23 febbraio 2025

208 - Il nuovo compagno


L'ultimo giorno dell'anno durante il brindisi ho espresso un desiderio molto particolare, ho chiesto che l'anno nuovo mi facesse conoscere una persona speciale con il quale condividere una nuova vita e mi rendesse felice, credo che le mie richieste siano state accolte.

Ho trovato una persona bella, gentile, affidabile con la quale ho iniziato una frequentazione molto assidua e devo dire mi sono trovata molto bene, per iniziare mi sono trasferita a casa sua per iniziare una convivenza, ogni tanto pero ritornavo nella mia abitazione per controllare che tutto fosse in ordine e magari fare una visitina nel mio seminterrato per praticare un po' il mio sport preferito, ancora non lo avevo messo a conoscenza dei miei hobby, lo avrei fatto in un secondo momento, adesso non lo ritenevo opportuno.

Un giorno sono tornata a casa mia per verificare che tutto fosse in ordine e lui mi ha seguita di nascosto, molto probabilmente perché incuriosito per le mie lunghe assenze quando mi recavo la, ero entrata in casa e distrattamente non avevo chiuso a chiave la porta, poi ero scesa nel seminterrato, ero entrata dentro la mia "stanza dei giochi" e senza chiudere il grosso cancello, mi sono seduta per terra ed ho preso tra le mani le catene tornando con la memoria a quei momenti splendidi in cui mi ero legata e rinchiusa li dentro.

Stavo sognando ad occhi aperti e non mi ero accorta che qualcuno stava scendendo le scale, improvvisamente davanti alla porta è apparso il mio compagno, sono rimasta pietrificata, senza parole, non l'avevo mai informato della mia vita passata, era all'oscuro delle mie tendenze che glielo avrei detto al momento opportuno.

Adesso che aveva scoperto il mio segreto sarei stata costretta a giustificarmi e metterlo al corrente di tutto, dopo il primo momento di totale imbarazzo ho tirato il fiato, gli sono andata incontro, gli ho dato un bacio e gli ho detto che gli avrei raccontato tutto per filo e per segno su di sopra seduti comodamente sul divano, era un po' sconcertato non immaginava quello che facevo nella mia vita prima di conoscerlo, per prima cosa ha voluto chiarimenti sulla mia "stanza dei giochi", che ai suoi occhi era una prigione a tutti gli effetti.

Ho raccolto tutta la mia calma e gli ho spiegato che durante la ristrutturazione della casa, d'intesa con il mio vecchio compagno, in quello che era uno spazio inutilizzato, abbiamo realizzato la nostra "stanza dei giochi", dove lui puntualmente mi rinchiudeva dopo avermi legata con ogni mezzo ed io godevo nello starmene incatenata in attesa della mia liberazione.

Avevamo realizzato la "stanza dei giochi" con tutti i comfort, isolata termicamente, insonorizzata e con acqua corrente, la sua particolarità era che si poteva aprire solo dall'esterno proprio come una  cella vera, delle volte metteva dentro la cella un po' di cibo e mi teneva prigioniera per molti giorni.

Data la sua particolarità dell'apertura solo dall'esterno, da quando ci siamo lasciati non sono più riuscita ad utilizzarla, allora il mio amico Carlo ha sfruttato quest'altro piccolo vano, ha montato un'inferriata ed ha realizzato delle chiusure temporizzate affinché potessi usare la nuova cella da sola e questo mi ha riportato in vita.

Siamo saliti al piano superiore e dopo esserci seduti sul divano ho iniziato a raccontargli tutte le avventure che avevo realizzato nella mia vita e per dargli un'idea della mia passione l'ho invitato ad aprire un cassetto a caso e scoprire che cosa avrebbe contenuto, in un primo momento non capiva, poi si è alzato ed ha aperto il primo cassetto che aveva a portata di mano ed ha estratto una serie di manette, l'ho invitato ad aprirne un altro ed ha constatato che ne conteneva molte più di quello precedente, la mia casa è piena di questi strumenti di restrizione, ne posseggo una collezione ben fornita, credo di avere almeno 60 pezzi, tutti originali acquistati in tutto il mondo.

Alla visione di tutto quel materiale è rimasto senza parole, allora ho preso due paia di manette e l'ho invitato a seguirmi in camera da letto, mi sono spogliata completamente, mi sono sdraiata sul letto e mi sono ammanettata alla testiera, ho allargato le gambe e l'ho invitato a scoparmi, era incredulo non credeva ai suoi occhi, non si sarebbe mai immaginata una situazione simile, nonostante lo stupore iniziale ho notato che si stava eccitando e chi non lo sarebbe alla vista di una donna bellissima, nuda e  legata al letto che ti invita a scoparla, si è spogliato immediatamente e mi ha scopato come mai aveva fatto da quando stiamo insieme ed in un attimo mi ha fatto raggiungere un orgasmo incredibile.

Dopo quella scopata galattica è andato a prendere le chiavi e mi ha liberata, ma io non ero ancora soddisfatta cosi ho voluto provocarlo ulteriormente facendogli una proposta che non poteva rifiutare: "i miei vecchi compagni dopo ogni scopata fatta sul letto mi portavano sempre nella "stanza dei giochi", mi legavano nuovamente e mi scopavano ancora una volta, poi per ringraziarmi mi lasciavano rinchiusa dentro e se ne andavano tutti soddisfatti, alcune volte sono rimasta legata per due giorni prima di essere liberata".

Ho visto una luce brillare nei suoi occhi, non poteva aspettarsi una proposta migliore, ha raccolto un paio di manette, me le ha messe sui polsi dietro la schiena, poi mi ha presa in braccio e mi ha portata nel seminterrato, mi ha poggiato delicatamente per terra dentro la cella e mi ha scopato di nuovo, poi come gli avevo detto casa facevano tutti i suoi predecessori mi ha lasciata rinchiusa dentro e se n'è andato.

E' stato meraviglioso, credo di aver trovato il compagno giusto, attento ai mie gusti ed i miei bisogni, tutto questo lo deduco dal tempo in cui mi ha tenuta prigioniera e se tanto ti da tanto, la nostra convivenza sarà eccellente.........................