapevo che era un'assidua lettrice del mio blog, che gestisco e firmo con un nome di fantasia, non so come abbia fatto ma l'ha collegato a me, molto probabilmente, frequentando amici comuni, ha carpito quell'informazione che doveva rimanere segreta e da quel momento ha fatto di tutto per avvicinarmi ed instaurare una solida amicizia, ero molto incerta sulle sue intenzioni ma poi mi sono lasciata convincere ed ho accettato di esserle amica.

Ha iniziato subito a farmi domande mirate, voleva conoscere tutto, chiedeva continuamente delucidazioni sulle mie avventure pretendendo che le raccontassi ogni particolare, in modo ossessivo chiedeva consigli ed appena li aveva ricevuti si comportava in modo completamente opposto e questo suo modo di fare mi irritava enormemente, comunque per non compromettere l'amicizia accettavo passivamente questo suo comportamento ma in cuor mio non ero felice e mi irritavo enormemente.

All'inizio si limitava solo a fare domande, non mi chiedeva di partecipare a qualche avventura e questo mi lasciava dei dubbi sulla sua sincerità, sono arrivata persino a sospettare che fosse interessata solo ai fatti miei e le avventure di bondage non le interessavano per niente, poi una mattina mi ha detto che era stata da Carlo, il quale gli aveva detto che aveva costruito nel mio seminterrato una "cella" per i miei giochi e desiderava tantissimo vederla.

Questa richiesta mi è sembrata troppo strana, lei che non aveva mai partecipato ad una avventura adesso voleva vedere la mia "stanza dei giochi", c'era qualcosa che non tornava, cosi ho colto l'occasione e gli ho fatto una proposta che non poteva rifiutare, le avrei concesso di visitare tutto il seminterrato ma doveva farlo nuda ed ammanettata per poter assaporare tutto il piacere che quell'avventura poteva trasmetterle, ha storto un po' la bocca, si vedeva benissimo che non le piaceva, ma la sua curiosità era cosi morbosa che ha accettato, le ho detto di venire a casa mia nel primo pomeriggio che avrei soddisfatto le sue richieste.

Il suoi comportamenti nei miei confronti mi avevano molto irritata e mi ero promessa di dargli una lezione che non se la sarebbe dimenticata ed il momento più opportuno era arrivato, poco prima che arrivasse, sono scesa nel seminterrato ed ho attivato i timer per un tempo di 24 ore, poi tornata al piano superiore, mi sono seduta e rilassata sul divano ed ho aspettato il suo arrivo.

La sua curiosità era molto forte, avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di soddisfarla, cosi l'ho fatta spogliare, perché ritengo che le mie avventure siano molto più eccitanti se non abbiamo vestiti addosso, l'ha fatto e dopo essersi spogliata si è lasciata ammanettare con leg-irons sulle caviglie ed un paio di manette sui polsi dalle quali pendeva una catena lunga un metro e mezzo con in cima la piastra per l'elettromagnete, era molto impacciata, ma non poteva sottrarsi, doveva appagare la sua curiosità.

L'ho accompagnata nel seminterrato sorreggendola per un braccio ed una volta giunti davanti alla bellissima cella si è fermata davanti alle grosse sbarre che delimitavano la cella come incantata e dopo il primo attimo di stupore ha preso l'iniziativa ed è entrata dentro.

Ero certa che se le comandavo qualcosa avrebbe risposto al contrario al mio consiglio, cosi le ho chiesto di non chiudere il cancello e lei puntualmente l'ha spinto per chiuderlo ed appena è arrivato a contatto con il telaio si è chiuso inesorabilmente, proprio come avevo previsto.

Appena si è resa conto di essere rimasta chiusa dentro la cella, prima ha provato ad aprire il cancello, poi vedendo che non era possibile mi ha chiesto aiuto, la mia vendetta non era terminata cosi gli ho detto mentendo spudoratamente: "la chiave per aprire la cella sta nella placca di metallo che è in cima alla catena delle manette, la devi avvicinare al sensore di sinistra che è fissato sulla parete in fondo alla cella ed il cancello si aprirà", ed anche questa volta mi ha disobbedito ed l'ha avvicinato all'elettromagnete opposto, la scelta del sensore era una mia scusa tanto l'effetto sarebbe stato il solito, ma ciò non toglie che anche stavolta ha voluto fare di testa sua ed è rimasta inesorabilmente  incatenata alla parete.

Era chiusa dentro la cella ed in più incatenata al muro, era impaurita ed indispettita, non poteva immaginare quello che le era accaduto, mi ha chiesto insistentemente di farla uscire, ero felice, avevo raggiunto il mio scopo e con una grandissima soddisfazione gli ho detto: "vedi cara, tu non mi hai voluto ascoltare, ti ho detto di non chiudere il cancello e tu l'hai chiuso, ti ho detto di avvicinare la piastra al sensore di sinistra e tu l'hai avvicinato a quello di destra, suppongo che Carlo oltre che informarti della presenza della cella nel mio seminterrato ti avrà senz'altro informata che ci sono numerosi timer che comando tutti i meccanismi il quale una volta attivati non c'è modo di fermarli, per cui dovrai startene legata e rinchiusa fino allo scadere del tempo impostato che scadrà domani a mezzogiorno, ti auguro una buona permanenza ed un buon divertimento, io godo molto quando sono legata prova a godere anche tu.......", ho girato i tacchi e me ne sono andata.

Credo che dopo questa esperienza ci penserà due volte prima di fare di testa sua, molto probabilmente perderò un'amica, ma alla fine se l'è andata a cercare..................... aveva ricevuto una dura lezione ed io mi sono sentita pienamente soddisfatta del mio operato......................


25 agosto 2024

202 - Lavori in corso

Gli amori finiscono per due motivi o i compagni si scocciano di stare con te e se ne vanno o li cacci se si sono comportati da stronzi, in questo momento della mia vita ho dovuto cacciarlo di casa perché si era comportando male, sono rimasta sola e per me la solitudine è una cosa insopportabile ed un nuovo compagno non posso certo andare  a prenderlo al mercato!

Erano passati alcuni giorni dalla sua cacciata e mi stavo facendo alcune domande su come potessi continuare con i miei giochi.

Fare self-bondage è sempre stato il mio divertimento preferito, ma altrettanto mi piaceva essere rinchiusa dentro la mia "stanza dei giochi", dentro la quale provavo un piacere molto intenso al quale non avrei mai rinunciato, ma purtroppo per giocarci dovevamo essere almeno in due ed in questo momento ero sola e non lo potevo usare.

Non volendo arrendermi, cosi sono andata a trovare il mio amico Carlo, il quale è sempre pieno di iniziative e nel passato mi ha risolto molti grattacapi, arrivata a casa sua gli ho esposto il mio problema, mi ha ascoltata con molta attenzione, poi mi ha detto: "se non ricordo male, nel tuo seminterrato, accanto alla tua "stanza dei giochi" c'è una cantinetta e non credo che tu la usi, se sei d'accordo la chiudiamo con una bellissima inferriata e la trasformiamo in una cella e quando la userai ti sembrerà di essere rinchiusa in una prigione", "l'idea mi piace, ma per chiudere a chiave il cancello occorre sempre un'altra persona", "ed è qui che sbagli, monterò sul cancello un elettromagnete comandato da un timer cosi dopo che avrai impostato il tempo di chiusura ti basterà entrare, chiudere il cancello e questo appena toccherà il telaio resterà bloccato fino allo scadere del tempo con una forza tale che non riuscirai ad aprirlo neanche con un piede di porco, in più istallerò sulle pareti diversi piccoli elettromagneti, sempre comandati da un timer, affinché tu possa legarti come e più ti piace, ma soprattutto ricordati che una volta avviato, il timer, non si fermerà per nessuna ragione al mondo salvo una terza persona possieda la chiave per disattivarlo, ma quella ce l'avrò solo io".

L'idea era strepitosa, era la soluzione che desideravo, gli ho chiesto di iniziare subito i lavori perché già mi pregustavo un'avventura spettacolosa, mi ha detto che mi costerà un bel gruzzoletto, gli ho replicato che non avrei badato a spese, aveva carta bianca, purché facesse in fretta.

Ha iniziato subito a lavorare e dopo alcuni giorni il lavoro era terminato, siamo scesi nel seminterrato dove mi ha mostrato il lavoro fatto.

Era spettacoloso, una grossa inferriata faceva da parete alla cantinetta ed un pesante cancello fungeva da porta d'ingresso, mi ha chiesto di entrare ed io l'ho fatto, poi mi ha chiesto di chiudermi dentro, allora ho spinto il grosso cancello dall'interno chiudendolo, a quel punto mi ha detto di aprire, sono rimasta molto delusa, il cancello si è aperto con un dito, mi ha sorriso chiedendomi di chiuderlo di nuovo e provare ad uscire, ho obbedito ed appena il cancello è venuto in contatto con il telaio si è bloccato e non sono più riuscita ad aprirlo, "come puoi vedere ora che ho attivato il timer il cancello è bloccato e lo resterà per almeno mezz'ora".

Era una prova, il cancello sembrava saldato al suo telaio, ho cercato in ogni modo di aprirlo, ma non è stato possibile e solo allo scadere del tempo si è aperto magicamente da solo, ero eccitatissima, da adesso potevo imprigionarmi da sola senza chiedere aiuto a qualcuno, mi ha mostrato il funzionamento degli altri timer che comandavano gli altri elettromagneti fissati sulle pareti, ero incredula, potevo legarmi in una infinita di modi e restare prigioniera per tutto il tempo che desideravo.

Prima di saldare il mio debito ho voluto ringraziarlo a modo mio, l'ho preso per mano e l'ho portato in camera da letto e dopo averlo fatto stendere sul letto gli sono salita sopra e.......... gli ho dimostrato tutta la mia riconoscenza, solo a tarda sera, ormai completamente esausto e soddisfatto se n'è andato raccomandandomi nuovamente di non esagerare, ricordandomi per l'ennesima volta che tutti i timer una accesi non si sarebbero fermati fino allo scadere del tempo impostato, gli ho risposto che sarei stata molto attenta e diligente.

Ero soddisfatta per il risultato ottenuto e per la grandissima scopata che mi ero fatta, adesso, super eccitata per la mia nuova "stanza dei giochi", non volevo sprecare neanche un minuto di tempo, cosi mi sono spogliata, ho preso i miei ferri preferiti e sono scesa, ho impostato il timer del cancello affinché rimanesse chiuso per tutta la notte e quelli sulle pareti per tre ore, sono entrata dentro ed ho spinto il cancello che si è chiuso saldamente davanti a me.

Aveva posizionato molti elettromagneti sulle pareti e quattro li aveva messi in modo da essere usati per restare addossati alla parete con le braccia e le gambe aperte ed era quella la posizione che avrei usato per  prima.

Ho messo le manette, un paio, su ogni polso ed un paio su ogni caviglia, ho chiuso l'altro bracciale sulla piastra di armatura ed una volta avvicinata agli elettromagneti sarebbe stata attratta inesorabilmente bloccandomi ad X, rimanere in quella posizione per tutto quel tempo mi ha procurato un fortissimo godimento tanto che sono riuscita ad avere un orgasmo senza neanche toccarmi.

Dopo aver trascorso circa tre ore legata in quella posizione ho iniziato ad avere un po' di dolori ai muscoli delle braccia e delle gambe, ho avuto un po' di timore che qualcosa andato storto e questo malessere si è protratto fino a quando i timer che mi tenevano prigioniera si sono tutti sbloccati liberandomi, in quel momento ho provato un grandissimo senso di liberazione, mi sono distesa sul pavimento ed ho dormito fino al mattino successivo, è stato il  sonno più dolce e profondo che avessi  avuto da molto tempo........................................


21 luglio 2024

201 - Tortura cinese


Ero appena rientrata a casa, mi stavo cambiando l'abito per mettermi comoda, quando il mio sguardo cade nel cassetto dove noto una serie di manette, bellissime e lucenti, che avevo usato la sera precedente, avevo molto tempo a disposizione cosi mi è venuta voglia di fare un po' di self bondage.

Mi sono spogliata completamente, ho preso dal cassetto quei cari oggetti, poi sono andata al frizer ed ho prelevato un cubetto di ghiaccio dove all' interno c'è la chiave congelata che apre le manette in questione, sono entrata nella tavernetta, un piccolissimo locale destinato a dispensa e cantina, ho attaccato il cubetto in alto, poi mi sono seduta ed ho iniziato a chiudere le manette sulle mie caviglie poi sui miei polsi, ma prima ho intrecciato le catene in modo da trovarmi in un hog-tied ed infine con l'ultimo paio ho collegato una mia caviglia alla gamba in metallo della scaffalatura.
Mi ero ammanettata in modo molto restrittivo e non potevo fare molti movimenti, avevo calcolando che il ghiaccio si sarebbe sciolto in poco tempo, circa un'ora, avrei sopportato benissimo ogni sofferenza dettata dal modo in cui mi ero legata e mi sarei goduta piacevolmente ogni minuto della mia sessione di self-bondage.

Era già passato un po' di tempo da quando mi ero legata ed ero assorta nei miei pensieri quando il ghiaccio iniziando a sciogliersi ha iniziato a gocciolare e le gocce cadevano proprio sulla mia testa, questo gocciolio mi ha riportato alla mente quello che avevo letto un libro in cui si parlava di tortura cinese, mi sono subito immedesimata nella prigioniera  torturata con quel metodo.

In un primo momento l'ho trovavo molto piacevole ed eccitante, avevo letto che quel sistema di far cadere costantemente gocce di acqua sulla testa del condannato per un lungo periodo infliggeva una grande sofferenza portandolo sino alla pazzia, quel cubetto sarebbe durato al massimo un' ora, quindi non rischiavo niente, ero consapevole che se in un primo momento quella tortura era estremamente eccitante con il passare del tempo sarebbe senz'altro diventata insopportabile.

Mi ero talmente immedesimata nella vittima dalla tortura che non ho sentito rientrare in casa il mio compagno, il quale aveva invitato alcuni amici per bere qualcosa insieme, ha lasciato i suoi amici in salotto ed è entrato nella tavernetta per prendere una bottiglia di vino ed appena aperta la porta  mi ha vista nuda e legata in un hog-tied estremamente eccitante, non si aspettava la mia presenza in quel luogo, siamo rimasti sorpresi entrambi, ci siamo guardati a vicenda restando ammutoliti per la sorpresa, poi ha notato che il cubetto di ghiaccio sopra la mia testa ed ha capito subito quello che stavo facendo, questo gli ha procurato una fortissima eccitazione e senza pensarci due volte si è abbassato i pantaloni e me lo ha infilato tutto in bocca.

Incurante degli ospiti che aveva lasciato nel soggiorno, con immenso piacere ho condiviso la sua iniziativa e con grande fervore gliel'ho succhiato cercando di regalargli il più intenso piacere che avesse mai provato, visto il luogo ed il momento particolare, l'eccitazione di entrambi era altissima, sono bastate poche ed intense succhiate per farmi riempire la bocca con il suo dolcissimo nettare.

Estremamente soddisfatto si è portato il dito indice sulle labbra ad indicarmi di fare silenzio, ha staccato il cubetto di ghiaccio, l' ha messo dentro un contenitore su uno scaffale e presa una bottiglia di vino che era venuto a prendere se n'è andato dai suoi amici promettendomi che appena si fosse liberato degli ospiti sarebbe tornato subito da me..........., Altro che tortura è stata una piacevolissima ed intensa succhiata di cazzo, ero felice e soddisfatta mi sono leccata le labbra e gustata le ultime gocce in attesa del suo ritorno...............