3 novembre 2011

Volevo festeggiare Halloween.......

Avevo intenzione di sfruttare, ancora una volta, la festa di Halloween per trascorrere una serata speciale che solo con questa festa potevo realizzare, il mio grande desiderio è quello di essere incatenata in pubblico senza incorrere nelle critiche di conoscenti ed amici, cosi come l' anno precedente ho voluto sfruttare la festa per fare ciò che normalmente sarebbe stato impossibile, mi sarei vestita da carcerata indossando la divisa arancione, con le manette a polsi e caviglie saremo andate alla festa, poiché quest' anno la mia amica Bianca non era disponibile mi sono rivolta a Serena la quale ha accettato con entusiasmo, promettendomi che mi avrebbe trattata come una vera carcerata.
La sera della festa, ero eccitatissima che non stavo nella pelle, non vedevo l' ora di iniziare quel gioco tanto sognato che mi sono presentata a casa di Serena con grande anticipo, la mia amica ha notato subito che ero molto agitata cosi mi ha condotta nel suo seminterrato dove mi ha fatto indossare la tuta arancione dei carcerati poi ha preso le catene che aveva preparato in precedenza ed ha iniziato a legarmi, mi ha avvolto strettamente una catena intorno alla vita chiudendola con un lucchetto e bloccandoci un bellissimo paio di manette che ha chiuso subito intorno hai miei polsi, poi ha preso un pezzo speciale e bloccandolo alla catena ha reso le manette rigide, facevano un po' male hai polsi ma pur di esaudire il mio desiderio avrei sopportato tutto il dolore del mondo, poi un paio di leg irons alle caviglie ed ero pronta per la grande serata.
Mi piaceva essere legata in quel modo, mi stavo immedesimando in un pericolosissimo fuorilegge, trasportato in prigione in massima sicurezza , i polsi dentro le manette rese rigide da quel pezzo speciale e bloccati alla vita con la catena limitavano al massimo i miei movimenti e questa ristrettezza mi eccitava molto, volevo uscire per dare inizio alla meravigliosa serata, ma Serena non era di questo avviso, ero arrivata con troppo anticipo e lei doveva ancora prepararsi cosi per calmare la mia eccitazione ha pensato bene di rinchiudermi in una cella della sua prigione sotterranea, la conoscevo benissimo, c' ero stata rinchiusa più volte provando un immenso piacere.
Sono entrata dentro la cella, il cancello si è chiuso cigolando alle mie spalle e sentire il suono della serratura che scattava una.... due.... tre ..... volte, mi procurava un immenso piacere e questo era solo un anticipo dalla meravigliosa serata che mi attendeva, sono rimasta pazientemente in attesa che Serena venisse ha prendermi per trascinarmi incatenata in giro per la città.
La cella dove mi aveva rinchiusa aveva una piccola finestra, con grossi vetri e sbarre, dalla quale potevo vedere che il sole stava tramontando e dentro si faceva sempre più buio, poi un lampo seguito da l' immancabile tuono e fuori si è scatenato un bel temporale, la festa era finita prima di iniziare, la mia eccitazione se ne stava andando, delusa ed amareggiata attendevo che Serena venisse a liberarmi per poter tornare a casa, l' attesa è stata infinita, mi ha liberata solo il mattino successivo, considerando che ormai la festa era saltata ha voluto compensare lasciandomi legata e rinchiusa tutta la notte................................ è vero ero delusa ma al tempo stesso molto soddisfatta, una nottata incatenata e rinchiusa dentro quella cella ed aveva sopperito quel desiderio che il temporale si era portato via....................................