30 dicembre 2013

Regali di Natale



Nonostante il Natale cadesse in un mese freddo l'ho sempre aspettato con molto entusiasmo, fin da bambina ero impaziente che arrivasse quel giorno per poter aprire i regali che i miei genitori avevano messo sotto l'albero e questo mio entusiasmo lo vivo ancora adesso, dopo aver fatto l'albero di Natale, ogni sera che torno a casa guardo sotto per vedere se ci sono dei regali da me tanto desiderati.
Alcune sere prima di Natale, appena rientrata in casa trovo una sorpresa, ci sono dei pacchetti sotto l' albero con i relativi bigliettini, curiosa come è la mia natura, li apro delicatamente per farmi un'idea di cosa possono contenere, li leggo tutti ed ognuno di essi riporta la stessa frase: "è un regalo per te ma non puoi aprirlo prima di Natale", a malincuore rimetto i bigliettini dentro le relative buste ed i pacchi al loro posto, la mia curiosità era molta ma dovevo resistere, in fin dei conti mancavano solo pochi giorni al Natale, avrei saputo aspettare.
La vigilia di Natale ho organizzato un pranzetto con il mio compagno, non ho invitato nessuno altro perché volevo restare sola con lui anche nel momento in cui avrei aperto i regali, non avevo idea di cosa contenessero ma il mio istinto mi diceva che dentro ogni pacchetto c'era qualcosa di particolare, ci siamo seduti a tavola ed abbiamo gustato la cenetta che avevo preparato con molto impegno e dedizione, poi il momento tanto atteso, l'apertura dei regali ma c'era una condizione da rispettare, lui mi avrebbe indicato l'ordine di apertura, questo mi ha resa incredibilmente euforica ed eccitata ed ho atteso con inquietudine l'indicazione del primo pacchetto da aprire.
Appena mi ha indicato qual'era, l'ho preso con le mani tremanti ed ho iniziato a scartarlo piano piano, volevo gustarmi la sorpresa istante dopo istante, ho rimosso la carta molto delicatamente come se all'interno ci fosse un oggetto molto prezioso, aperta la prima scatola ho estratto un abitino ridottissimo di colore bianco perlato, intonato per la festa del Natale, un bellissimo paio di scarpe intonate al vestito con un tacco vertiginoso e sul fondo della scatola, quasi nascosta, una meravigliosa collana, ho guardato l'abito ed ho valutato che doveva essere di una taglia inferiore alla mia ed era talmente fine che una volta indossato chi mi guardava poteva distinguere persino un neo sulla mia pelle, ma ero talmente felice che per lui sarei rimasta nuda nonostante la stagione fredda, mi ha chiesto di indossarlo ed io non me lo sono fatto ripetere, mi sono tolta tutti i vestiti che avevo indosso compreso reggiseno e mutandine, poi l'ho indossato, aderiva al mio corpo come una seconda pelle, ho passeggiato per casa passando più volte davanti allo specchio ed ogni volta mi che mi guardavo mi vedevo sempre più bella ed attraente, non avrei mai smesso di ammirarmi e soprattutto farmi ammirare da lui.
Mi ha consegnato il secondo regalo, all' interno una bellissima ball-gag rossa in contrasto con il colore del vestito, eccitatissima ero pronta a mettermela in bocca, mi ha subito fermata dicendomi che non c'era fretta, l'avrei usata al momento opportuno, l'ho appoggiata sul tappeto ed ho aperto il terzo regalo, all'interno un paio di manette ed uno di leg-irons nuovi e luccicanti, li ho girati tra le mani giocando ad aprirli e chiuderli ascoltando quel meraviglioso suono metallico che emettevano, ero eccitatissima, ho rivolto lo sguardo verso di lui per capire cosa dovevo fare, dalla sua espressione ho capito che dovevo ammanettarmi e l'ho fatto senza alcun indugio, ho chiuso le manette sul mio polso sinistro e prima che facessi la stessa cosa sul destro mi ha indicato che dovevo farlo dietro la schiena, ho obbedito senza obbiettare, mi ha fatta distendere sulla pancia, ha preso i leg irons e me li ha chiusi sulle mie caviglie incrociando, prima, le catene con le manette, ero meravigliosamente incatenata pronta ad esaudire ogni suo desiderio.
Si è seduto su di una sedia ed ha iniziato a guardarmi intensamente mentre io mi muovevo per quello che mi permettevano le catene cercando una posizione più comoda, i miei movimenti goffi e lenti lo hanno eccitato incredibilmente, non ha resistito a lungo, si è inginocchiato davanti a me, ha estratto il suo cazzone, che era diventato enorme, e con mio sommo piacere, me lo ha infilato profondamente nella bocca, istintivamente ho iniziato a succhiarmi quel bellissimo cazzo con infinito piacere e non avendo molte possibilità di movimento ho lasciato che fosse lui a guidare i movimenti ed alla fine ho ricevuto il sospirato dono, mi ha riempito la bocca con lo squisito seme, prima di ingoiarlo mi ha chiesto di restare con la bocca aperta per il tempo necessario per raccoglie la ball-gag, infilarmela nella bocca ed allacciarla bene dietro la testa, è stata un'idea bellissima, era come se avesse voluto far rimanere più a lungo il suo sapore dentro la mia bocca, soddisfatto delle sue azione è uscito fischiettando, lasciandomi piacevolmente legata.
Quando è tornato era ormai notte fonda, ha poggiato le chiavi sul pavimento dove le potessi raccogliere ed appena mi fossi liberato mi ha detto di raggiungerlo in camera da letto, ero rimasta legata per un lungo periodo per cui ho dovuto faticare piu del necessario per recuperare le chiavi e liberarmi, ho aperto le manette tolta la ball-gag e rimosso i leg-irons, sono andata in bagno perché volevo essere perfetta per la nostra notte d'amore, l' ho raggiunto in camera, mi sono adagiata delicatamente sul letto, avevo lasciato le manette chiuse sul polso sinistro cosi per fargli un ulteriore regalo, ho allungato le braccia verso l'alto ed ho fatto passare le manette intorno ad un ferro della testiera del letto poi le ho chiuse lentamente sul polso destro ed ho atteso che mi facesse scopasse con passione e senza alcun indugio.
Non ho dovuto aspettare molto.......................... è stata una notte fantastica........................

12 dicembre 2013

Un vicino troppo invadente e ................

Uno dei miei giochi preferiti è fare self bondage, nuda, ammanettata mani e piedi e legata con una lunga catena ad un radiatore attendo trepidante che il fatidico cubetto di ghiaccio liberi la chiave per aprire il lucchetto che mi tiene imprigionata e successivamente per liberarmi definitivamente delle manette dovrò andare a recuperare la chiave che ho messo dentro la cassetta della posta situata al cancello d' ingresso percorrendo il giardino senza farmi notare dai vicini, farmi scoprire devo fare in fretta e prestare la massima attenzione, in questo percorso finale la paura di essere scoperta mi procura dei brividi fortissimi ed una grandissima eccitazione.
Un giorno mentre stavo per uscire il mio vicino mi ferma e mi mostra alcune foto che mi ritraggono nuda ed incatenata mentre mi dirigo alla cassetta della posta per recuperare la chiave, rimango di stucco, avevo messo sempre molta attenzione, uscivo solo quando ero sicura che nessuno mi avrebbe notata, qualche volta avevo aspettato sino  a notte inoltrata perché sospettavo che qualche vicino si aggirasse nel suo giardino e mi potesse notare, non riesco ad immaginare come avesse fatto a beccarmi sul fatto, probabilmente sospettava qualcosa si era nascosto aspettando il momento giusto per scattare quelle foto ed adesso senza mezzi termini mi stava ricattando.

Dopo un attimo di smarrimento ed incredulità, con la scusa che avevo un impegno urgentissimo gli ho detto che gli avrei dato una risposta quella sera stessa, ha accettato minacciando la divulgazione se non fossi stata di parola, ero amareggiata con un nodo in gola senza sapere cosa fare, poi dopo averci pensato e ripensato per tutto il giorno finalmente la soluzione, avrei subito il suo ricatto ma l' avrei fatto alle mie condizioni ed ero sicurissima che avrebbe accettato.
La sera sono andata al suo appuntamento portando con me un pacchetto contenente un paio di manette nuovissime ancora incellofanate appena acquistate in negozio, gliele ho date spiegandogli dettagliatamente come si doveva comportare perché nonostante il vile ricatto volevo trarre il maggiore piacere da quell' inconsueto incontro, il giorno seguente sarei stata sola in casa, lui avrebbe suonato alla mia porta ed appena aperta si sarebbe dovuto comportare come un rapitore seriale, mi avrebbe assalita gettandomi a terra e immobilizzandomi  utilizzando le manette che gli avevo dato, non avrei opposto resistenza ma per rendere la situazione più eccitante mi sarei agitata un po' e lui avrebbe dovuto strapparmi le mutandine ed infilarmele in bocca per zittirmi, poi trascinata in camera, gettata sul letto ed ammanettata ad esso poi se gli faceva piacere avrebbe potuto strapparmi tutti i vestiti e raggiungere il suo scopo scopandomi fin che ne avesse avuto voglia.

Era una proposta troppo allettante ed ero certissima che avrebbe accettato la mia proposta senza battere ciglio e cosi ha fatto, ma doveva  restituirmi incondizionatamente tutte le foto e le schede di memoria riguardanti che mi ritraevano, avrebbe dovuto mettere tutto il materiale nella mia cassetta delle lettere prima di suonare il campanello, la mia proposta l' aveva eccitato e si era convinto che quello sarebbe stato l' inizio di una lunga serie d' incontri, non avrebbe certo sciupato tutto per trattenersi qualche foto, mi ha assicurato che avrebbe eseguito alla perfezione tutte la mie indicazione compreso la consegna di tutto il materiale richiesto.
Il giorno successivo si è presentato a casa mia, nascosta dietro una finestra l' ho visto mettere molte buste nella cassetta delle lettere, le ho poi controllate successivamente, mi aveva controllata e fotografata di nascosto moltissime volte, ha suonato alla porta ed io ho aperto presentandomi in vestaglia trasparentissima, come mi ha vista i suoi ormoni sono esplosi, mi ha afferrata per la vita sbattendomi a terra ed ammanettandomi le mani dietro la schiena, ho finto di urlare ma non troppo forte, non volevo farmi sentire dai vicini, per lui era più che sufficiente, ha infilato una mano tra le gambe e raggiunte le mutandine me le ha strappate per poi infilarmele in bocca per farmi tacere, mi ha presa tra le braccia e portata in camera, distesa sul letto ed ammanettata alla testata, ero pronta a subire il suo ricatto.
Aveva eseguito alla lettera tutte le indicazioni che gli avevo dato ed ora era eccitatissimo e pronto per il gran finale, mi ha strappato di dosso tutti i vestiti ed impersonando un perfetto maniaco mi ha scopata senza indugio ed era talmente forte la voglia che aveva dentro di se che è venuto in un battito di ciglia, sempre carico ed eccitato e tornato alla carica altre due volte, sarà stata la grande euforia, la forte eccitazione di poter fare ciò che nella vita sarebbe rimasto solo un sogno che ha resistito solo per pochi attimi mandando in fumo tutti i mie preparativi a rendere quel fastidioso ricatto in qualcosa di eccitate e godereccio, dopo aver riscosso il frutto del suo ricatto se n' è andato lasciando le chiavi sul mio ventre, con un po' di pazienza e piccoli sforzi le ho recuperate  e mi sono liberata dalle manette.
Alcuni mesi prima avevo fatto istallare all' interno del mio appartamento, per motivi di sicurezza, delle telecamere nascoste e sempre in funzione, sono andata a recuperare la registrazione ed ho fatto alcune copie del filmato, la mia vendetta sarebbe arrivata molto presto.
Alcuni giorni dopo, vedendolo uscire, sono andata a trovare sua moglie gli ho dato una copia del filmato dicendo: "non voglio rendere pubblico l' accaduto ma sono certa che dopo la visione ne farai buon uso", alcuni giorni dopo le sue valige erano fuori dalla porta di casa come avevo immaginato, il ricattatore aveva avuto la sua lezione, oltre che per lo sporco ricatto se la meritava soprattutto perché non sapeva scopare..................... 

6 novembre 2013

Il ragazzo della piscina 3° parte

Dall' avventura con il mio nuovo amico ne ero uscita molto soddisfatta e non vedevo l' ora di ripeterla, ho cercato di contattarlo più volte senza mai riuscirci, sembrava introvabile, poi un giorno ha risposto al telefono, gli ho detto che avevo il desiderio di rivederlo, l' ho invitato di nuovo a casa mia ma lui ha optato per un incontro presso la sua abitazione, mi sono fatta dare l' indirizzo e mi sono precipitata da lui, essendo  rimasto estremamente soddisfatto dal nostro precedente incontro mi ha ricordato di portare i miei giocattoli, non me lo sono fatto ripetere ed ho riempito la mia borsa con numerose paia di manette ed altro materiale per trascorrere una piacevolissima serata.
Arrivata a casa sua, dopo affettuosissimi baci ed abbracci siamo andati subito in camera dove ho rovesciato sul letto tutto il contenuto della mia borsa, eccitato dall' abbondanza dei giocattoli ha preso un paio di manette con le quali voleva subito legarmi al letto, l' ho fermato chiedendogli di pazientare un momento volevo un po' di tempo per spogliarmi, la volta precedente si era divertito a tagliarmeli ma adesso non avevo abiti di ricambio e non volevo tornare a casa nuda , mi sono spogliata lentamente facendolo eccitare, poi mi sono adagiata sensualmente sul letto ed ho atteso che mi legasse le braccia alla testata del letto poi le gambe.
Avevo portato con me anche una bellissima ball gag, l' ha presa tra le mani e mentre ci giocava mi ha chiesto cosa ne volessi fare, gli ho risposto: "non vorrei che i tuoi vicini si allarmassero per le urla di piacere che ho intenzione di fare, cosi ho portato un rimedio, spero che ti piaccia........", certamente gli piaceva e lo eccitava e con fare da esperto me l' ha infilata in bocca allacciandola ben stretta dietro la testa.
Legata al letto ed imbavagliata con una bellissima ball gag, l' ho visto uscire dalla camera per tornare un attimo dopo con in mano uno spesso sacchetto di tela, "ho pensato che il nostro incontro sarà molto più eccitante se non mi potrai vedere quando faremo l' amore" e cosi dicendo mi ha infilato la testa nel sacchetto allacciandolo in modo che non si potesse accidentalmente sfilare, ho provato una sensazione indescrivibile, ero comletamente nelle sue mani, poteva fare di me ciò che più le piaceva ed io non avevo la benché minima possibilità di ribellarmi, ero eccitantissima, tremavo dal desiderio di essere posseduta nella maniera che lui desiderava.
Ha iniziato infilando la testa tra le mie gambe portandomi in un istante al primo orgasmo della serata, poi si è steso su di me ed ha iniziato a scoparmi in modo fantastico mentre le mie urla di piacere erano soffocate dalla ball gag ed il sacchetto sulla testa mi portava fuori dalla realtà, poi improvvisamente ho sentito delle altre mani accarezzare il mio corpo e due enormi cazzi appoggiarsi alla mie mani ammanettate al letto, ho avuto un attimo di terrore, dentro quella stanza c' erano altre persone che stavano approfittando della situazione ed io non potevo ne urlare ne ribellarmi, dopo un attimo di sconcerto e di terrore ho deciso che la cosa migliore era rilassarsi e godere della loro imprevista presenza, cosi ho chiuso le mani intorno a quei favolosi cazzoni e mi sono lasciata trascinare dagli eventi.
Le mie mani e la mia fica erano costantemente impegnate, gli ospiti del mio amico si cambiavano di ruolo continuamente, il sacchetto che avevo in testa contribuiva ha farmi perdere ogni cognizione ed ogni mia volonta e le mie urla di piacere soffocate dal bavaglio contribuivano a procurarmi un orgasmo dietro l' altro, era una situazione estremamente eccitante e perversa che se non avessi avuto quella bellissima ball gag conficcata nella bocca, giuro, dagli urli di piacere avrei allarmato tutto il vicinato.
Dopo che tutti gli ospiti se n' erano andati il mio amico mi ha liberato e mi ha chiesto se tutto fosse stato tutto di mio gradimento, ho dovuto confessare che avevo avuto una meravigliosa sorpresa la quale mi aveva fatto godere molto intensamente oltre ogni limite e mi aveva messo addosso quel brivido di paura e tensione che solo in certe occasioni speciali possono dare.
Prima di andarmene gli ho strappato una promessa, a breve avrebbe organizzato un' altra splendida serata alla quale avrei partecipato con notevole eccitazione, disponibilità ed entusiasmo, magari senza cappuccio in modo da vedere i miei "assalitori"........... o forse è meglio che rimangano dei perfetti sconosciuti, chissà............... vedremo................

20 ottobre 2013

Il ragazzo della piscina 2° parte



Dalla splendida avventura con il ragazzo che accudisce la piscina della mia amica Serena ne ero rimasta affascinata e talmente soddisfatta che sognavo ogni giorno di ripeterla, cosi l' ho contattato per telefono, pregandolo di venire ad accudire anche la mia piscina, l' invito non è caduto nel vuoto e lo stesso pomeriggio si è presentato a casa mia pronto per il suo lavoro.
L' ho fatto entrare in casa, l' fatto accomodare sul divano mettendolo a suo agio ed alla sua richiesta di mostrargli la piscina gli ho risposto semplicemente che non l' avevo ed era una scusa per rivederlo, ha capito che cosa volevo, mi ha detto che non c' era bisogno di sotterfugi, anche a lui era piaciuta la nostra piccola avventura e l' avrebbe ripetuta con grandissimo piacere.
Ci siamo abbracciati con grande eccitazione e stretta tra le sue braccia siamo entrati nella camera da letto dove mi ha stesa sul letto, l' ho fermato un istante, " a me piace fare l' amore in un modo un po' particolare, spero che tu sia d' accordo......" " d' accordissimo, sono a tua disposizione qualsiasi cosa tu abbia in mente", felicissima mi sono diretta verso un como' ho aperto un cassetto ed ho preso manette e leg irons, poi mi sono  buttata sul letto, ho allargato braccia e gambe e gli ho chiesto di ammanettarmi ai quattro angoli, era un po' imbarazzato ma anche molto eccitato, ha chiuso le manette sui miei polsi e poi sui montanti del letto ed ha fatto la stessa cosa con le caviglie.
Ero legata al letto a "spread eagle" ma nella foga del momento avevo dimenticato di togliermi i vestiti, non volevo essere liberata e poi di nuovo ammanettata, non volevo rovinare quella bellissima atmosfera che si era creata, cosi gli ho detto di prendere le forbici da un cassetto e tagliare i vestiti senza alcun riguardo, prese le forbici ha iniziato a tagliare i vestiti molto lentamente, sentire il contatto freddo delle forbici sulla mia pelle mi eccitava, credo che quell' operazione abbia avuto lo stesso effetto su di lui, tagliava i miei vestiti un pezzo alla volta in modo da far durare quell' operazione interminabile e talmente eccitante da provocarmi il primo orgasmo di una lunga serie.
Dopo aver fatto a brandelli i miei vestiti, avermi ammirata in tutta la mia nudità, non resistendo oltre, è venuto su di me e mi ha scopata come ben  sapesse fare, ho raggiunto il massimo del piacere urlando cosi forte che lui preoccupato che i vicini udissero quelle grida mi ha tappato la bocca con la mano quasi soffocandomi.
E' stato un incontro talmente piacevole che ho chiesto al mio carissimo amico d' incontrarci nuovamente, "sono sempre a tua disposizione, mia bella signora, quando vorrai no hai che da chiamarmi e correrò a sistemare la tua .......... piscina............."
Stanne certo, non passerà molto tempo che chiederò nuovamente il tuo intervento....................

13 ottobre 2013

Il ragazzo della piscina




Ero stata invitata da Serena per passare un' allegra serata nella sua piscina in compagnia delle nostre amiche, mentre ero stesa sul lettino a prendere il sole mi sono addormentata, stavo sognando di essere rapita da uomini incappucciati che mi stavano portando chi sa dove, non mi rendevo conto dove mi trovavo, mi sembrava avere difficoltà nei movimenti come se fossi legata, poi mi sono svegliata e Serena stava facendo vedere a tutte il suo ultimo acquisto un kit di catene bellissime, luccicanti e pesanti composte da un collare due anelli per i polsi e due per le caviglie tutti collegati da una pesante catena, mi ha chiesto se fossi desiderosa di provarle, non ho resisistito ed ho lasciato che mi incatenasse, poi con una seconda lunga catena collegata al collare l'ha bloccata alla scaletta della piscina, mi sono sentita felice di essere stata incatenata e con uno smagliante sorriso le ho ringraziate per il bellissimo regalo che mi avevano fatto dicendogli che è sempre un piacere essere incatenata e sentirmi la loro schiava.
Giunte a mezza serata, complice un po' di cielo nuvoloso, le mie amiche hanno deciso di andare in città a fare un po' di shopping ed invitandomi a seguirle, gli ho mostrato le mie mani ammanettate  e Serena sorridendo mi ha detto: "certo per venire con noi dobbiamo liberarti ma forse è meglio se lo fai da sola, magari muovendo un po' il culo da codesto lettino, magari facendo un piccolo sforzo per recuperare le chiavi e liberarti", l' ho vista afferrare il mazzo delle chiavi e gettarlo nella piscina, poi tutte contente se ne sono andate.
Mi sono alzata ed ho cercato vedere dove erano andate a finire le chiavi, l' ho individuate al centro della piscina, cosi ho sceso la scaletta e sono entrata in acqua ma non sono riuscita a raggiungere le chiavi, la catena che era troppo corta e non sarei mai arrivata a recuperarle, sono risalita e  mi sono sdraiata nuovamente sul lettino, ho pensato: " sicuramente Serena voleva che io restassi legata per questo aveva gettato le chiavi nel mezzo dove non le avrei mai potute recuperare", questo pensiero mi rendeva felice, prigioniera a casa della mia migliore amica, non avrei chiesto niente di meglio.
E' arrivata la sera, poi la notte e delle le mie amiche neanche l' ombra, ho avuto il sospetto che sarei rimasta legata per tutta la notte e non era la prima volta che Serena mi teneva incatenata per tanto tempo, incominciava a fare fresco cosi ho recuperato i teli da bagno che le mie amiche avevano lasciato a bordo piscina con i quali mi sono coperta per non ripararmi dall' umidità della notte.
Essere incatenata per tutta la notte a bordo piscina con la luna t' illumina ed i grilli che ti fanno la serenata è una cosa meravigliosa, me la sono gustata fino a quando stanchissima, mi sono addormentata.
Sono stata svegliata da degli strani rumori, ho visto un ragazzo che stava pulendo la piscina, non mi aveva notata ma quando ho tolto i teli che mi avvolgevano si è accorto di me notando subito che ero incatenata, è corso verso di me preoccupato che mi fosse successo qualcosa di brutto, l' ho subito tranquillizzato dicendogli che le mie amiche amavano farmi questo genere di scherzi ed io li accettavo molto volentieri perché mi piace moltissimo essere legata come se mi avessero rapita, ma adesso però, avevo bisogno del suo aiuto affinché mi recuperasse le chiavi per liberarmi, ha preso un retino ed ha cercato di prenderle dal bordo vasca ma non riuscendoci si è tuffato le ha recuperate, poi è venuto verso di me con l' intenzione di liberarmi, l' ho fermato dicendogli: "non avere fretta, per liberarmi c' è tempo................", ha capito al volo cosa volevo e si è subito dato da fare per rendermi felice.
Non credevo che quel giovane ragazzo addetto alla manutenzione della piscina fosse cosi dotato e vigoroso, cosi gli ho proposto di fare la manutenzione anche alla mia piscina............................. ha accettato con molto entusiasmo..............................

23 maggio 2013

Ristrutturazione

Stavamo ristrutturando la casa e nell' occasione ho voluto dividere la grande cantina in modo da poterla usare per più scopi, abbiamo fatto realizzare un locale di tre metri per tre perfettamente isolato e insonorizzato, senza finestre e per una perfetta aereazione una griglia in alto su una parete permetteva costante afflusso di aria fresca, gli operai un po' curiosi ci chiedevano qual' era lo scopo di bunker ed io gli rispondevo che ci dovevo conservare delle opere le quali avevano bisogno di un locale con temperatura ed umidità controllate, non potevo certo dirgli il vero uso che ne avrei fatto, comunque avevano accettato questa spiegazione ed avevano seguito i lavori come li avevo richiesti.
La domenica pomeriggio, il mio compagno mi chiede scendere nel seminterrrato per vedere se i lavori procedono bene e tutto è realizzato come avevamo immaginato, essendo un giorno festivo potevamo fare con calma senza intralciare i lavori, molto eccitata scendo le scale interne che conducono al seminterrato, notiamo subito che i lavori stanno andando a rilento, sul pavimento una grande quantità di calcinacci ed arnesi sparsi da per tutto ed un gran numero di grossi mattoni con degli enormi fori che servivano per realizzare la parete interna, credevo che i lavori fossero quasi alla fine ed invece c' era solo una grande confusione, ero un po' delusa, ma Francesco non era del mio stesso parere, al contrario tutta quella confusione sembrava che lo eccitasse, è uscito un momento pregandomi di attenderlo li, mi sono seduta su di un grande cartone da imballaggio ed ho atteso il suo ritorno.
E' tornato portandosi dietro una lunga catena ed un paio delle mie manette, mi ha chiesto di spogliarmi, l' ho accontentato immediatamente anche se non sapevo cosa aveva in mente, ma vedendo ciò che aveva portato era senz' altro qualcosa di eccitante, ha legato la catena a quei grossi mattoni, l' ha collegata poi alle manette e le ha chiuse sui miei polsi, mi ha chiesto di allontanarmi ma i mattoni erano talmente pesanti che non sarei mai riuscita a spostarli di un centimetro, il luogo ed il modo in cui ero legata ci ha eccitato moltissimo ed in un attimo ci siamo trovati distesi sopra a quel cartone a fare l' amore.
All' inizio era molto piacevole ma presto i calcinacci che erano sotto di me hanno iniziato a farsi sentire con delle fitte lancinanti che quasi annullavano il piacere che stavo provando, ho cercato di dirglielo ma insofferente alle mie suppliche ha continuato con maggior vigore, sembrava che il dolore che provavo lo eccitasse maggiormente e nonostante gli chiedessi di fermarsi per cambiare posizione ha continuato imperterrito fino alla fine, poi come nelle migliori situazione si è ricomposto e fischiettando se n' è andato lasciandomi legata in mezzo a quella confusione.
Rimasta sola ho provato a liberarmi ma i mattoni a cui ero legata erano troppo pesanti e non riuscivo a spostarli di un centimetro, sono riuscita a recuperare alcuni dei miei vestiti per farci una specie di cuscino sul quale sedermi  sperando che tornasse per liberarmi, dopo molte ore ho provato  a chiamarlo ma tutto è stato inutile, mi sono rassegnata a trascorrere tutta la notte legata a quel maledettissimo blocco e seduta su quei fottutissimi calcinacci che mi facevano un male incredibile.
Dopo una nottata passata insonne, ad un certo punto, ho sentito arrivare il camioncino dei muratori e dei passi scendere le scale esterne, mi avrebbero trovata nuda e legata, oltre che ad una imbarazzatissima brutta figura avrebbero capito ha cosa sarebbe servito quel particolarissimo bunker, sembrava di impazzire ancora pochi attimi e sarebbero entrati, il mio compagno, con un tempismo perfetto è sceso dalle scale interne, in un secondo ha aperto il lucchetto che mi teneva legata hai mattoni, ha raccolto tutti i miei vestiti e mi ha trascinato via un attimo prima che gli operai entrassero in quella stanza.
Siamo arrivati al piano superiore con il cuore in gola e senza fiato, ci siamo guardati e ci siamo messi a ridere, eravamo scampati da una situazione incredibile senza pronunciare parola siamo finiti a letto e questa volta abbiamo fatto l' amore con amore, passione ed una grande intensità che ha sopperito la scarna e dolorosissima prestazione della sera precedente.............................




5 marzo 2013

Come un ascensore.........


Con le mie amiche, ci siamo ritrovate a casa di Francesca, per passare il pomeriggio in allegria e nel contempo raccontarci le nostre ultime esperienze, questa volta l' argomento principale era la piccola disavventura capitata a Martina, la quale per un black out elettrico era rimasta chiusa dentro l' ascensore per quasi un' ora.
Tutte concordavano nel dire che, rimanere rinchiuse dentro un' ascensore è un' esperienza tutt' altro che piacevole, se poi una soffre anche leggermente di claustrofobia allora la cosa si complica notevolmente, io non sono mai rimasta bloccata dentro un ascensore, ma considerando tutte le volte in cui sono stata rinchiusa nei posti più angusti lo posso considerare come un piacevole inconveniente, le mie amiche non la pensavano come me e nonostante tutte praticassero bondage, restare chiuse dentro l' ascensore non rientrava tra i loro piaceri.
La discussione è andata avanti per un bel po' di tempo, poi a Francesca viene un' idea e mi lancia una sfida: "mi piacerebbe metterti alla prova, sei disposta a dimostrare ciò che sostieni?", non avrei chiesto niente di meglio, incuriosita ed anche molto eccitata ho accettato con molto entusiasmo sicura di superare agevolmente la prova alla quale volevano sottopormi, cosi siamo partite tutte per la sua casa in campagna  per dimostrare ciò che sostenevo.
Arrivate a casa di Francesca, senza indugi, ci siamo dirette subito alla sua cantina, ricordavo perfettamente dove si trovava e come era fatta, mi ci aveva tenuta legata per un ' intera notte ed il giorno successivi ancora legata mi aveva fatto attraversare tutto il borgo fermandosi a parlare con tutte le persone che incontrava (http://www.totieely.blogspot.it/2011_01_01_archive.html), ma non ricordavo che ci fosse qualcosa simile ad un ascensore, incuriosita e molto eccitata sono entrata nuovamente in quella cantina seguita dalle mie amiche.
Una volta dentro Francesca mi ha indicato alcune botti in cemento che non avevo notato la volta precedente, con una torcia e mi ha chiesto di ispezionare l' interno della botte, cosi ho infilato la testa dentro uno sportello rotondo posizionato alla base della botte ed ho guardato all' interno, non credevo ai miei occhi, effettivamente l' interno poteva benissimo essere paragonato ad un grande ascensore, senza luce e senza aperture, l' unica era quella dove avevo infilato la testa per guardere, ho pensato che sarebbe stato bellissimo e molto eccitante essere rinchiusa li dentro, non ho fatto in tempo ad esprimere questo desiderio che Francesca mi ha ordinato di entrare dentro per dimostrare quello che dichiaravo.
Con il cuore palpitante ed una grande emozione, sono entrata dentro attraverso quell' unico piccolo passaggio, una volta all' interno ho notato che potevo stare benissimo in piedi ed allargando le braccia potevo toccare le pareti opposte, ero dentro un enorme cubo le cui pareti di cemento lisce e fredde davano una sensazione di ristrettezza ed oppressione, mi sono roteata più volte all' interno come se facessi un balletto al fine di dimostrare che la ristrettezza del luogo non mi sconvolgeva affatto e non avevo nessuna paura, al contrario essere li dentro lo trovavo molto piacevole.
Le mie amiche non hanno apprezzato il mio entusiasmo ed hanno deciso di rinchiudermi dentro, improvvisamente hanno chiuso lo sportello e mi sono ritrovata rinchiusa al buio dentro una specie di sarcografo senza nessuna via di fuga, l' unico ingresso era quello da dove ero entrata e le mie amiche avevano ben chiuso dall' esterno, solo due fori di circa dieci centimetri, uno sullo sportello ed uno sul soffitto lasciavano entrare un filo di luce ed un piccolo ricambio d' aria, avevano ragione le mie amiche essere rinchiuse in un luogo cosi tetro e ristretto metteva veramente paura, parlando attraverso il buco sullo sportello ho cercato di dirgli che avevano ragione, che avevo voluto esagerare ma adesso volevo uscire, per tutta risposta ho visto spegnersi quel lieve raggio di luce che entrava dal soffitto ed ho sentito il portone d' ingresso della cantina chiudersi con un colpo sordo, non solo mi avevano rinchiuso dentro la botte ma se n' erano proprio andate lasciandomi sola e rinchiusa, ho iniziato a provare una certa angoscia, per me si prospettava veramente una lunga notte da incubo.
Quel luogo cosi stretto mi stava mettendo ansia, affanno ed anche molta paura, i battiti del mio cuore si facevano sempre più veloci, iniziavo a sudare notevolmente ed il respiro si faceva affannoso, dovevo riuscire a calmarmi altrimenti non sarei riuscita ad arrivare al mattino successivo, mi sono sdraiata e con la bocca davanti al buco in basso ho iniziato una respirazione lenta e profonda cercando con la mente di trasformare questo incubo in un' esperienza piacevole, non è stato facile ma piano piano ci sono riuscita.
Ho trascorso tutta la notte, sdraiata sul pavimento cercando di non toccare le pareti che mi avrebbero ricordato quanto lugubre era quel luogo, ogni volta che mi assopivo mi risvegliavo sobbalzando in preda a degli incubi e presa come da un raptus colpivo con i pugni le pareti fredde cercando di romperle per fuggire, solo quando ho visto entrare dal buco sul soffitto un raggio di luce ho capito che stava sorgendo il sole e forse il mio incubo sarebbe finito di li a poco, ho gioito e mi sono tranquillizzata ed ho atteso in tranquillità che le mie amiche venissero a liberarmi.
Una volta uscita da quel sarcografo per nessuna ragione al mondo avrei detto che avevo avuto paura, volevo far capire che era stata una notte molto piacevole, una volta uscita sorridendo ho detto: "è stata un' esperienza eccezionale ma............. è mancato qualcosa, la prossima volta che sarò rinchiusa li dentro voglio essere anche legata..............", speriamo che non mi prendano in parola................

21 gennaio 2013

Festa di .....................



 Avevo accettato molto volentieri l' invito ad una festa sicura di trovarci nuove amicizie, mi ero preparata con molta accuratezza e per l' occasione avevo indossato un vestitino molto aderente che metteva in risalto ogni curva del mio corpo ed un bellissimo paio di scarpe con tacco altissimo, dopo una sapiente truccatura mi sono guardata allo specchio, mi piacevo, ero bellissima, l' aderenza del vestito evidenziava la biancheria intima, volevo essere al centro dell' attenzione cosi ho deciso di toglierla, sarei stata maggiormente notata per la loro assenza e questo mi eccitava incredibilmente, dopo un' ultimo sguardo allo specchio sono uscita per recarmi nel luogo indicato.
Appena arrivata gli invitati hanno subito notato il mio abbigliamento e tutti i maschi presenti si sono fatti avanti sicuri di poter ottenere ciò che più desideravano, tra tutti ne ho scelto uno con cui passare la serata, a mio avviso il più bello, prestante e simpatico di tutta la compagnia, abbiamo fatto subito amicizia e trascorso una piacevolissima serata, con una scusa banale, prima della fine della festa ho chiesto al mio amico se poteva accompagnarmi a casa perché non me la sentivo di guidare, ha accettato con molto piacere ed una volta arrivati sotto casa l' ho invitato a salire per un ultimo bicchiere, non si è fatto ripetere l' invito e mi ha accompagnata nel mio appartamento.
Ho preparato due bicchieri per un brindisi ed uno di fronte all' altro abbiamo sollevato i calici e brindato alla nostra nuova amicizia, dopo aver appoggiato il bicchiere sul tavolo guardandolo sensualmente negli occhi mi sono slacciata il vestito facendolo cadere ai miei piedi, è rimasto immobile ammirando e scrutando ogni parte del mio corpo poi eccitatissimo mi ha preso in braccio, mi ha portata in camera ed adagiata delicatamente sul letto, mentre mi abbracciava e baciava su ogni parte del corpo ha notato due paia di manette chiuse sulla testata del letto che avevo lasciato li dalla sera precedente, incuriosito mi ha chiesto perché si trovavano li e quale era il loro scopo, allargando le braccia gli ho detto che se lo desiderava poteva usarle su di me.
Non si è fatto ripetere l' invito, ha chiuso le manette delicatamente sui miei polsi poi allontanandosi leggermente mi ha ammirata con grande passione, vedermi legata al letto lo aveva eccitato incredibilmente è venuto sopra e mi ha scopato con tale irruenza ed ardore che non mi sarei mai immaginata, dopo avermi fatta godere ripetutamente si è adagiato al mio fianco continuando ad accarezzarmi, poi mentre mi ringraziava per la bellissima serata ha provato a liberarmi ha preso in mano le manette che mi legavano al letto e con grande sorpresa ha scoperto che non erano dei giocattoli ma di purissimo acciaio come quelle della polizia per cui occorreva una chiave per aprirle, gli ho detto di cercarla nel cassetto del como', ha aperto il cassetto ed ha avuto un' altra sorpresa, all' interno c' era buona parte della mia collezione: manette collari, lucchetti, catene e leg irons tutti rigorosamente di luccicante acciaio, in un primo momento è rimasto sbalordito poi vedendo tutti quei ferri di restrizione non ha resistito alla tentazione di prenderli tra le mani ha estratto due paia di leg irons, è venuto vicino ed eccitatissimo mi ha chiesto se poteva usarli, ho acconsentito con molto piacere.
Eccitato come un bambino che ha ricevuto un fantastico giocattolo ha chiuso delicatamente i ferri sulle mie caviglie e l' altra parte sulla piediera del letto, mi sono allungata per favorirgli l' operazione, la visione di me legata a "spread eagle"  lo ha eccitato nuovamente e senza perdere un solo minuto mi ha scopato nuovamente con maggiore vigore ed intensità, il piacere di essere la sua schiava da usare come lui desiderasse mi rendeva talmente euforica ed eccitata che non ho resistito e mi sono messa ad urlare il mio piacere e molto probabilmente mi hanno sentita pure i vicini di casa ma non mi importava nulla, il godimento che stavo provando era troppo intenso e cosi mi sono lasciata andare per il mio ed il suo piacere.
Quando ormai esausto mi ha liberato mi ha strappato la promessa che presto ci saremo incontrati nuovamente, ho assicurato al mio nuovo e caro amico che molto presto avremo avuto un' altro bellissimo incontro ma ........... "con l' inversione dei ruoli"............. non ha capito molto cosa le stessi proponendo e mi ha risposto:  " qualunque cosa tu mi chieda sarà senz' altro di mio gradimento".................

5 gennaio 2013

Una bellissima domenica


Sono a casa di Serena insieme a tutti i nostri amici per trascorrere una domenica in amicizia ed allegria ma, dopo un prelibato pranzetto i nostri compagni si sono piazzati davanti alla TV per seguire una partita di calcio ed incuranti delle nostre proteste sono rimasti inchiodati alle loro poltrone e non è stato possibile fargli fargli cambiare idea.
Non era la serata che ci saremo aspettate, ma di fronte alla loro perseveranza Serena ha un' idea e ci propone un gioco: "perché non uscite e rientrate fingendo di intrufolarvi dentro casa come delle ladre poi al resto ci penso io......", come idea è originale ed accettiamo, usciamo di casa, facciamo il giro dell' isolato e rientriamo dal retro scavalcando il piccolo muro di recinzione, una volta all' interno entriamo nella nostra parte e ci aggiriamo furtive come delle perfette criminali per il giardino sbirciando all' interno della casa, improvvisamente Serena sbuca da dietro un angolo e con una pistola in pugno grida: "fermi tutti e mani in alto", siamo colte un po' di sorpresa ma era quello che ci aspettavamo, stiamo al gioco ed alziamo le mani al cielo, ci viene incontro ordinandoci di appoggiarci con le mani al muro ed allargare le gambe, eseguiamo i suoi ordini, questo gioco mi piace, già prevedo qualcosa di eccitante anche se vedermi puntata quella pistola contro mi fa una certa impressione anche se so benissimo che è un giocattolo, obbediamo ai suoi ordini e ci mettiamo contro il muro appoggiandoci con le mani e le gambe ben larghe, come in un film poliziesco, inizia una lenta e completa perquisizione senza trascurare un solo centimetro del mio corpo, soffermandosi sui miei seni e poi su su per le gambe, non riesco a controllarmi e mugolo di piacere, dopo aver goduto per quella sapiente e sensuale perquisizione mi ha girato le braccia dietro la schiena e mi ha ammanettata, poi ha eseguito lo stesso procedimento su Martina e su Bianca.
Questo era solo l' inizio, Serena aveva collegato tutte le manette con una catena legandoci l' una alle altre e non contenta ha chiuso sulle nostre caviglie un paio di leg irons, catturate e perfettamente incatenate eravamo sue prigioniere, era bellissimo.
Cosi legate ha voluto farci fare un lungo giro nel suo giardino, infischiandosene se i suoi vicini affacciandosi ad una finestra avrebbero potuto vederci, poi dopo una lunghissima ed eccitante passeggiata ci ha condotte nel suo seminterrato e rinchiuse dentro la sua angusta cella, ha chiuso il cancello accuratamente facendo scattare più volte la serratura e dopo essersi assicurata che non saremo mai riuscite ad evadere se n' è andata, il posto era abbastanza ristretto e le catene che ci univano molto corte limitavano al massimo i nostri movimenti, dopo alcuni tentativi ci siamo sedute sul pavimento nella posizione più comoda che siamo riuscite a trovare gustandoci quella deliziosa prigionia.
Era già trascorso un po' di tempo quando abbiamo sentito dei rumori e mugolii che venivano dal piano di sopra e che non lasciavano nessun dubbio sulla loro origine, ci siamo guardate stupite, Serena aveva organizzato tutto nei minimi dettagli, con la scusa di movimentare la serata era riuscita ad incatenarci e rinchiuderci nel suo scantinato mentre lei indisturbata si poteva scopare senza ritegno i nostri uomini, lo confesso sentire quei suoni mi faceva ribollire il sangue con rabbia e rancore nei suoi confronti ma in fin dei conti essere catturate e rinchiuse era il nostro desiderio e lo aveva pienamente esaudito ma scoparsi i nostri compagni........... era qualcosa che non avevamo messo in conto ma nonostante tutto è stata una serata meravigliosa ma con una promessa: "alla prima occasione gli renderemo tutto con gli interessi"..................