27 agosto 2011

Un nuovo amico...........


Ad una festa, Martina mi aveva presentato Claudio con il quale era nata subito una grande amicizia,  mi era subito piaciuto per il suo fisico prestante ma soprattutto per la sua simpatia ed il suo buon' umore, con il tempo avevo notato che il suo interessamento nei miei confronti aveva assunto toni molto diversi dalla semplice amicizia, mi piacevano le sue avance ma avevo sempre rifiutato ogni approccio più intimo fino al giorno in cui chiedendomi esplicitamente che mi desiderava ardentemente ho ceduto alle sue richieste e sono salita nella sua auto per andare a casa sua.
Non volevo che fosse una semplice scopata, volevo qualcosa di speciale, volevo che fosse eccitante per me ed allo stesso tempo qualcosa indimenticabile per lui e quello che stasera avevo in mente avrebbe compreso entrambe le cose, sarebbe stato magnifico.
Prima mi ha fatto vistare la sua casa, poi mi ha offerto un bicchiere di Champagne per scaldare l' atmosfera, sul divano ci siamo scambiate le prime effusioni fino ad arrivare ad una fortissima eccitazione per entrambi, eravamo pronti per un incontro memorabile, sono andata in bagno per rinfrescarmi e dopo in camera da letto e nel momento in cui lui è entrato a sua volta in bagno mi sono spogliata velocemente, dalla mia borsetta ho preso due paia di manette, mi sono sdraiata sul letto ed in un attimo mi sono ammanettata alla testata del letto.
Appena è entrato in camera il suo sorriso si è spento improvvisamente, incredulo ed imbarazzatissimo non sapeva cosa fare, si è avvicinato ed ha cercato invano di liberami, con la mia voce più dolce e sensuale gli ho detto: "non affannarti per liberarmi, sono di acciaio e si aprono solo con la chiave, sono certa che ti piacerà moltissimo........", girava per la stanza in cerca di una soluzione, pensava di portarmi a letto nel più classico dei modi ed invece si era ritrovato con una donna nuda legata nel suo letto e non sapeva come risolvere quella situazione, era combattuto tra l' imbarazzo e la paura, non sapeva cosa fare.
Era imbarazzatissimo non riusciva a prendere una decisione, cosi per farlo partecipare maggiormente in modo attivo gli ho detto di prendere dalla mia borsetta un oggetto che mi ero dimenticata di mettere, titubante ha preso la borsetta ed ha estratto una bellissima gag ball rossa, se l' è girata tra le mani senza sapere cosa fare, gli ho chiesto di mettermela in bocca ed allacciarla bene dietro la testa e poi di scoparmi, scoparmi senza ritegno, mettendo da parte tutte le preoccupazioni ha fatto ciò che gli avevo chiesto, mi ha infilato la gag ball in bocca e l' ha allacciata stringendo forte, poi mi ho scopato mentre mugolavo esageratamente facendolo eccitare fino all' eccesso, è stato bellissimo non avrei desiderato una cosa migliore.
Alla fine quando mi ha tolto la gag ball dalla bocca gli ho detto che le chiavi erano nel cassetto del cruscotto della mia auto che era parcheggiata nel piazzale dove ero salita sulla sua, dall' altra parte della città, era preoccupato di lasciarmi sola e legata ma non aveva scelta, ha preso le chiavi della mia auto ed è uscito, nell' attesa del suo ritorno, ripensando a questa bellissima avventura mi sono eccitata ancora e non sarebbe finita così.

Quando è tornato si è precipitato con le chiavi in mano per liberarmi, l' ho bloccato dicendogli: " non avere fretta.......per liberarmi c' è tempo........scopami ancora......... " e questa volta non se l' è fatto ripetere ed è stato eccezionale.........................
Dopo che mi ha liberata, ho fatto una bella doccia rilassante, mi sono vestita con calma, ho raccolto i miei braccialetti e prima di uscire gli ho detto: "è stato meraviglioso, ho trascorso una serata fantastica, ma............la prossima volta dovrei essere tu a legarmi............" ....................................

8 agosto 2011

Paint ball

I miei amici avevano organizzato una battaglia "paint ball", un gioco di guerra con fucili e pistole che sparano palle di vernice colorata, in un bosco poco distante dalla mia casa di campagna, quel gioco non mi piaceva molto anche perché io non ho molta dimestichezza con le armi ma per non essere la solita guastafeste ho accettato.
Ci siamo recati sul posto ed abbiamo formato due squadre, lo scopo era di dover conquistare le postazioni avversarie sparando e colpendo gli avversari o facendo prigionieri, siamo entrati nel bosco da due parti opposte e mimetizzandoci nell' ambiente circostante dovevamo individuare i nemici e colpirli o catturarli, camminare strisciando per il bosco per me era una vera tortura il più piccolo rametto era un' ostacolo insormontabile, mentre i miei amici che con grande agilità strisciavano tra gli arbusti e sparivano dalla mia vista, io riuscivo a percorrere solo pochi metri, in breve sono rimasta sola nel mezzo del bosco senza sapere più dove andare, ho cercato aiuto dai miei compagni ma erano spariti nel nulla come volatilizzati.



Dopo un lungo girovagare per il bosco ho trovato una stradella sulla quale mi sono incamminata, avevo percorso un breve tratto quando come i miei avversari sono usciti improvvisamente dal bosco circondandomi, il gioco era appena iniziato ed io ero già sono stata catturata, la mia amica Martina, in quel momento avversaria ha estratto dalla tasca un paio di manette e felicissima mi ha fatto sua prigioniera legando le mie mani dietro la schiena, poi  mi ha condotto al suo campo base, il percorso non è stato agevole, avevo avuto difficoltà a camminare per il bosco con le mani libere figuriamoci ammanettata, ho chiesto alla mia amica di liberarmi promettendogli che non sarei scappata ma è stata irremovibile ero sua prigioniera e quindi dovevo restare legata.


Dopo un lungo e durissimo percorso siamo arrivate al campo base, Martina mi ha fatto appoggiare con la schiena ad un albero ammanettandomi ad esso, poi si è seduta aspettando che i componenti della sua squadra tornassero al campo base, nel gioco della battaglia nel bosco non mi ero divertita molto ma adesso nelle vesti di prigioniera e per di più ammanettata ad un albero mi piaceva molto e mi eccitava pure, non mi importava quanto tempo sarei rimasta loro prigioniera, il piacere era essere legata.
Martina si è accorta della mia eccitazione e approfittando che i suoi compagni erano molto distanti è venuta vicino, mi ha slacciato i pantaloni per poi sfilarli ed incurante delle mie implorazioni a desistere mi ha tolto anche le mutandine per poi infilare la testa tra le mie gambe per leccarmi come solo lei sa fare facendomi raggiungere un incredibile meraviglioso orgasmo.
Soddisfatta mi ha rimesso i pantaloni appena un momento prima che tornassero i suoi compagni, i vincitori della battaglia, solo allora sono stata liberata, il gioco era terminato cosi ci siamo riuniti tutti, vincitori e vinti per un gustoso pranzo in mezzo al bosco,
Devo confessare che la più soddisfatta ero io per essere stata fatta prigioniera e soprattutto per aver ricevuto le attenzioni speciali di Martina.........................forse la prossima volta mi farò ancora catturare .......... chissà................