30 novembre 2017

Ripetere l' avventura

Un pomeriggio avevo invitato a casa mia le mie amiche, mentre sorseggiavamo un drink, il discorso  è caduto sull' avventura che Serena mi aveva organizzato: "l' arresto in strada" descrivendola con nei minimi particolari e descrivendo tutte le sensazioni, le paure ed i piaceri che l' avventura stessa ci aveva offerto, le mie amiche seguivano con molto interesse il mio racconto e ne erano visibilmente affascinate, poi a Serena  è venuta un' idea. "perché non ripetere tutte insieme la stessa avventura e questa volta ad essere arrestate sarete in tre..........", le mie amiche prese alla sprovvista non sapevano cosa dire, erano un po' titubanti ma dai loro occhi si capiva benissimo che la proposta era alquanto eccitate molto ma non avevano il coraggio di ammetterlo, io al contrario ho subito accettato ed ero talmente entusiasta che sono riuscita convincerle nonostante la loro ritrosia.
Senza perdere tempo ci siamo truccate in modo molto appariscente, indossato degli abiti che non lasciavano dubbi sui personaggi che dovevamo interpretare ed una parrucca non farci riconoscere casomai qualche nostro amico o conoscente assistesse per puro caso al nostro stravagante gioco, Serena ha voluto utilizzare la sua auto per portarci nella piazzola della medesima strada in modo che una volta scese se avessimo avuto qualche ripensamento non sarebbe stato possibile andarcene senza di lei, per il momento nessuna ha obbiettato ma una volta scese dall' auto la faccenda si è fatta molto seria.
Erano passati pochi attimi dal momento che Serena se n' era andata che molti automobilisti si fermavano e credendo che fossimo delle vere professioniste tentavano degli approcci molto eloquenti che a stento riuscivamo a rifiutare, il tempo passava e più la situazione si faceva sempre più imbarazzante tanto che abbiamo dovuto nasconderci all' interno del boschetto adiacente la strada nell' attesa dell' arrivo della nostra amica che tardava ad arrivare, solo dopo alcune ore di snervante attesa è arrivata con tanto di lampeggiante blu sul tetto dell' auto, gli ultimi automobilisti rimasti, credendo che fosse una retata della polizia, sono fuggiti sgommando ed appena scesa dall' auto,  vestita da poliziotta e con fare autoritario ci ha fatte mettere con le mani appoggiate all' auto a gambe divaricate, poi ci ha ammanettate con i polsi dietro la schiena e con una catena ha collegato le manette, poi con molta calma ha effettuato una lunga ed attenta perquisizione senza tralasciare nessun punto del nostro corpo, quelle mani che frugavano e toccavano in punto del mio corpo mi eccitavano incredibilmente ed a malapena riuscivo a trattenermi, ero vicina a raggiungere un orgasmo, anche le mie amiche apprezzavano quei toccamenti ma il loro desiderio imminente era di allontanarsi in fretta da quel posto prima che qualcuno, insospettito, allarmasse le forze dell' ordine, infine ha preso dei leg irons e li ha chiusi sulle nostre caviglie, come fossimo delle pericolosissime criminali.


Dopo averci legate e perquisite approfonditamente ci ha fatto salite sui sedili posteriori, messe le cinture di sicurezza ed incatenate ai supporti del sedile, poi con tutta calma è partita per portarci "in prigione"....., il gioco era molto eccitante ma un senso di paura e timore aleggiava dentro di noi, temevamo di essere fermati da una pattuglia di veri poliziotti e non credo che vedendoci cosi legate una semplice banale spiegazione sarebbe stata sufficiente, ma a Serena questo non importava e per arrivare a casa sua dove eravamo dirette ha percorso la strada più lunga, prolungando la mostra apprensione, dopo un viaggio interminabile finalmente siamo giunte a destinazione e per evitare gli sguardi indiscreti del vicinato, ha parcheggiato l' auto dentro al suo garage, abbassata la saracinesca siamo scese dall' auto e condotte, sempre ammanettate, nel suo seminterrato dove, per i suoi giochi ed il suo piacere, aveva fatto costruire una vera e propria prigione con tanto celle con sbarre di acciaio, un posto incredibilmente eccitante.


Per controllare che non avessimo armi od oggetti nascosti ha eseguito una seconda minuziosa e sensuale perquisizione, dopo aver rimosse le catene ci ha rinchiuse dentro le celle, sentire il cancello che si chiudeva con un rumore che pareva assordante e la serratura che scattava togliendoci la nostra libertà mi ha procurato un piacere incredibile, assicuratasi che non saremo potute evadere per nessun motivo se n' è andata, solo alcune ore più tardi è tornata, ma il suo sguardo non prometteva nulla di buono, cosi con un sorriso che aveva del perverso ci ha detto: "generalmente quando uno viene arrestato è poi ascoltato dai PM che decidono se convalidare l' arresto o rimetterlo in libertà, purtroppo il mio PM nel fine settimana non lavora cosi resterete rinchiuse fino a lunedì", ci siamo guardate stupite, quel gioco che doveva durare un pomeriggio si stava protraendo più del dovuto e trascorrere tutto il week end rinchiuse non rientrava nei nostri piani, purtroppo per noi solo Serena aveva le chiavi per poterci liberare e conoscendola se aveva deciso cosi nessuno gli avrebbe mai fatto cambiare idea, nonostante le lamentele delle mie amiche ero felice di questo cambiamento di programma e restare tutto il week end rinchiusa dentro quella cella era la parte più bella ed eccitante di questa avventura..................