12 agosto 2012

Pos-it




Una sera rientrando in casa ho notato sul pavimento una lunga fila di pos-it, incuriosita ho raccolto e letto il primo: "raccogli tutti i pos-it e segui tutte le istruzioni che troverai indicate", eccitata per il modo originale di comunicarmi quello che desiderava ho raccolto il secondo, poi il terzo, il quarto ed ho seguito scrupolosamente gli ordini in essi indicati e seguendo scrupolosamente le istruzioni mi sono ritrovata nuda davanti alla porta del seminterrato, il pos-it attaccato ad essa mi ordinava di scendere le scale, l' ho fatto con grande eccitazione e un forte batticuore, mi immaginavo dove mi avrebbe condotto ma non avevo idea di cosa avesse organizzato, attaccato alla porta di una stanza vuota che in futuro useremo per cantina il fogliettino giallo mi indicava di entrare, all' interno ho notato subito sul pavimento una lunga catena fissata al muro alla quale erano attaccati dei ceppi per polsi e caviglie, molto spessi e pesanti, non facevano parte della nostra collezione, doveva averli acquistati recentemente a mia insaputa e bloccata su una parete una bottiglia completamente congelata dalla quale usciva una cordicella ed un pos-it attaccato, era l' ultima indicazione, più bella quella quella che avevo sognato fin dal primo istante: " Sono sempre stato contrario che tu faccia self bondage, ma questa volta ti darò il permesso di farlo, ti ho preparato tutto l' occorrente, raccogli le catene ed usale........... non avrai nessuna possibilità di fuggire, solo quando il ghiaccio si sarà sciolto potrai recuperare la chiave e liberarti".
La bottiglia era molto grande, un litro e mezzo, e far scioglier tutto il ghiaccio non sarebbe stata sufficiente un' intera nottata, ma non mi importava ero troppo eccitata, nonostante fosse sempre stato contrario a che io mi legassi da sola, stavolta non solo mi permetteva di farlo  ma aveva organizzato tutto nei minimi dettagli tutto facendomi una graditissima ed eccitante sorpresa.
Ho raccolto le catene ed ho subito notato che avevano una chiusura particolare, una volta fatte combaciare le due metà dei ceppi ed inserita  una spina di acciaio diventavano un pezzo unico e non era visibile nessun buco per la chiave, questo particolare mi ha eccitata maggiormente, avrei individuato il modo per liberarmi quando il ghiaccio mi avrebbe permesso di recuperare la chiave, senza alcun indugio ho chiuso i ceppi sui miei arti e sul collo restando incatenata come mi aveva ordinato.
Avevo eseguito alla lettera i suoi ordini, le catene molto corte e permettevano di fare solo dei piccoli movimenti, questa ristrettezza esaltava i miei sentimenti, ero felice che lui mi volesse incatenata ed ancor di più avermi permesso di legarmi da sola, stretta nelle catene ed immersa nei miei pensieri mi sono rilassata e addormentata sognando piacevolmente di essere stata rapita e richiusa in quella fantastica prigione in attesa del mio principe che venga a liberarmi.
Sono stata svegliata  da dei rumori e della musica che provenivano dal piano superiore, non mi rendevo conto di quanto tempo fosse passato, dalla finestrella in alto sulla parete ho capito che era notte inoltrata, ho prestato attenzione ed ho capito dai rumori che sopra di me qualcuno stava festeggiando, non so cosa ne perché, l' unica certezza era che volevano farlo senza di me e questo mi stava procurando un forte stato di ansia e malessere, ho  iniziato a strattonare le catene con il solo risultato di farmi male, non mi sarei mai potuta liberare senza la chiave congelata dentro quell' enorme bottiglia che era ancora un blocco di ghiaccio e per sciogliersi completamente avrebbe impiegato ancora moltissimo tempo, avrei voluto urlare per richiamare la sua attenzione di quelli che festeggiavano al piano superiore, ma non potevo farlo perché so benissimo che assolutamente lui non vuole, così ho dovuto rassegnarmi al mio ruolo di prigioniera e per ingannare l' attesa cercavo di decifrare i rumori provenienti dal piano superiore.
Solo dopo molte ore i rumori e la musica sono diminuiti fino a cessare completamente e solo allora sono riuscita a rilassarmi e calmarmi, poi ho sentito la porta della mia prigione aprirsi ed un fascio di luce proveniente da una torcia illuminarmi il volto, ho capito che la mia prigionia era giunta la termine, era venuto per liberarmi, il mio malumore era svanito di colpo, la sua sola presenza mi rendeva felice, ha giocato con la torcia ha illuminato il mio corpo, quel gioco di luce mi piaceva e mi eccitava, ma per lui aveva un' altro scopo,  illuminando le braccia e le gambe voleva vedere se erano ben incatenate e se avevo eseguito alla lettera i suoi ordini e vedendo che tutto era come aveva ordinato mi ha detto: "sei stata bravissima, meravigliosa, hai eseguito alla perfezione ogni mio ordine........ meriti un premio....." e senza dire altro se n' è andato chiudendosi la porta alle spalle.
Per tenermi lontana dalla sua festa aveva sfruttato la mia passione per self bondage ed era riuscito pienamente nel suo intento ed adesso giustificandolo come un premio mi avrebbe tenuta incatenata per molto tempo,ad essere ingannata per due volte consecutive per i suoi scopi mi metteva di malumore, ma nonostante tutto il mio più grande desiderio è quello di essere rinchiusa, legata ed incatenata e se mi aveva ingannata per raggiungere il suo scopo non mi importava, mi aveva fatto provare quelle forti emozioni che a me piace tanto................................  il ghiaccio mi ha permesso di recuperare la chiave solo il giorno seguente e riuscire a sbloccare il meccanismo per liberarmi non è stato semplice .................. ma infinitamente piacevole.