20 novembre 2016

Ringraziamento o vendetta

La vacanza fatta presso l’ hotel prigione insieme alla mia amica Bianca mi aveva soddisfatta pienamente, avevo ottenuto quel brivido che per tanto tempo stavo cercando ma aveva lasciato dentro di me qualcosa di amaro, il sospetto che avesse sbagliato volutamente la prenotazione si era inglobato nella mia mente e non riuscivo a cancellarlo, certo che se avessimo passato insieme tutto il periodo della vacanza, rinchiuse dentro le celle della prigione, sarebbe stato stupefacente, ma cosi non era stato, ero certa della sua malafede, nonostante continuasse a discolparsi in ogni modo, un piccolo tarlo di vendetta si faceva strada dentro di me cosi ho escogitato un piano per vendicarmi.
Ho invitato la mia amica a cena, dopo siamo andate in camera per giocare un po’, sul letto avevo lasciato di proposito numerose manette e catene, sapevo che allo loro vista si sarebbe eccitata e lasciata andare e cosi è stato, appena le ha viste non ha perso tempo, si è spogliata e mi ha subito chiesto di essere incatenata, dopo essermi spogliata a mia volta, ho proceduto ad ammanettarla mani e piedi, la stessa cosa ho fatto su di me, poi felici ed eccitate abbiamo dato sfogo a tutte le nostre voglie più nascoste.
Dopo il primo assalto frenetico, ancora eccitate, ho proposto alla mia amica di proseguire il nostro incontro d' amore nel seminterrato, dentro la mia “prigione privata”, felicissima della proposta è scesa dal letto mostrandomi le mani perché le togliessi le manette, le ho detto che non era necessario liberarla perché avremo continuato il nostro eccitante gioco di sotto, ha sorriso e si è incamminata zoppettando nel seminterrato, intanto io ho preso dal frizer un cubetto di ghiaccio in cui era congelata la chiave di un lucchetto che avrei usato per il nostro gioco.
Scese nel seminterrato ed entrate dentro il dungeon ho appeso il cubetto del ghiaccio sul soffitto poi, raccolta una delle lunghe catene fissate al muro ho incatenato ad essa Bianca, poi raccolta l’ altra ho fatto la stessa cosa su di me, adesso che eravamo ambedue incatenate e saremo rimaste imprigionate fino a quando il cubetto di ghiaccio si fosse sciolto e fatto cadere la chiave, abbiamo continuato le nostre effusioni amorose con maggiore piacere ed intensità.

Era bellissimo essere incatenata insieme alla mia carissima amica, condividere il piaceri dell’ amore e della prigionia contemporaneamente, dopo alcune ore il ghiaccio si è sciolto e la chiave è caduta, l’ho raccolta e mi sono liberata dalla catena che mi teneva prigioniera, poi ho gettato la chiave per terra vicino a Bianca che l’ ha raccolta ed ha provato a liberarsi senza però riuscirci, la chiave funzionava solo sul mio lucchetto, mi ha guardato stupita, gli ho sorriso dicendogli: “sono certa che quando hai prenotato la vacanza al "jail-hotel" hai sbagliato volutamente e ti confesso, per me è stato meraviglioso, era quello che avevo sempre desiderato e poiché sono rimasta talmente estasiata che adesso ti voglio far provare quello che ti sei persa”, cosi mentre le rimaneva stupita ed ammutolita sono salita di sopra mi sono liberata dalle catene ho recuperato del pane secco ed alcune bottiglie d’ acqua e sono tornata giù.
Ho deposto quel poco cibo su un vassoio, per terra, vicino della mia amica, poi ho raccolto la catena che la teneva legata al muro e con un lucchetto l’ ho accorciata di un metro circa, era talmente corta che che a malapena poteva stare in piedi, soddisfatta sono uscita ricordandogli che poteva gridare ed urlare quanto voleva tanto la cella dove si trovava rinchiusa era perfettamente insonorizzata e nessuno l' avrebbe mai sentita ed io sarei tornata a liberarla non prima di sette giorni, è entrata in una stato di agitazione mi ha implorato, pregato, ha ammesso che effettivamente l' aveva fatto apposta, mi ha chiesto perdono, ma sono stata irremovibile, non ho avuto nessuna pietà ho chiuso a chiave la porta e sono uscita, ho abbassato le luci lasciando la cella quasi al buio, ho regolato l’ aria condizionata in modo da rendere tutto l’ ambiente fresco, al contrario di come l' avevo trovato io, poi sono salita in casa e mi sono messa a sbirciare la mia amica attraverso una telecamera nascosta posizionata dentro la cella.
L’ ambiente che le avevo creato era quasi simile a quella in cui ero stata rinchiusa durante quella splendida vacanza, ma la mia carissima amica non riusciva ad apprezzare tutto ciò, l’ ho vista agitarsi inutilmente strattonando le catene chiedere invano aiuto, constatato che ogni suo sforzo per liberarsi non avrebbe prodotto nessun effetto, si è rassegnata, rannicchiandosi contro la parete e mettendosi a piangere, il suo stato di animo non ha prodotto in me alcun senso di pietà, anzi ha generato in me uno stato di eccitazione che non ho resistito e mi sono masturbata davanti al monitor che trasmetteva le immagini della mia carissima amica incatenata dentro la cella.
Dopo due giorni, ha deciso che era stata sufficientemente punita, sono scesa e l’ ho liberata, appena si è sentita libera dalle catene mi ha gettato le braccia intorno al collo ed in lacrime mi ha chiesto perdono per lo scherzetto che mi aveva fatto, gli ho detto che l’ avevo già perdonata ma la prossima volta se decideremo di fare una vacanza insieme dovrà rispettare tutti gli accordi altrimenti potrei........ vendicarmi............

2 luglio 2016

Jail hotel

Avevo già fatto una vacanza in un hotel prigione, era stato bellissima ma niente di speciale, volevo trovare qualcosa di veramente autentico, vero, con delle celle che non fossero camere d’ albergo ma vere dentro le quali si possa respirare il profumo della detenzione, durante mie navigazioni su internet avevo scoperto che in un paese dell’ est c’ é un hotel con queste caratteristiche, utilizzata come una  prigione militare nazista, oggi l'impianto da incubo è stato trasformato in un albergo-prigione mantenendo le stesse caratteriste di un tempo dove gli ospiti dopo aver firmato una liberatoria possono essere trattati come detenuti effettivi.
Questo hotel faceva al caso mio, era quello che stavo cercando, mi eccitava molto il fatto di essere rinchiusa in una vera prigione e trattata come una detenuta “pericolosa”, subendone tutte le conseguenze, ma non conoscendo la lingua dovevo trovare un compagno/a disposto/a ad aiutarmi e mi seguisse in questa avventura, ne ho parlato con tutti i miei amici ma nessuno era disposto ad accettare.
Quando stavo quasi per rinunciare, Bianca mi ha detto che accettava l' invito e mi avrebbe accompagnato, felicissima ho prenotato e la settimana successiva siamo partite per la nostra vacanza "infernale".
Quando ci siamo presentate all' hotel per prima cosa ci hanno fatto firmare una liberatoria accettando di essere trattati come veri prigionieri da parte del personale qualificato, che include dormire in una cella su un vecchio materasso posato su assi di legno, mangiare cibo della prigione servito attraverso le porte sbarrate, essere apostrofati verbalmente dalle guardie ed eseguire gli ordini alla lettera. Il mancato rispetto per il rigoroso codice di condotta è punita attraverso l'esercizio fisico e lavori di pulizia attorno alla prigione.
Senza alcuna esitazione ho firmato con immensa gioia la liberatoria, subito dopo mi hanno condotto in una stanza dove mi hanno fatto depositare tutti i bagagli spogliare e vestire con abiti della prigione e subito mi hanno ammanettato mani e piedi, effettuato una lunga ed attenta perquisizione, poi fotografato e registrato come da prassi, al termine delle procedure mentre due secondini mi stavano accompagnando in una cella ho visto Bianca che si trovava sempre nella parte ospite ed era ancora vestita con gli stessi abiti con cui era arrivata, incuriosita gl ho chiesto perché si trovasse ancora li la sua risposta mi ha gelato il sangue: “scusami tanto ma quando ho effettuato la prenotazione devo aver sbagliato qualcosa invece di prenotare una settimana per due ho prenotato due settimane per una persona, spero che che questo piccolo disguido si traduca in una eccellente vacanza per te” e salutandomi con un sorriso sarcastico ha concluso: “goditi la vacanza, ci rivediamo tra due settimane…………” colma d’ ira ho cercato di far capire alle guardie che volevo rinunciare ho provato a divincolarmi per fuggire ma ormai era troppo tardi  hanno aperto una cella e mi hanno rinchiusa dentro senza neanche togliermi la manette.
La cella era buia stretta e odorava di muffa, se non era che ero in vacanza sarebbe stato un luogo veramente terribile, dopo alcune ore si apre lo spioncino della porta ed una guardia mi osserva per vedere se tutto va bene, vede che mi sono calmata allora entra e mi libera dalle catene, poi deposita sol pavimento un vassoio con  il pranzo, una brodaglia immangiabile ed una bottiglietta d’ acqua, guardo la cena indifferente e mi stendo sul lettino rimuginando su quello che è accaduto.
Bianca mi aveva imbrogliato magistralmente, adesso mi trovava rinchiusa in una prigione alla mercé dei guardiani e visto che non conoscevo una parola della loro lingua ero nell’ impossibilità di farmi capire e far valere le mie ragioni ed i miei diritti, ero in un bel guaio questo grazie alla mia carissima amica Bianca.
Dopo alcuni giorni dei quali non sono riuscita ne a dormire ne a mangiare quella schifezza di cibo ho iniziato a protestare ed urlare, le guardie non comprendendo una parola di quello che dicevo mi hanno scambiato per una viziosa eccentrica ed isterica, non hanno fatto nulla per capire ciò che volevo, anzi, scocciati per i miei isterici capricci, sono entrati mi hanno sbattuta per terra e dopo avermi ammanettata mani e piedi mi hanno portata nel reparto al piano sottostante, quello che ai tempi in cui il carcere era attivo era riservato ai prigionieri pericolosi e speciali ed adesso inutilizzato, credo che lo avessero aperto solo per me perché ero diventata insopportabile, mi hanno spinto dentro una piccolissima cella e dopo aver chiuso il grossissimo cancello se ne sono andati lasciandomi sola ed al buio.
 Non c’ erano finestre, la poca aria, umida e pesante, entrava attraverso il cancello, non c’ era nessun letto sul quale potermi stendere ero finita veramente all’ inferno, adesso potevo piangere e lamentarmi con ragione, i miei carcerieri non avevano dimostrato nessuna pietà nei miei confronti ed ero sicura che non mi avrebbero liberato fino alla scadenza del contratto.
Ho trascorso i restanti giorni rinchiusa in quel tugurio, dove una volta al giorno mi portavano da mangiare un po’ del loro pane schifosissimo ed un po’ d’ acqua e siccome i miei bisogni li dovevo fare per terra prima del cibo provvedevano a lavare ed innaffiare me ed il pavimento con un tubo di gomma, poi se ne andavano felici canticchiando.
Alla scadenza della vacanza sono venuti a prendermi, dopo avermi liberata dalle catene mi hanno fatto fare una vera doccia e fatta rivestire con i miei vestiti, poi mi hanno accompagnato all’ ingresso dove c’ era la mia amica Bianca ad attendermi, mi ha abbracciato e baciato poi dopo aver salutato tutto lo staff dell’ hotel mi ha persa sottobraccio e ci siamo incamminati per l’ l’uscita, era euforica voleva sapere tutto, com’ era andata, se mi ero divertita, ogni particolare, “non avere fretta ti dirò tutto al momento opportuno, adesso allontaniamoci il più possibile da questo posto non vorrei che ci ripensassero e mi ospitassero per altre due settimane………………”
La “vacanza” se cosi si può chiamare, dentro quella cella, è stata la più dura e tremenda della mia vita, sarà ben difficile che in futuro la possa rifare……………. o forse………. chissà………………..

10 giugno 2016

"Alice" 3° parte

Il gioco, sconvolgente ed estremamente eccitante stava andando avanti già da un po’ di tempo, mi mandava una - due email a settimana ed io puntualmente mi recavo nella casa, dove avevo vissuto quel fantastico rapimento, mi spogliavo, mi ammanettavo al letto dopo aver messo la ball gag ed il cappuccio e restavo in trepidante attesa, eccitata ma tormentata da paure, insicurezze e molti rimorsi per essermi messa totalmente nelle mani di uno sconosciuto senza valutare i rischi che avrei corso, non ero m ai riuscita a vederlo in faccia e questo mi tormentava e mi eccitava allo stesso tempo, ma nonostante tutto ero talmente eccitata che tutte le mie preoccupazioni passavano in secondo piano.
Quando arrivava, dal rumore sommesso dei suoi passi capivo che si muoveva intorno al letto e passava molto tempo a guardarmi nuda ed immobilizzata, ero sicura che tutto questo lo eccitasse incredibilmente, sentire la sua presenza e non poterlo vedere mi dava un senso di angoscia misto ad intenso piacere, poi sentivo il rumore lieve dei suoi abiti che cadevano sul pavimento, poi il suo peso su di me e l’ inizio di una scopata fantastica, che mi faceva salire al settimo cielo regalandomi un immenso piacere.
Una sera mentre era intento a scoparmi ho sentito altre mani sul mio corpo, non capivo di chi fossero, presa dall' intenso piacere non mi ero accorta che nella stanza erano entrate altre persone ed adesso mi stavano accarezzando e palpando senza riguardo, legata com' ero non avevo nessuna possibilità ne di ribellarmi ne chiedere aiuto, ogni suono era soffocato dalla ball gag che avevo infilata nella bocca, cosi ho accettato passivamente che uno dopo l' altro mi scopassero a loro piacimento e devo dire che dopo il primo spavento iniziale alla fine sono rimasta molto soddisfatta delle loro prestazioni che mi hanno fatto raggiungere più volte l' orgasmo.
La cosa si è ripetuta più e più volte e devo dire che mi faceva piacere ma adesso era giunto il momento di conoscere i volti dei miei "fottutissimi amanti", cosi mi sono rivolta ad un amico ed in gran segreto gli ho fatto istallare all' interno della casa numerose telecamere nascoste, poi ho atteso la prossima convocazione.
Anche quest' ultima si è rivelata spettacolare, io come sempre legata e bendata e loro che si davano un gran da fare per scoparmi a più non posso, sono sicura che qualcuno si sia concesso pure il bis con mio grandissimo piacere, poi come sempre se ne sono andati via tutti lasciando la chiave per liberarmi allacciata come sempre al mio polso, dopo aver ripreso fiato da quell' incredibile battaglia mi sono liberata e fortemente incuriosita sono andata a visionare ciò che le telecamere avevano registrato, finalmente potevo vederlo in faccia, adesso non era più uno sconosciuto, era un amico di Martina che avevo visto a casa sua durante una festa.
 Non contento dell’ occasione che gli era capitata aveva voluto strafare ed aveva invitato cinque suoi amici che, ben lieti di farmi felice si davano il cambio alternandosi dentro di me, vedendo quelle immagini mi stavo eccitando ancora ma tutto è crollato improvvisamente quando ho visto dalla registrazione di un' altra telecamera ho visto si faceva pagare dai suoi amici prima di farli entrare in camera da letto a scoparmi, allora mi sono arrabbiata, incazzata nera ho prelevato tutte le registrazioni le ho portate a casa e fatto diversi CD.
Mi sono messa alla ricerca del mio "amico", non è stato difficile, individuato il suo indirizzo mi sono recata a casa sua, ho atteso che sua moglie uscisse, ho suonato alla porta e quando mi ha vista e totalmente sbiancato, senza aspettare il suo invito sono entrata in casa,  gli ho messo in mano il CD invitandolo a guardarlo, forte della mia supremazia gli ho detto: "mi avevi coinvolto in un gioco bellissimo ed ero dispostissima a coinvolgere anche i tuoi fottuti amici, ma per la tua stupida avidità hai sciupato tutto ed adesso ne pagherete tutte le conseguenze, se non vuoi che questo video arrivi nelle mani di tua moglie ed in quella delle altre mi darete un bel gruzzoletto a testa e se provate a fare i furbi c' è sempre la possibilità che il video vada nelle mani delle autorità con tutte le conseguenze del caso ed  allora prevedo guai a non finire, il CD lo puoi tenere come ricordo, ti aspetto tra una settimana nella casa dei nostri giochi per saldare i vostri debiti", mi sono alzata e sono uscita felice,  la mia vendetta si stava materializzando...................................

2 maggio 2016

"Alice" 2° parte

Martina organizzando il mio rapimento, simile al film che avevamo visto assieme, mi aveva fatto vivere un’ avventura entusiasmante dalla quale ne ero rimasta talmente soddisfatta che stavo pensando di chiedergli di ripeterla, ma non avevo il coraggio, il ricordo dell’ avventura passata mi affascinava, mi eccitava e mi perseguitava tutte le notti.
Una mattina aprendo la posta elettronica trovo un messaggio da un mittente sconosciuto, faccio per cancellarlo ma l' oggetto del messaggio mi incuriosisce, allora l' apro e lo leggo: "Carissima Elisa, sono uno dei tuoi rapitori e da quel poco di tempo che siamo stati insieme ho capito e valutato che sei una persona particolare, hai vissuto e goduto molto intensamente per tutto il tempo che siamo stati insieme e sono certo che ne sei rimasta altamente soddisfatta, ho capito subito quali sono i tuoi gusti e quanto piacere hai provato sin dal momento che ti abbiamo rapita, anche la tua amica Martina mi ha confermato ciò che ho pensato ed adesso, sicuro di farti un grosso piacere, ti voglio proporre un nuovo gioco, sono certo che sarà di tuo gradimento, se per caso non lo fosse cestina questo mio messaggio ed ognuno andrà per la sua strada.
Il gioco che ti voglio proporre è questo: " ti faro avere le chiavi della casa dove ti ho segregata e quando lo riterrò opportuno ti invierò un messaggio, ti recherai all' indirizzo indicato ed una volta dentro dopo esserti spogliata completamente ti legherai al letto allo stesso modo in cui ti avevo legato io, con la ball gag nella bocca ed il cappuccio in testa e resterai in attesa del mio arrivo, ti userò lo stesso trattamento che hai ricevuto del quale so con certezza che ne sei rimasta molto soddisfatta, prima di andarmene faro in modo che tu possa liberarti facilmente dalle manette e tornare felice e soddisfatta a casa", per rendere il gioco più eccitante tu non saprai mai chi sono e resterò per sempre lo sconosciuto che ti ha rapita", se ti piace questa mia idea e sei pienamente d' accordo rispondi a questa email". 
Ho letto e riletto quell' email provando un' incredibile eccitazione, accettare poteva significare vivere costantemente nella paura di essere rapita in ogni momento, ma questo tipo di paura e trattamento è quello che vado cercando in ogni momento, volevo accettare immediatamente ma avevo anche una grandissima paura nel mettermi nelle mani di un perfetto sconosciuto con tutte le conseguenze che la mia approvazione poteva avere, ci ho pensato alcuni giorni poi ho preso la decisione ed ho risposto con due semplici parole: " ok accetto...........".
Due giorni dopo mi è stata recapitata una busta contenente una chiave, eccitatissima ho atteso impazientemente il messaggio che mi indicasse il luogo e l' ora dove mi sarei dovuta recare per mettermi a disposizione del mio rapitore.
Il messaggio si è fatto attendere oltre una settimana, nel frattempo mi sono immaginata scenari incredibili cercando di minimizzare tutte le conseguenze che ne potevano derivare, il giorno ed all' ora stabilita mi sono recata all' indirizzo indicato ed appena entrata ho subito riconosciuto, nonostante fossi rimasta quasi sempre bendata, il luogo in cui mi avevano tenuta prigioniera. Senza perdere un attimo di tempo, mi sono spogliata completamente, ha messo la ball gag nella mia bocca allacciandola ben stretta dietro la testa, mi sono seduta sul letto ed ho bloccato le mie caviglie con i leg irons già fissati alla base del letto, ho infilato il cappuccio sulla mia testa, mi sono distesa e ho allungato le mani alla ricerca delle manette bloccate alla testata e le ha fatte scattare sui miei polsi rimanendo prigioniera, con il cuore in gola ho atteso che il mio sconosciuto rapitore arrivasse.
Dopo circa mezz' ora ho sentito la porta aprirsi, dei passi avvicinarsi, ho seguito i suoi passi mentre girava intorno al letto forse per controllare che fossi ben legata e non potessi fuggire, infatti ha controllato le manette sui polsi stringendole leggermente poi con quelle delle caviglie, infine ha controllato che avessi in bocca la ball gag e ritenuto che avessi eseguito i suoi ordini come mi aveva ordinato ha iniziato a carezzarmi tutte le parti del corpo portandomi ad uno stato di eccitazione indescrivibile, poi si è fermato un attimo ed ho capito che si stava spogliando, subito dopo è salito sopra di me e mi ha scopato......scopato......scopato...... avrei voluto gridare il mio grandissimo piacere ma la ball gag me lo impediva, dalla mia bocca uscivano solo rantoli di estremo piacere, è stata un’ esperienza meravigliosa, essere legata al letto e scopata da uno sconosciuto è sempre stato il mio sogno che adesso ho realizzato e ne ho tratto un immenso piacere che mi ha fatto raggiungere l' orgasmo numerose volte.
Alla fine, dopo “numerosi assalti”, prima di andarsene ha legato una cordicella al polso destro, ho capito che attaccata ad essa doveva essere la chiave delle manette e cosi è stato, dopo averla recuperata sono riuscita a liberarmi dalle catene, mi sono rivestita, ho raccolto le mie cose sono uscita sperando di ricevere al più presto un' altra chiamata..................

31 marzo 2016

"La scomparsa di Alice Creed"


Era un po' di tempo che non sentivo la mia amica Martina, poi un giorno mi telefona invitandomi a trascorrere una serata con lei, accetto molto volentieri, prendo l' auto e vado a casa sua, mi accoglie con calore, ci sediamo sul divano e ci raccontiamo delle nostre ultime avventure, verso l' ora di cena faccio per andarmene ma lei mi chiede di restare ancora perché in TV è in programmazione un film che certamente mi piacerà, non avendo impegni rimango e dopo cena ci mettiamo comode per guardare il film: "La scomparsa di Alice Creed" non l' avevo mai visto, era la storia del rapimento di una ragazza che viene sequestrata per strada e portata in una casa, ammanettata al letto in attesa del riscatto, la visione di quelle immagini mi hanno eccitato talmente che mi sono lasciata andare e mi sono masturbata davanti alla mia amica esprimendo il fortissimo desiderio di essere al suo posto.
 Martina  mi ha detto: "sapevo che il film sarebbe stato di tuo gradimento, ma se vuoi vivere una simile avventura io sono la persona giusta e basta che tu mi dia il consenso e ti organizzo qualcosa di simile", sono rimasta senza parole, vivere un rapimento simile a quello del film era una cosa fantastica, senza pensarci su ho subito acconsentito dando carta bianca alla mia amica, "ok, penso a tutto io, ma ad una condizione non saprai mai ne dove verrai portata ne chi saranno i tuoi rapitori i quali potranno disporre di te a loro piacimento" ero troppo eccitata ed alla consapevolezza che avrei vissuto un' esperienza simile ho accettato incondizionatamente.
Poiché erano trascorsi molti giorni da quando Martina mi aveva proposto di vivere l’ esperienza di un rapimento, me ne ero quasi dimenticata, poi una sera mentre stavo rientrando a casa camminando per un vicolo buio ho sentito dei passi dietro di me, non ho fatto in tempo a voltarmi che mi sono sentita afferrare da dietro da due energumeni incappucciati i quali mi hanno caricato a forza in un furgone parcheggiato poco più avanti, uno di loro mi ha messo un fazzoletto sulla bocca zuppo di una sostanza che mi ha fatto perdere i sensi.
Non so quanto sia rimasta priva di sensi ma quando mi sono risvegliata ero stesa su di un letto ammanettata con le braccia larghe, una ball gag in bocca ed un cappuccio sulla testa, mi sono resa subito conto che ero stata rapita,  ma nonostante sapessi che tutto questo era stato organizzato dalla mia amica, trovarsi al buio e legata al letto mi metteva addosso una paura incredibile, non sapere chi erano i tuoi rapitori e che intenzioni avessero nei miei confronti mi impediva di eccitarmi e vivere il mio rapimento come me lo ero immaginato.
Dopo alcune ore trascorse al buio nel silenzio totale, durante il quale ho cercato di riordinare le idee e valutare la mia situazione, ho sentito dei passi avvicinarsi poi il freddo contatto di un paio di forbici che tagliano i miei vestiti lasciandomi completamente nuda, sono stata colta dal panico ed ho cercato disperatamente di liberarmi dalle manette ed urlare per chiedere aiuto ma tutto è stato inutile, ero terrorizzata, sudata ed impaurita, ho sentito delle mani su ogni parte del mio corpo che mi stavano palpando, allora ho capito quello le loro intenzioni, mi sono rilassata ed ho cercato di rendere tutto più piacevole.
 Dopo avermi accarezzato a loro piacimento e fatto eccitare al massimo uno alla volta è salito sopra e mi ha scopato con estremo vigore, la paura ha lasciato subito il suo posto al piacere e mi sono goduta quei meravigliosi cazzi che entravano prepotentemente dentro di me.
Dopo avermi scopato a loro piacimento mi hanno riaddormentata premendomi il solito fazzoletto imbevuto di anestetico sulla bocca, mi sono risvegliata che era già notte inoltrata, nuda e distesa sotto la siepe all' interno del mio giardino, ho recuperato la chiave di riserva e sono entrata in casa, mi sono buttata sul letto e mi sono addormentata profondamente, felice per la bellissima avventura appena vissuta, incredibilmente eccitante……………. devo ricordarmi di ringraziare Martina....................

28 febbraio 2016

99 ore




Da quando sono tornata single la mia vita ha avuto una svolta, adesso sono più tranquilla e rilassata, frequento amici senza l' obbligo di rendere conto a nessuno del mio operato e non avendo più legami di nessun tipo posso decidere autonomamente della mia vita, ma di tutto questo c' è qualcosa che mi manca, non posso più usare la mia stanza dei giochi che avevo fatto realizzare nel seminterrato, una vera e propria cella di sicurezza, ma per poterla usare occorre essere in due, non posso rinchiudermi e poi liberarmi da sola quando voglio uscire, la porta si apre solo dall' esterno, devo avere qualcuno che mi incateni e mi rinchiuda dentro e solo lui può decidere quando farmi uscire.
Molte volte scendo nel seminterrato, entro e rievoco piacevolmente tutte le volte che sono imprigionata li dentro provando un profondo senso di nostalgia, ma poiché non c' è modo di poterci giocare da sola, se ho voglia legarmi devo ricorrere al vecchio sistema del cubetto di ghiaccio, secondo la grandezza del cubetto riesco a rimanere legata per un massimo di due ore che, a confronto di interi giorni rinchiusa dentro la mia prigione è troppo poco per le mie esigenza, poi mi sono ricordata che tempo fa il mio compagno aveva istallato nei pressi del caminetto un marchingegno costituito da un potente elettromagnete comandato da un timer e camuffato in una presa elettrica, era molto tempo che non lo usavo, cosi sono andata a riscoprirlo perché adesso poteva tornarmi utile.
Mi sono concentrata sul timer e dopo molte prove mi sono ricordata il suo funzionamento, ho constatato che poteva rimare attivo per un massimo di 99,9 ore, sembrano un' infinita, ma in realtà sono solo quattro giorni più qualche ora, avevo in mente di rimanere legata per alcuni giorni e quel timer poteva esaudire il mio desiderio.
Volevo restare legata per un lungo periodo senza avere la possibilita di liberarmi anticipatamente e per questo ho allontanato tutti i gli oggetti dalle vicinanze e contrariamente al buonsenso, non ho predisposto nessuna via di fuga alternativa, poi sono andata a prendere il WC da campeggio e l' ho posizionato nelle vicinanze, non volevo interferenze o essere disturbata cosi ho chiuso tutte le porte e finestre e staccato il telefono, ho preso un po' di cose da mangiare ed un paio di bottigliette d' acqua, ho posizionato il timer sul massimo impostabile, 99,9 ore, mi sono spogliata completamente, ho preso le mie catene speciali e mi sono incatenata mani e piedi dopo aver chiuso sul mio collo un bellissimo collare ho gettato le chiavi dalla parte opposta della stanza, ho raccolto la catena collegata al collare e sono andata in prossimità dell' elettromagnete dove ho appoggiato il grosso anello di ferro che è fissato al terminale della stessa che ha aderito istantaneamente ad esso, ho provata a tirare la catena con tutte le mie forze per provare a liberarmi ma è stato tutto inutile la catena era ben salda impossibile staccarla, ero prigioniera e lo sarei rimasta fino a quando il timer, finito il suo conteggio, avesse liberato la catena.
Finalmente potevo restare incatenata per un lunghissimo periodo come non mi accadeva da un po' di tempo, ho iniziato a giocare con le mie catene e navigare con la mia fantasia provando quel piacere perverso che tanto avevo sognato, il giorno è passato in un lampo fino a quando mi sono addormentata piacevolmente sognando scenari fantastici.
Al mattino sono stata bruscamente svegliata dal suono insistente del campanello della porta, colta dal panico mi sono sdraiata a ridosso del caminetto, avevo paura che, chi aveva suonato avesse guardato attraverso la persiana e mi avesse vista incatenata, ciò non è accaduto, lo sconosciuto se n' è andato cosi mi sono potuta rilassare, ma la tranquillità non è durata molto il campanello ha suonato molte volte durante il giorno, sembrava che tutti avessero bisogno di me ed ogni volta trasalivo con il cuore che mi batteva a mille, mi sono innervosita talmente che per rilassarmi ho divorato tutte quelle poche provviste che avevo a disposizione.
Il terzo giorno affamata e depressa ho cercato in tutti i modi di mettere fine alla mia prigionia, ma era impossibile, per evitarlo non avevo predisposto volutamente una seconda via di fuga e non c' era nulla da fare dovevo se non attendere, incatenata, tutto il tempo programmato, ho trascorso tutto il giorno in ansia pensando a cosa sarebbe accaduto se qualcosa fosse andata storta, ho passato la giornata agitatissima come non mi era mai capitato.
Il quarto giorno nella mia mente si è inculcato il tarlo del fallimento, sicura che sarebbe successo l' irreparabile e poiché non avevo detto a nessuno dove ero ne cosa avrei fatto, sarei sicuramente morta di fame incatenata nella mia casa senza che nessuno si accorgesse di me, stanca, arrabbiata ed affamata ho atteso sconsolata la mia fine, poi un rumore insolito, il timer è scattato ed ha liberato la catena che mi teneva legata al muro, di colpo tutte le paure sono passate e colma di felicita invece di correre a liberarmi dalle catene sono rimasta sdraiata sul mio soffice divano ancora per molto tempo.........
E' stata un' avventura angosciosa e stressante, ma visto il risultato finale credo che molto presto la rifaro, ma questa volta voglio qualcosa di più restrittivo, sto pensando di accorciare la catena del collare ad ammanettarmi la mani dietro la schiena, voglio portare al limite la mia resistenza, forse sono pazza, ma sono certa che lo rifaro......................